Ogni principiante che si avvicina al mondo della BDC si trova rapidamente davanti la questione dei pedali: quali scegliere, quali comprare?
La risposta è che dipende. Ogni sistema di pedale sul mercato ovviamente cerca di differenziarsi dagli altri offrendo alcune caratteristiche peculiari. Detto questo, a dispetto delle differenze tra un sistema e l’altro, la cosa importante è la giusta impostazione e montaggio delle tacchette, oltre ad una buona impostazione della posizione in sella. Una volta trovata una corretta posizione in sella e montate correttamente le tacchette le differenze tra i vari sistemi di pedali sono piuttosto soggettive, nel senso che un sistema o l’altro difficilmente vi creeranno dei problemi, men che meno andrete più o meno veloci. Questo se siete “nella media” e non avete problemi particolari a ginocchia, caviglie o altro, magari dovuti ad incidenti precedenti, etc… In questi casi estremi la scelta è meglio che sia fatta con l’aiuto di professionisti capaci (e riconosciuti). Ma, come detto, mediamente, la scelta è più che altro frutto di preferenze personali.
Altra premessa è quella sulle tacchette da mountainbike, altro argomento molto dibattuto. Molte persone che si avvicinano al mondo della Bdc sono spaventate (o imbarazzate…) dalle scarpe da Bdc, con la suola rigida senza parti in gomma che costringono alla camminata “a papera”. La differenza principale tra le scarpe da Mtb e Bdc è appunto che le prime hanno la suola che presenta inserti in gomma per camminare agevolmente, con uno spazio per poter montare le tacchette apposite in modo da non sfregare a terra. Il sistema più diffuso per mountainbike si chiama SPD ed è brevettato dalla giapponese Shimano. La differenza maggiore con le scarpe da bici da corsa è che le tacchette SPD (2 viti) sono più piccole, offrendo minor superficie d’appoggio, e le scarpe pesano mediamente di più per via della suola in gomma. Le scarpe da Mtb vanno benissimo anche per uso su strada. Esistono modelli di ogni tipo anche con suole rigidissime, assolutamente analoghe alle versioni da Bdc. Se vi capita di scendere spesso dalla bici per qualsivoglia motivo non fatevi problemi ad usare scarpe e pedali da Mtb, senza il patema di disperdere Watt o cose del genere.
Le scarpe da bdc hanno un sistema di aggancio delle tacchette diverso, denominato “a 3 fori” (con cui si fissa la tacchetta con 3 viti) , ideato negli anni ’80 dalla francese Look. Praticamente tutti i pedali in circolazione funzionano con questo sistema, tranne un’eccezione che vedremo più avanti. I vantaggi di questo sistema rispetto alla versione SPD da Mtb è che la potenza può essere scaricata su una superficie più ampia e mediamente più stabile, in particolare fuori sella. Inoltre le scarpe sono più leggere.
I pedali Look sono i più diffusi in assoluto. I modelli attuali si chiamano Keo e ne esiste una gamma nutrita che va da modelli da 30eu a 250eu. La differenza ovviamente dipende dall’utilizzo di materiali pregiati come titanio, carbonio, etc.. per ridurre il peso. I modelli più costosi basano il sistema di ritenzione su una molla in carbonio sostituibile che richiede più o meno forza per lo sgancio. Esistono anche pedali compatibili che usano le stesse tacchette (es. Ritchey, Exustar, etc..). Le tacchette Look si differenziano in 3 tipologie: rosse, grigie e nere. Ogni tipo di tacchetta consente una differente escursione angolare del piede: 0° (nera) , 4,5° (grigia) o 9° (rossa). La libertà di movimento data dalle tacchette grigie e rosse rende possibile che il piede si muova naturalmente in base alla cadenza e alla forza impresa sul pedale assecondando le differenze naturali di ogni persona a livello di movimenti di ginocchia e caviglie: ogni persona pedala in modo diverso. Le tacchette nere, fisse, sono infatti le meno utilizzate e tendenzialmente usate da gente che ha esigenze particolari, o comunque non dai principianti.
Il sistema Shimano per strada si chiama SPD-SL ed è abbastanza simile al sistema Look. Le tacchette sono triangolari e disponibili in 3 colori diversi con tre gradi di libertà sulla falsariga delle Look: Rosse 0°, Blu 2° e Gialle 6°. La superficie di appoggio degli Shimano è maggiore rispetto ai Look ( 2106 mm² contro 1708.5 mm² ). Le tacchette Shimano sono ottime anche a livello di grip una volta scesi dalla bici. L’ampia superficie e gli inserti in gomma morbida (quelli colorati) posizionati ai vertici le rendono molto stabili ed è difficile scivolare. Anche la durata media è ottima. E non sono rumorose. Anche i pedali Shimano sono disponibili in numerosi modelli per ogni tasca. Sono tutti molto ben costruiti e di facile manutenzione.
La francese Time propone i propri pedali Xpresso in una varietà di versioni, da quelli basici da circa 50eu ai top di gamma da oltre 300eu. Il meccanismo su cui si basano è molto interessante, denominato IClick, consente 15° di libertà angolare e 6mm di traslazione laterale (esistono, optional, le tacchette fisse). Inoltre il meccanismo è autocentrante, nel senso che a dispetto di Look e Shimano non è solo la parte posteriore del piede a muoversi, mentre la punta resta fissa, ma si muove tutto il piede con appunto un po’ di libertà laterale. Su questo sistema è quindi anche regolabile di 2,5mm la distanza del piede dalla pedivella. La superficie di appoggio è ampia e l’altezza della suola dalla base del pedale è bassa. Ergonomicamente quindi il sistema Time è ottimo e consente ampie regolazioni e movimenti. Anche le tacchette consentono di camminare agevolmente senza essere scivolose. Purtroppo però tendono ad usurarsi molto in fretta se non a rompersi. Anche i pedali non sono tra i più robusti per costruzione e non sono di facile manutenzione, anzi. Per smontarli serve un attrezzo apposito non in vendita.
Ultimo sistema quello dell’americana Speedplay, che si basa su un concetto totalmente diverso rispetto ai precedenti. In sostanza il meccanismo con le regolazioni è sulla tacchetta e non sul pedale. I vantaggi di questo sistema sono molteplici e vantano molti fans. Uno dei principali è che non serve mettere il pedale “dritto” per agganciarlo. Essendo il pedale identico nei due sensi basta appoggiarci sopra la scarpa e spingere per agganciarlo. Con gli altri pedali a volte occorre dare un “colpetto” con la punta per metterlo diritto ed agganciarlo (niente di pazzesco dopo un po’ di pratica). Altri vantaggi sono la bassissima distanza tra la suola ed il perno del pedale. Questo è consentito proprio dal disegno del sistema che fa praticamente “entrare” il pedale nella tacchetta. Anche la superficie di appoggio è grande, praticamente come tutto il pedale.
Tutti questi vantaggi sono legati anche al sistema di montaggio delle tacchette che prevede 4 fori e non i classici 3 del sistema Look. Esistono però poche aziende che producono scarpe con suole 4 fori. Per rimediare a questo esistono degli adattatori per montare le tacchette Speedplay 4 fori su suole 3 fori. Questo però fa perdere parzialmente il vantaggio della minore distanza dal perno del pedale aggiungendo uno spessore.
Come detto le regolazioni si fanno sulla tacchetta tramite le viti che vedete in foto su un lato della plastica gialla delle tacchette. Sono quindi assolutamente personalizzabili. Speedaplay propone nella propria gamma dei pedali “per principianti” denominati “Light Action”, che richiedono una forza minima per l’aggancio e lo sgancio. Anche questi modelli “entry-level” però partono da circa 150eu di costo. I modelli top di gamma di Speedplay arrivano a quasi 600eu. Mediamente, nella fascia medio-alta, gli Speedplay non sono poi molto più costosi della concorrenza, ma va tenuto conto del costo delle tacchette, che sono decisamente più care degli altri, si parte da circa 40eu rispetto a 15eu. C’è da dire che le tacchette Speedplay durano mediamente molto di più. Per contro sono scivolosissime. Esistono delle coperture e delle “walkable cleats” che consentono una camminata più sicura, ma oltre ad essere ancora più care (circa 60eu) non sono compatibili con tutte le scarpe. Da notare inoltre che le tacchette Speedplay sono molto sensibili allo sporco. Anche solo un po’ di fango può rendere impossibile l’aggancio. Altra considerazione che rende gli Speedplay non proprio la prima scelta per principianti è che nel montaggio delle tacchette occorre prestare attenzione alle coppie di serraglio delle viti, questo per evitare che la tacchetta si pieghi, rendendo impossibile o inefficace l’aggancio/sgancio. Soprattutto nelle taglie piccole di scarpe, per evitare questo, i pedali sono forniti con degli spessori in modo da ovviare alla curvatura della suola e poter montare a livello le tacchette. Una complicazione in più insomma.
Questa una sommaria panoramica dei principali sistemi di pedale in commercio. Cercando nel nostro forum potrete trovare tonnellate di informazioni supplementari su ogni singolo modello delle varie gamme ed aziende, con inoltre anche tutte le delucidazioni riguardo il funzionamento nel dettaglio.
Come consiglio generale penso sia già chiaro che Look e Shimano sono i sistemi più diffusi, ed il motivo è abbastanza semplice: sono semplici, facilmente personalizzabili tramite le tacchette di differenti colori e la regolazione della tensione della molla di sgancio e durevoli nel tempo oltre che dal costo non proibitivo. Anche i modelli basici sono buoni e costano veramente non molto. Idem le tacchette. In linea di massima le tacchette Shimano sono più longeve e consentono una camminata migliore. Le Look si usurano più velocemente e possono fare fastidiosi rumorini, ma si può risolvere con tacchette compatibili come le ottime Exustar. Inoltre sono prodotti reperibili praticamente ovunque, anche al supermercato.
Time sono ottimi pedali come concezione ergonomica, ma già necessitano di cognizioni un po’ più avanzate per essere pienamente sfruttati, e spesso anche chi li vende non è proprio particolarmente edotto sulle varie possibilità offerte da questi pedali. Se però volete dei pedali con un aggancio col feeling più simile a dei pedali “liberi” i Time fanno al caso vostro. Sul versante qualità/prezzo invece ci sarebbe da puntualizzare come avete già letto.
Infine Speedplay, che abbiamo inserito per completezza, ma che probabilmente non sono la prima scelta per principianti, non tanto per questioni tecniche, visto che non serve una laurea per utilizzarli, ma per il costo, che anche per i modelli base è piuttosto elevato.
Ultimo consiglio: tenete sotto controllo l’usura delle tacchette. In particolare quella del piede d’appoggio (quello che staccate al semaforo). Quando le tacchette si usurano diventano meno stabili, prendono giochi (le Speedplay anche rispetto l’asse del pedale) o diventare rumorose.
Buone pedalate!
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