Fossombrone, 13 maggio 2023 – I Muri Marchigiani premiano la forza e il coraggio di Ben Healy che si impone in solitario al termine di una lunga fuga. Il corridore irlandese, che quest’anno aveva raccolto altre due vittorie sempre in Italia, aveva innescato l’azione dei 13 corridori da cui è evaso successivamente lungo la prima delle due ascese de I Cappuccini quando mancavano 52 km all’arrivo. Le pendenze, che arrivavano anche a toccare il 19%, favorivano le caratteristiche di Healy, protagonista su strappi simili nelle scorse Classiche delle Ardenne, e il vantaggio sugli inseguitori diveniva via via più ampio tanto da risultare irraggiungibile. La seconda ascesa de I Cappuccini, con vetta a meno di 6 km dal traguardo, diventava anche teatro di lotta tra gli uomini della generale con l’attacco di Primoz Roglic al quale riuscivano a rispondere poco prima dello scollinamento Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart. Il terzetto chiudeva a 4’34” da Healy guadagnando 14″ su Remco Evenepoel e 34″ sulla Maglia Rosa Andreas Leknessund, bravo a difendere il simbolo del primato per soli 8″ sul belga. Domani grande sfida contro il tempo lungo i 35 km della Savignano sul Rubicone-Cesena (Technogym Village) Tudor ITT.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Ben Healy (EF Education-Easy Post) – 207 km in 4h44’24’’, alla media di 43.671 km/h
2 – Derek Gee (Israel – Premier Tech) a 1’49”
3 – Filippo Zana (Team Jayco AlUla) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Andreas Leknessund (Team DSM) 2 – Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) a 8″ 3 – Primož Roglič (Jumbo-Visma) a 38″LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate da CASTELLI con tessuti riciclati prodotti da SITIP.STATISTICHE
CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Ben Healy ha dichiarato in conferenza stampa: “E’ tutta la stagione che vado fortE ed oggi è stata un’occasione capitalizzata alla perfezione. Tra le Ardenne e il Giro ho fatto dei giorni di scarico e mi sono presentato al via non con la stessa condizione che avevo ad aprile ma comunque molto fresco. Il mio primo obiettivo era vincere la quarta tappa e magari prendere la Maglia Rosa. Non ci sono riuscito anche perchè a volte, quando le cose non vanno come vorrei, perdo un po’ la calma. Oggi era un’altra frazione a cui puntavo molto, l’avevo segnata con un cerchio rosso sul Garibaldi. Una volta rimasto da solo ho pensato solo a spingere al massimo. Era la situazione ideale perchè voglio sempre evitare di arrivare allo sprint. All’imbocco dell’ultima salita avevo due minuti ed è stato il momento in cui ho pensato di farcela. Adoro l’Italia, il pubblico è fantastico e mi ha sospinto anche oggi lungo le salite.”
La Maglia Rosa Andreas Leknessund ha detto: “Non sapevo che scenario si sarebbe prospettato oggi e tutto sommato è stata un’altra giornata positiva. Ho sofferto negli ultimi metri della seconda scalata ai Cappuccini, però sono felice di come è andata, ho lottato e ho difeso la Maglia Rosa. A posteriori avrei provato ad impostarla diversamente, senza reagire all’attacco di Roglic ma provando a salire con Evenpoel, però non posso avere rimpianti per come è andata. E’ stato un Giro adatto alle fughe finora, vedremo se, quando perderò la Maglia Rosa, avrò delle altre chances per vincere una tappa. E’ quello il mio obiettivo, non punto alla classifica generale.”
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