Oggi prende il via il Criterium du Dauphiné, prova preambolo del Tour de France che si correrà dal 6 Luglio prossimo. La stagione per molti candidati alla vittoria finale ha avuto un andamento inaspettato, per altri si profila un cambio di programma dell’ultimo minuto. Vediamoli assieme.
Ultima corsa prima del Tour: Criterium Dauphiné
Giorni di gara: 22
Risultati: 91° Colombia 2.1; 94° Catalunya; 11° Tour of the Alps; 13° Tour of Yorkshire
La posizione di Froome è al contempo sicura per quanto riguarda l’assalto al 5° Tour, ed incerta come capitano nella sua squadra. L’avvicinamento al Tour è stato completamente dedicato, con il Tour of Yorkshire a Maggio prima del Dauphiné, che sicuramente sarà la prova per vederne la condizione, dato che il britannico va per vincere come capitano unico della squadra. Le settimane dopo lo Yorkshire sono state spese sul Teide alle Canarie con uno stage. A 34 anni il sogno di raggiungere i 5 Tour lo farà essere focalizzato totalmente. Resta da vedere la concorrenza interna alla Ineos.
Ultima corsa prima del Tour: Tour de Suisse
Giorni di gara: 22
Risultati: 44° Volta Valenciana; 12° Strade Bianche; DNF Tirreno-Ariatico; 40° Paesi Baschi; 3° Romandia
L’inizio di stagione di Thomas è stato segnato dal peso superfluo accumulato dal dopo Tour dell’anno scorso, dall’abbandono alla Tirreno ed una caduta ai paesi Baschi. Al Romandia è sembrato essere tornato in palla, poi lo stage con la squadra al Teide dovrebbe averlo rimesso a puntino. Ora manca il giro di Svizzera, dove farà coppia con Bernal. L’andamento di questa gara darà indicazioni ulteriori sulla sua forma quella del colombiano in ottica Tour. A 33 anni non sarà cosi facile convincerlo però a lasciare carta bianca a Froome.
Ultima corsa prima del Tour: Tour de Suisse
Giorni di gara: 23
Risultati: 4° Colombia 2.1; 1° Paris-Nice; 3° Vuelta a Catalunya
Il prodigio colombiano aveva impostato la stagione per il Giro d’Italia, partendo molto forte da subito, poi la caduta in allenamento con frattura della clavicola ha imposto il forfait al Giro. Non corre in gara da Marzo quindi sarà fondamentale vederlo al giro di Svizzera per valutarne la condizione. Sicuramente correrà in appoggio a Thomas e Froome, ma resta un’opzione valida se le cose dovessero mettersi male per i due capitani.
Ultima corsa prima del Tour: Criterium Dauphiné
Giorni di gara: 26
Risultati: 1° Tour du Haut-Var; 1° Tour de l’Ain; 5° Tirreno-Adriatico
Il francese torna al Tour dopo due stagioni dedicate al Giro. I risultati stagionali sono buoni , anche se concentrati in Francia. Al suo 7° Tour e 29 anni dovrebbe mostrare l’acquisita maturità per fare bene. Per il quanto bene se ne avrà un’idea al Dauphiné. La concorrenza però è tosta quest’anno.
Ultima corsa prima del Tour: Criterium Dauphiné + Mont Ventoux Dénivelé Challenge (17 giugno )
Giorni di gara: 25
Risultati:2° Tour du Haut-Var; 4° classica del’Ardèche; 7° Drome Classic; 5° Paris-Nice; 50° Milano-Sanremo; DNF Vuelta a Catalunya; 42° Paris-Camembert; 9° Amstel Gold Race; 13° Freccia Vallone; 21° Liège-Bastogne-Liège
La stagione di Bardet comprende sempre un mix di corse a tappe e classiche di un giorno. I risultati sono stati discreti, ma non all’altezza delle aspettative. L’ultimo mese lo ha passato in ritiro in Sierra Nevada, ed ora lo aspetta il Dauphiné. In generale non può che essere un outsider, ma allo stesso tempo è un ruolo che gli piace, quindi qualche zampata la può piazzare. I pochissimi km a crono lo aiuteranno.
Ultima corsa prima del Tour: Criterium Dauphiné + La Route d’Occitanie (20-23 giugno)
Giorni di gara: 29
Risultati: 8° Vuelta a San Juan; 5° Colombia 2.1; 2° Paris-Nice; 4° Catalunya; 42° GP Indurain
Il colombiano ha realizzato un inizio di stagione solido per costanza e risultati. Il percorso gli si addice e sarà capitano unico della Movistar senza se e ma, cosa che psicologicamente lo facilita, visto che non ama la concorrenza interna, in particolare quella di Landa, che non è certo il suo compagno preferito di bevute. Un candidato ideale almeno al podio.
Ultima corsa prima del Tour: Criterium Dauphiné
Giorni di gara: 18
Risultati: 3° Vuelta Andalucia; 5° Vuelta Catalunya; 6° Romandia
L’olandese, in sordina, si presenta al Tour come concorrente da non sottovalutare. Dopo il 5° posto al Tour ed il 4° alla Vuelta della stagione passata ha realizzato un inizio di stagione consistente, seppur correndo poco. L’ultimo mese lo ha passato in Sierra Nevada con Van Aert. La Visma-Jumbo è una squadra competitiva, quindi potrebbe fare bene.
Ultima corsa prima del Tour: Criterium Dauphiné
Giorni di gara: 32
Risultati: 8° Volta Valenciana; 5° Vuelta Andalucia; 2° Tirreno-Adriatico; 2° Vuelta Catalunya; 5° Paesi Baschi; DNF Freccia Vallone; 4° Liège-Bastogne-Liège
L’inglese sta avendo la migliore stagione in carriera, ed a 26 anni sembra pronto per fare un salto di qualità. Non corre dalla Liegi, ma i giorni di gara nelle gambe non gli mancano. Da tenere d’occhio.
Ultima corsa prima del Tour: Criterium Dauphiné
Giorni di gara: 25
Risultati: 5° Vuelta Murcia; DNF Clasica Almeria; 1° Vuelta Andalucia; 2° Strade Bianche; 3° Tirreno-Adriatico; 4° Paesi Baschi; 3° Amstel Gold Race; 2° Freccia Vallone; 1° Liège-Bastogne-Liège
Il danese è nella forma della vita. Sarà il capitano unico della Astana e tra i corridori di primo piano è sicuramente quello coi risultati migliori e presumibilmente ne sarà galvanizzato. A 34 anni si gioca l’ultima cartuccia per togliersi una soddisfazione in un grande giro.
Ultima corsa prima del Tour: Criterium Dauphiné
Giorni di gara: 33
Risultati: 2° Down-Under; 5° Herald Sun Tour; 50° UAE Tour; 38° Vuelta Catalunya; 5° giro di California
Stagione di chiaro-scuri per l’australiano, con risultati mediocri e con un calendario diverso da quello degli anni passati, fatta eccezione per la solita passerella in casa propria. Le ultime due edizioni del Tour per lui si sono concluse con due ritiri, forse il suo conto con la sfortuna si chiuderà?
Ultima corsa prima del Tour: Criterium Dauphiné
Giorni di gara: 29
Risultati: 13° Trofeo Andratx-Loseta; 4° Comunità Valenciana; 7° UAE Tour; 23° Catalunya; 2° Paesi Baschi; DNF Freccia Vallone e Liège-Bastogne-Liège
Per rimanere nell’ambito della sfortuna l’irlandese Martin è il campione assoluto in tempi recenti. Dopo un buon inizio di stagione è andato fuori forma completamente, tanto da saltare l’Amstel e ritirarsi a Freccia Vallone e Liegi. Il 32enne da allora non ha più corso. Le incognite a livello di forma e squadra ci sono tutte quindi. Vedremo al Delfinato che segnali darà. A dispetto di tutto è uno abituato a lottare come pochi. Le tre Top10 negli ultimi tre Tour sono li a dimostrarlo.
Ultima corsa prima del Tour: Criterium Dauphiné
Giorni di gara: 21
Risultati: 6° UAE Tour; 4° Tirreno-Adriatico; 11° Milano-Sanremo; 50° Liège-Bastogne-Liège; DNF Giro d’Italia
L’olandese è l’invitato a sorpresa del Tour dopo lo sfortunato ritiro al Giro. Arriverà fresco e carico, anche se il percorso non gli si addice con l’attuale tendenza a minimizzare le cronometro o infarcirle di salite. Difficile quindi credere che farà qualcosa di più che andare a caccia di tappe.
Ultima corsa prima del Tour: Giro d’Italia
Giorni di gara: 38
Risultati: 147° Milano-Sanremo; 4° Settimana Coppi e Bartali; DNF GP Indurain; 7° Paesi Baschi; 7° Liège-Bastonge-Liège; 4° Giro d’Italia
Dopo il podio perso per 8″ al Giro ha dichiarato che andrà al Tour “sperando di vincerlo”. Le sue capacità di recupero sono eccezionali: è la terza volta che farà la doppietta Giro-Tour, ultima nel 2017 con il podio mancato per 1″. Sul fatto che dichiari di sperare di vincerlo si aprono degli interrogativi se però ci sia o ci faccia, ed a quanto i suoi compagni di squadra lo amino, Quintana in primis.
Ultima corsa prima del Tour: GP Lugano (9 giugno)
Giorni di gara: 43
Risultati: 35° UAE Tour; 31° Strade Bianche; 15° Tirreno-Adriatico; 8° Milano-Sanremo; 3° Tour of the Alps; 8° Liège-Bastonge-Liège; 2° Giro d’Italia
L’italiano tenterà la terza doppietta Giro-Tour in carriera. Del 2° posto al Giro si è detto tutto e di più. Quest’anno ha corso tanto rispetto i concorrenti ed è il più anziano del lotto, quindi resta un’incognita. Ma resta anche il fatto che è un corridore intelligente e molto esperto nel gestirsi, e che normalmente da il meglio di se proprio alla distanza.
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