(Photo by Chris Graythen/Getty Images)

Giro e niente Tour per Bardet

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Romain Bardet per la prima volta dal 2012 non correrà il Tour deFrance nella prossima stagione. Questo il programma del francese, che dopo la grossa delusione dello scorso anno (15° e maglia a pois) ha deciso di rinnovare completamente il proprio calendario, affrontando per la prima volta in carriera le strade del Giro d’Italia.

(Photo by Chris Graythen/Getty Images)

Bardet ha scelto questa soluzione per poter correre sia i giochi olimpici che i mondiali, ambedue con percorsi a lui adatti. I giochi olimpici però si tengono solo una settimana dopo la fine del Tour, quindi la scelta di indirizzarsi al Giro per poi concentrarsi sulle due competizioni olimpiche e mondiali. Il suo obiettivo al Giro d’Italia è dichiaratamente un podio.

Se sulla carta il percorso del Tour sembrava più adatto a lui che quello del Giro, Bardet ha dichiarato: “non dimentichiamoci le tappe con lo Stelvio, l’Izoard, e il colle dell’agnello. Tappe da 200km e 5000mt di dislivello. Ci sono dinamiche che non si limitano allo studio delle carte e dei percorsi“.

Bardet ha recentemente dichiarato che ha molto sofferto di stanchezza mentale dopo anni in cui ha inanellato sempre le stesse gare e sempre la stessa routine, e che a 29 anni ha bisogno di stimoli nuovi.

 

Commenti

  1. gibo2007:

    Si ma una medaglia olimpica vale niente, anche a livello di immagine alle federazioni non gliene importa nulla……..
    Le federazioni di medaglie ci vivono, sia a livello di immagine che per raccattare fondi pubblici e privati. Altro che "niente"...
  2. samuelgol:

    Proprio per tutte queste cose che hai detto e che condivido, gli atleti di punta di determinati sport, di base si disinteressano o comunque non mettono in cima ai loro pensieri l'oro olimpico. Ne consegue che nel caso di un Bardet, indubbiamente un ottimo atleta, ma non un top player, una Olimpiade può essere una buona occasione economica come premio e come vetrina.
    Insomma, parlando per dati concreti, se un Merckx (in primis), un Hinault, Indurain (che ha vinto a crono, ma lo avrebbe fatto anche con una gamba sola), Anquetil, Armstrong, Coppi, Bartali, Gimondi, Binda non hanno vinto l'oro olimpico mai, e nemmeno han vinto una medaglia, mi par evidente che non sia una corsa ciclistica ambita e di primo livello. Nessuna corsa al mondo importante non annovera nemmeno uno di questi che ho citato tra i suoi vincitori. Le più importanti, li annoverano tutti o quasi.
    Questo è un albo d'oro da corsa di medio livello: https://it.wikipedia.org/wiki/Medagliati_olimpici_nel_ciclismo_maschile#Ciclismo_su_strada
    Medio livello, quello a cui la carriera ha dimostrato può ambire un Bardet.
    p.s. se non vado errato, la corsa non sempre è stata aperta ai professionisti, ma ciò ne abbassa giocoforza la storicità e la appetibilità.
    Occhio che fino al'92 era riservata agli u23 la prova olimpica.
    Dal '96 in poi leggo solo nomi top praticamente.
  3. samuelgol:

    Per Nibali per dire l'unico...che dunque non fa testo. Ammesso che per Nibali non si possa fare discorso analogo che a Bardet (mica sempre i più forti ti cascano ritirandosi) senza contare che comunque, Nibali il Tour lo aveva già vinto.
    L'oro Olimpico è il sogno di moltissimi atleti più di ogni altra cosa di quasi tutti gli sport. Non negli sport che vanno per la maggiore, atletica esclusa. Non lo è nel calcio, in cui il sogno è il mondiale o la Champions, non lo è nel tennis in cui il sogno è Wimbledon, non lo è nel basket in cui il sogno è lanello NBA, non lo è nel ciclismo in cui il sogno è il Tour o il mondiale e una grande classica (a seconda delle caratteristiche). Parliamo dei migliori. Le seconde linee si accontentano degli obiettivi che ai migliori interessano meno.
    Bugno gli anni dei mondiali fece 2 e 3 al Tour. Bardet lo scorso anno fece 2 al mondiale e 6 al Tour segno che seguì il Tour al suo meglio e fece benone anche al mondiale. Idem Valverde che il mondiale lo vinse. Sagàn non corre per la generale, ma la maglia verde è stancante nella stessa maniera. nelle tappe di montagna ti "riposi", nelle altre tappe fai le volate ovunque...dove invece si riposano i big di classifica. Sagàn arriva a fine Tour devastato come Froome.( che poi è competitivo anche alla Vuelta).
    Che poi capiti poco che chi vince il Tour fa bene al mondiale, non è un fatto di calendario di preparazione, ma solamente un fatto tecnico. Raramente, ormai, chi prepara le corse a tappe, mira anche alle corse di un giorno. Ma Tour e mondiale sono sufficientemente lontani per preparare bene entrambi....come Giro e Vuelta ad esempio, che assieme sono ben più impegnative di un Tour+mondiale.
    Vale per te quanto scritto sopra.
    1. Potrà non essere la cosa top del ciclismo ma è comunque una occasione che capita solo ogni quattro anni e, per di più, non sempre adatta a scalatori. E comunque vincere una olimpiade è il sogno di una carriera per tanti. E potrebbe esserlo anche per Bardet. Anche negli sport che citi tu ci sono fior fior di campioni che l'olimpiade la sognano e l'hanno sognata (Agassi e Nadal nel tennis. Lebron nel basket).
    2. Quando Bugno vinceva i mondiali dopo essere andato bene al Tour i Mondiali si correvano ad Agosto. Da quando si corrono a Settembre tutto ciò non è più vero, con l'eccezione di Sagan. Ma non credo che Sagan possa essere preso a paragone visto che è indiscutibilmente di una classe superiore.
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