Giro: variazione di percorso della 15^ tappa, Manerba del Garda-Livigno

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Il Giro d’Italia ha comunicato una variazione di percorso della 15^tappa. La causa è che mantenere in sicurezza i passi alpini, come la Forcola di Livigno, comporterebbe un onere spropositato. Per questo motivo il Dipartimento Infrastrutture, Energia e Mobilità dei Grigioni (Svizzera) non ha accolto la proposta di passaggio della corsa.

Pertanto, la 15^ tappa del Giro d’Italia, Manerba del Garda – Livigno, viene variata come segue: dopo aver risalito la Val Camonica, la corsa, superata Edolo, anziché salire verso l’Aprica svolta verso il Mortirolo che si scala dal versante di Monno (pendenze massime solo negli ultimi chilometri a San Giacomo attorno al 16%). La discesa sarà su Grosio e la risalita della Valtellina fino a Bormio lungo la vecchia strada che passa da Cepina. Scalata delle Motte fino a Isolaccia seguita dalla salita al passo di Foscagno (14.6 km al 6.5%). Dopo la breve discesa dal Ponte del Rez (poco prima di Trepalle) si sale al passo di Eira dove si ritrova il percorso originale che risale la strada asfaltata lungo la pista del Mottolino.

Nuovo percorso

Tappa di alta montagna con un passaggio e l’arrivo sopra i 2000 m. Si superano 5 salite con il solo intervallo della Val Camonica la cui risalita rappresenta l’unico momento di “respiro”. Si scalano la salita di Lodrino seguita dall’inedito Colle San Zeno la cui discesa è molto lunga e impegnativa. Si risale la Val Camonica da Pisogne fino a Edolo per scalare il Mortirolo dal versante di Monno e scendere in Valtellina. Lunga risalita fino alle porte di Bormio con la breve scalata delle Motte e dopo Isolaccia Valdidentro salita al Passo di Foscagno. Segue una breve discesa, e la salita finale composta dal Passo di Eira in cima al quale si segue una strada (asfaltata) che risale la pista del Mottolino.

Ultimi km

Ultimi km in salita. La pendenza cambia drasticamente a 2 km dall’arrivo dopo il Passo di Eira dove la pendenza media resta superiore al 10% benché la strada presenti rampe ripide intervallate da brevi tratti meno pendenti. Nell’ultimo km la rampa finale presenta pendenze fino al 19% seguite da un breve allentamento della pendenza e da un ulteriore “scalino” che porta alla retta finale di 50 m su asfalto larghezza 6 m.

 

Commenti

  1. quant'è il dislivello totale? comunque bella tappa, anche se forse c'è un po' troppa distanza tra le salite, già facendo il crocedomini* al posto del colle di san zeno avrebbero reso la tappa più "compatta" e con meno rischio di beccarsi i simpatici passaggi a livello del trenino della morte :yoga: ;pirlùn^

    dal mortirolo a Bormio resta inevitabile un bel tratto di fondovalle


    gli ultimi km quindi seguono la moda della rampaccia da garage ignorante stretta e ripidissima:ola:

    *poi aspettarli nell'anfiteatro naturale degli ultimi km del crocedomini è uno spettacolo
  2. pedalone della bassa:

    io non ho compreso. Ma la modifica è perchè la concessione era stata data ed ora tolta, o quelli di RCS avevano fatto i conti senza l'oste?
    Avevano disegnato su Google... è tutto sbagliato... è tutto da rifare
  3. luccio:

    Da quanto ho sentito poco fa dai responsabili comunali e cantonali sui vari media, pare che già in estate avevano detto a RCS di prevedere un piano B in quanto non era sicuro che il Passo della Forcola potesse riaprire.
    Quindi abbiamo un caso dove l'oste ha messo in guardia il cliente, caso unico e raro......
    Chapeau agli Elvetici dei Grigioni per la grande correttezza mostrata!
    Io quella strada la facevo ogni estate in auto per lavoro (destinazione Livigno), perché è molto più suggestiva che passare dal Foscagno. Anche se una volta, al ritorno (tratto in leggera discesa, "centro" abitato con binari trenino Bernina) sono stato "beccato" dalla fotocellula a 56 km/h e m'è arrivata a casa la multa dell'ineffabile KantonsPolizei GrauBunden (Polizia chantunala dal Grischun, mi sto scompisciando dalle risate da solo...)
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