Il periodo per le trattative ed i trasferimenti dei ciclisti si apre solo il 1° agosto, ma i contatti tra agenti, squadre e corridori sono fitti anche durante la stagione. Non tutte le stagioni, ma questa lo sarà di sicuro perché un numero enorme di corridori è in scadenza di contratto a fine 2019. Ben 200, praticamente la gran parte del gruppo.
Ovviamente molti sono corridori di secondo o terzo piano che verranno rinnovati automaticamente, ma tanti altri sono i corridori di prima fascia su cui già ora si fanno fantasie e si rincorrono rumors vari.
Quello che sta tenendo banco di più in questo momento è senza dubbio Vincenzo Nibali. Il 34 messinese è ad una svolta della carriera, in quanto oltre ad essere in scadenza di contratto con la Bahrain-Merida deve tenere non solo d’occhio le prospettive, agonistiche ed economiche, ma a questo punto della sua carriera anche quelle post-ritiro. Le voci più insistenti lo vogliono molto vicino alla Trek-Segafredo, dove non solo potrebbe condividere la leadership con Richie Porte, sotto la direzione del Team Manager italiano Luca Guercilena in una struttura prevalentemente basata in Italia, ma soprattutto, una volta ritirato, diventare un ambassador dei marchi Trek e Segafredo. Nel primo caso sulle orme dei vari Jens Voigt, Ivan Basso e Alberto Contador. Con anche la possibilità di sviluppare la propria squadra giovani, il Nibali Junior Team, sempre sulla scorta di un progetto come la Kometa Cycling Team di Basso e Contador. Peraltro la Nibali ASD utilizza già bici Trek…
Corridore in scadenza di contratto che non si può non menzionare è il campione del mondo Alejandro Valverde. A 39 anni però è difficile che lasci la Movistar e il suo rapporto con Unzué. Più che cercare nuovi lidi o contratti è probabile che il campione murciano stia pianificando il post-ritiro con GF a suo nome ed il solito armamentario.
Per restare in casa Movistar, uno dei pezzi pregiati del mercato è sicuramente Nairo Quintana. Il colombiano era già in rotta di collisione con il proprio team manager l’anno passato per via dell’arrivo di Mikel Landa, quindi non è improbabile che stia cercando di accasarsi altrove. Il margine di manovra però è limitato dal suo sontuoso ingaggio, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 3 milioni annui, quindi la rosa delle squadre pretendenti non è ampissima. Molto dipenderà da come andrà la sua stagione quest’anno. A 28 anni, con il suo palmarés, è sicuramente uno dei pezzi pregiati del momento in ogni caso.
Quattro i corridori importanti in scadenza in seno alla Deceuninck-QuickStep: Julian Alaphilippe, Enric Mas, Elia Viviani e Philippe Gilbert. Partiamo dall’ultimo: Gilbert a 36 anni, a meno di exploit sensazionali, dovrebbe rimanere in casa Lefevére e pianificare il proseguimento della propria carriera sceso dalla bici, cosa che dovrebbe risultargli più facile in una squadra belga, a casa sua. Elia Viviani viene da una stagione sensazionale che lo ha portato ad essere lo sprinter del momento. La stagione attuale si è già aperta bene, e se continuerà sui livelli 2018 sarà un uomo molto ricercato. Il veronese però sembra aver trovato la propria dimensione ideale nella squadra belga. Enric Mas è la stella nascente del ciclismo spagnolo. A soli 24 anni, con già un 2° posto alla Vuelta potrebbe essere l’uomo su cui costruire un’intera squadra per il futuro. Le offerte non mancheranno. Cosi come non mancheranno per Julian Alaphilippe, dopo una stagione stellare con 12 vittorie, tra cui la Freccia Vallone, due tappe e la maglia a pois al Tour. Senza dimenticare i piazzamenti prestigiosi degli anni scorsi. A 26 anni sembra sicuramente un predestinato per altre vittorie importanti che ne fanno un obbiettivo per tantissime squadre. C’è anche Zdenek Stybar in scadenza alla Decenunick, ma sembra molto legato a Lefevère.
Altra squadra in cui vi sono nomi importanti in scadenza di contratto è la UAE-Emirates. La cui situazione però è opposta a quella della Decenunick, infatti viene da una stagione deludente a dir poco per quasi tutti i suoi campioni, che quindi dovranno ridarsi spolvero per strappare nuovi contratti o rinnovi. In primis Alexander Kristoff, che a 31 anni, si avvia alla fase calante per uno sprinter/specialista delle classiche, quindi il tempo non gioca a suo favore. Qualche margine in più per il 32enne Dan Martin, che se dovesse avere una stagione “di rimborso” dalla sfortuna probabilmente vincerebbe almeno tutte le classiche delle Ardenne. Stessa età per il compagno di squadra Rui Costa, ex campione del mondo e tre volte vincitore del giro di svizzera, che, un po’ alla Gilbert, ha le sue migliori stagioni proprio in scadenza di contratto.
Squadra ancora peggiore la scorsa stagione è stata la Katusha-Alpecin, che ha in scadenza le proprie stelle. Marcel Kittel deve assolutamente ritrovarsi, perché dopo la stagione catastrofica dello scorso anno, a 30 anni, potrebbe far sorgere dubbi sull’opportunità di metterlo sotto contratto, perlomeno senza una riduzione di stipendio. Più difficile che la squadra svizzero-russa si voglia privare del proprio uomo da grandi giri, Ilnur Zakarin, il quale sembra avere le potenzialità per traguardi importanti, ma a cui manca sempre qualcosa. Difficile poi che lui stesso voglia andarsene, visto che pare essere un tipo piuttosto schivo e parla solo russo.
Un gruppo di trentenni di cerca di riscatto sono Mark Cavendish (33), che viene da una stagione molto difficile. Alla sua età è sicuramente nella fase calante della carriera, ed ha uno stipendio notevole, quindi si presume faccia parte dei corridori più occupati a pianificare il dopo ritiro. Suo compagno di squadra Edvald Boasson Hagen (31) potrebbe interessare a diverse squadre, ma anche rimanere alla Dimension Data come uomo delle classiche. Qualche spunto interessante può ancora darlo. Incognita invece John Degenkolb, che dopo l’incidente fa fatica a ritrovare il proprio livello precedente. Il suo status di capitano delle classiche alla Trek-Segafredo non dovrebbe essere in forse tuttavia (anche se Mads Pedersen promette molto bene).
Due corridori ultratrentenni in scadenza anche alla Astana: Jakob Fuglsang (33) e Luis Leon Sanchez (35). I quali però dovrebbero rimanere o al più fare da gregari ad un nuovo capitano, di cui la squadra kazaka ha bisogno (si parla del ritorno di Landa).
Un serbatoio di corridori interessanti in scadenza di contratto è il Team Sky, le cui sorti il prossimo anno sono avvolte dal mistero. Probabilmente continuerà con la stessa struttura, ma a budget lievemente ridotto. In ogni caso alcuni corridori che si liberano faranno un pensiero nel prendere altre strade. Come Wout Poels, David de la Cruz e Dylan Van Baarle. Meno Ben Swift invece, appena rientrato dalla UAE. Cosi come le due locomotive Vassyl Kirienka e Christian Knees, che, entrambe 37enni, sono più proiettati verso il ritiro probabilmente. Uomini interessanti potrebbero essere invece Diego Rosa, che pare essersi un po’ perso nello squadrone britannico, ma che il talento lo aveva dimostrato, oltre a Kenny Elissonde, che non mancherà di interesse da parte delle squadre francesi, sempre molto orientate all’autarchia.
Tra i francesi vanno ricordati Warren Barguil e Nacer Bouhanni, entrambe provenienti da una stagione difficile e avara di risultati. Entrambe i transalpini però hanno ingaggi elevati (per Bouhanni si parla di 1 milione e mezzo) che in mancanza di buoni risultati potrebbero rivelarsi un’arma a doppio taglio nella ricerca di nuove squadre, a meno di non rivedere le proprie pretese. Da tempo comunque si parla di un interesse reciproco tra Barguil e la Deceuninck.
Dall’altro lato dell’oceano invece la EF Education First lotta da anni con problemi di budget. Molti corridori in scadenza, quindi molto si giocherà sui risultati: TJ Van Garderen, Taylor Phinney, Tanel Kangert, Lawson Craddock, Mitchel Docker, Joe Dombrowski, Alex Howes, Lachlan Morton e Dan McLay sono tutti in cerca di un posto sotto i riflettori per un rinnovo o un cambio di casacca. Diverso per Michael Woods, che nell’ultima stagione ha dimostrato di poter essere competitivo ad altissimo livello sia nei grandi giri che nelle classiche e potrebbe finire nel mirino di molti. Sacha Modolo anche deve ritrovarsi, ma per lo sprinter italiano le opzioni in madrepatria non dovrebbero mancare.
Il versante più tranquillo dovrebbe essere quello belga, con l’eccezione di Julien Vermote, Tiesj Benoot e Victor Campanaerts, che potrebbero interessare a molti, ma forse è il solo Vermote che potrebbe abbandonare le (per ora frustrate) ambizioni di vittoria personale per rientrare dalla Dimension Data in terra belga.
La lista di nomi è ancora lunghissima, quindi i temi di discussione non mancheranno.
Infine, senza fare dietrologie, tutti questi movimenti potrebbero dare luogo ad interessanti dinamiche anche in corsa, soprattutto nei grandi giri.
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