Goodyear ri-entra nel mondo del ciclismo

/
67

Lo storico marchio statunitense Goodyear torna nel mondo del ciclismo. Il suo è un ritorno perché i primi copertoni per biciclette col marchio dello stivale alato risalgono al 1898, anche se poi il marchio è stato assente da questo settore da molti anni.

Goodyear è un colosso da 160 milioni di pneumatici prodotti all’anno (il 3° produttore al mondo), 64.000 dipendenti e 15 miliardi di fatturato annuo.

Per tornare nel ciclismo Goodyear non si è affidata a terzisti, ma ha costruito uno stabilimento di proprietà completamente nuovo a Taiwan, inaugurato lo scorso Febbraio. Quindi tutta la produzione, dalla progettazione al finito, è realizzato internamente.

I copertoni proposti per Bdc sono l’Eagle F1, e l’Eagle F1 Supersport. Il primo è prodotto nelle misure 23, 25, 28, 30, 32mm; il Supersport; che è il top di gamma per competizione, è disponibile nelle misure 23, 25, 28mm. I pesi sono di 180, 190 e 205gr rispettivamente. I pesi del F1: 195gr (23mm), 210gr (25mm), 235gr (28mm), 250gr (30mm) e 260gr (32mm).

Tutti e due gli Eagle sono realizzati con una mescola brevettata in grafene e molecole di silice per migliorare le caratteristiche di grip e resistenza, con una carcassa da 120TPI. La sezione del battistrada del Supersport è del 33% più sottile del F1 base.

Goodyear ha presentato una gamma completa, comprese coperture da mtb e gravel. Per questo utilizzo sono disponibili i modelli Connector e Country, entrambe tubeless. Il Connector è realizzato nella sola misura 40mm, mentre il Country in misura 35mm. La carcassa è la stessa per entrambe, cambia il battistrada che nel Country è liscia (slick) nella parte centrale. 463gr e 441gr rispettivamente.

I prodotti saranno disponibili da Febbraio 2020.

In futuro sono previsti anche dei tubolari ed un copertone tubeless da strada

I prodotti saranno distribuiti da Mandelli.

Sito Goodyear

Commenti

  1. maurocip:

    mi fanno impazzire quelli che sono talmente convinti di quello che dicono da non ascoltare...
    Non è come dici tu, almeno per l'accoppiata Novatec R3 + Continental...
    In questa combinazione la forza è determinante...
    Il figlio del mio meccanico (uno crossista tosto campione italiano di categoria che sta in officina col padre, a volte chiede supporto al padre perchè anche lui è in difficoltà...)
    Evidentemente i tuoi interlocutori spesso non sanno di cosa parlano e questo ti pone in condizione di pensare che valga per chiunque, ma non è questo il caso o almeno non mi riguarda.. in genere se non so di cosa parlo me ne sto zitto.
    Nel tuo caso non so come ciò possa accadere perchè le tue ruote novatec R3 non le danno nemmeno tubeless ready: https://www.novatecusa.net/product/r3-clincher/ )
    Il problema che succede a taluni è perchè la gomma ha una circonferenza risicata e sale a fatica oltre il "gradino" o dentello di ritenzione classico dei cerchi tubeless predisposti.. vedi figura:

    View attachment


    Essendo che appunto la gomma forza ad andare in sede per via della circonferenza limitata (ecco perchè parlavo di standard che ancora manca) una volta che è saltata dentro diviene difficile scalzarla.
    Quando succede questo basterebbe prendere un cacciagomme in plastica e smussare il lato opposto (dove di solito ci sarebbe l'aggangio raggi che poi spesso non si usa) a mo di paletta.. si piega in dentro il fianco gomma e si inserisce la "paletta" facendola ruotare e a fianco, appena si crea quel filo di spazio, si inserisce l'altro cacciagomme.. oppure vai di pollici.
    Per ascoltare ascolto.. basta che ci sia qualcosa di interessante da sentire ;-)
  2. Ser pecora:

    L'imbrattamento non c'entra niente. È proprio una questione di smontare e rimontare il copertone infilandoci la camera se fori.
    Con certi copertoni riesci a mano (Hutchinson) con altri tanti auguri (Continental).

    Poi cosa voglia dire " ti fa arrivare a casa ben prima che ci si possa accorgere di aver forato" non si sa...se fori a 80km da casa tu riesci a tornare?
    A me è successo e proprio no.
    Tant'è che tanti randonneur che conosco non li usano.

    Infine, aggiungo, che se in mtb ormai si che sono imprescindibili, in bdc, con le pressioni di utilizzo molto più alte i vantaggi si riducono abbastanza. Non è che tra un buon copertoncino ed un tubeless gonfiato 1bar in meno c'è il giorno e la notte...
    Concordo. In mtb sono una opzione irrinunciabile per le ragioni che chi fa mtb ben conosce. Su strada i vantaggi, legati sostanzialmente al vetrino che ti fa il forellino che al tubeless fa un baffo o al più alla pizzicatura che con il tubeless non c'è, non compensano gli svantaggi legati in primis a una maggiore complessità di manutenzione e montaggio che se è tranquillamente a portata di molti, non lo è di tutti e che comunque anche a chi è capace, non invoglia ad affrontarla visti gli irrisori vantaggi. Per la mtb ho siringhe, valvole smontabili, lattice, compressore....tutte cose che sulla bdc non ritengo conveniente usare x quella volta all'anno che bucando cambio (e riparo) la camera d'aria.
  3. Ser pecora:

    Montati tubeless? Hai messo del lattice?
    Stessa cosa anche per me, montate tubeless con lattice Giant... tuttavia il rivenditore prima della consegna mi aveva chiesto se preferivo con lattice o con camera.
Articolo precedente

Tre mesi di squalifica a Mauro Santambrogio

Articolo successivo

Alberto Bettiol premiato da FSA

Gli ultimi articoli in Magazine