In pieno stile francese, Bernard Hinault ha chiesto a gran voce uno sciopero dei corridori per protestare la presenza di Chris Froome (Sky) al Tour de France.
Hinault lo ha fatto sulle pagine di Ouest-France: “Se le autorità internazionali non lo puniscono tocca ai corridori prendersi le loro responsabilità. Se i corridori accettano uno che bara nella corsa è un loro problema. Il gruppo deve mettere piede a terra e scioperare dicendo: Se lui è alla partenza noi non partiamo. Il gruppo è troppo gentile. Ne sono stati condannati altri e tutti erano d’accordo, e lui, non lo si condanna perché si dice che c’è stato un controllo anomalo? No, per me non è un controllo anomalo…Contador per la stessa cosa si è preso una sospensione, e lui (Froome -ndr-) niente?”. Il Ventolin può non essere chissà che, e non è con quello che potrà aver vinto la Vuelta, non si sa, ma (a questa dose -ndr-) è proibito. Le regole sono le stesse per tutti“.
Chiaramente quello che per Hinault non è un controllo anomalo, ma positivo, non lo è per il regolamento UCI, e quindi Froome potrà benissimo schierarsi al via del Tour de France, e con ogni probabilità il gruppo non sciopererà, anche perché è probabilmente meno granitico nelle opinioni di quanto Hinault possa pensare.
Resta il fatto che mentre Froome è in ricognizione sulle Alpi con Poels e Kwiatkowski queste dichiarazioni non gli saranno di conforto, soprattutto perché da più parti si continua a dire che l’accoglienza del pubblico non sarà delle più amorevoli sulle strade francesi, e queste dichiarazioni del vecchio tasso non sono certo acqua sul fuoco.