Grace Brown e Remco Evenepoel campioni del mondo a cronometro 2024

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Sono l’australiana Grace Brown e il belga Remco Evenepoel i nuovi campioni del mondo a cronometro, dopo la prova a Zurigo 2024. Entrambe bissano il successo ottenuto alle recenti olimpiadi di Parigi.

Brown, che si ritirerà dalle corse a fine stagione,  ha battuto l’olandese Demi Vollering per 17″, terza la statunitense Chloe Dygert a +56″. Prima italiana Vittoria Guazzini 19^a +3′.

In campo maschile vittoria di Remco Evenepoel il quale ha battuto il duo italiano Filippo Ganna, 2° a +6″ ed il neo campione europeo di specialità Edoardo Affini (+54″).

 

 

Commenti

  1. Pippo ha perso secondi di troppo nel tratto highspeed, dopo aver scollinato sotto i 10 secondi pensavo che da li se la sarebbe giocata sui centesimi, invece alla fine del tratto veloce in discesa ne aveva 20. E pensare che Remco non sembra un drago nella guida in curva. Però probabilmente l'essere molto aero lo aiuta in discesa piu di quanto aiuti il peso di pippo.
    Peccato veramente, perche ci fossero stati altri 2km di piana pippo avrebbe pareggiato il distacco.
    ho notato che pippo ha lavorato un po' sull'aerodinamica, stando ancora più basso del solito. peccato non è bastato.
    Va dato comunque onore a Remco di avere una potenza e un cx eccezionale per la sua statura. gambe corte e busto lungo spianato lo aiutano a prendere meno aria possibile. Gambettoni come Affini e Ganna, prendono tanta aria frontale.
    Remco comunque sta stracciando libri e libri e aneddoti scritti e raccontati sui passistoni da pianura, e sul fatto che in pianura bisogna far tirare gli armadi.
  2. Inciso sulla gara femminile: poiché ancora per quest'anno non è prevista la prova specifica per le U23, la maglia iridata di categoria (come negli anni scorsi) è stata aggiudicata estrapolando le under dalla classifica generale della prova.
    Campionessa del mondo U23 è quindi risultata la tedesca Antonia Niedermaier, che è stata quarta nella generale, e che ha dato oltre due minuti alla svizzera Jasmine Liechti ed alla belga Julie De Wilde.
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