Porta fortuna ai corridori trentini la cronosquadre di apertura del Giro del Trentino Melinda. La formazione tedesca Bora Argon 18 sovverte i pronostici della vigilia conquistando la vittoria di tappa e regalando a Cesare Benedetti – roveretano di 27 anni, una carriera da emigrante della bici, fin qui senza grandi soddisfazioni – la prima maglia di leader della classifica generale. Si ripete in copia carbone quanto avvenuto un anno fa: cronosquadre con arrivo ad Arco, vittoria di un team americano (BMC) e un trentino in maglia ciclamino (Daniel Oss).
“Abbiamo fatto una specie di volata sul traguardo ma ho visto i miei compagni contenti che io abbia tagliato il traguardo per primo – ha dichiarato Benedetti – mi sacrifico sempre per la squadra e questa maglia è una soddisfazione che mi ripaga di tanti momenti-no. E’ bellissimo per me affrontare da leader la seconda tappa che parte da Dro, dove ho cominciato a pedalare, e percorre le strade di ogni giorno in allenamento…”
Team Sky e Team Astana vanno ad occupare gli altri due gradini del podio. Soprattutto per il Team Sky la sconfitta brucia, visto che lo squadrone britannico ha ottenuto lo stesso tempo dei vincitori ma soccombendo per una manciata di centesimi di secondi. Comunque un buon segnale per l’australiano Porte, al quale l’esito della crono concede già un vantaggio sul giovane Rosa (4”) sul trio Pozzovivo-Bardet-Peraud (7”), su Meintjes e Hesjedal (24”).
L’australiano punta chiaramente a vincere questo Giro del Trentino Melinda per presentarsi al Giro d’Italia con le migliori credenziali. Già la tappa di domani, da Dro a Brentonico (168,2 km, partenza alle ore 10,00, differita TV su Raisport a partire dalle ore 18:00) gli offre un’occasione d’oro con il test sul Monte Velo, una salita hors categorie lunga quasi 15 chilometri, con un dislivello di mille metri e una pendenza media dell’8,6 per cento, prima del finale sull’altopiano di Brentonico, nel Parco del Baldo. “Mi dispiace sia venuto a mancare il duello con Aru – ha detto Porte – sarebbe stato interessante. Comunque ciò non significa che vincere questa corsa sia una cosa semplice. Intanto mi godo questi posti bellissimi qui nel Garda Trentino. Voglio tornarci in vacanza!”.
La seconda tappa si corre sulle strade che Cesare Benedetti conosce a menadito, ma per lui difendere il primato sarà arduo. La speranza (anche del CT Davide Cassani, in corsa alla guida della selezione azzurra) è che qualche bel nome italiano venga alla ribalta. Certo, l’assenza di Fabio Aru si sente in carovana…
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