Ormai manca poco alla fine dell’anno ed il panorama dei trasferimenti di corridori tra le squadre sembra completo, con ben 140 corridori che hanno cambiato casacca dal 1° agosto, anche se resta spazio per qualche passaggio dell’ultim’ora e degli aggiustamenti in corso d’opera a prossima stagione avviata.
La fine dell’estate e l’autunno sono stati dominati dalle notizie sulla fusione tra Jumbo e Soudal, che alla fine non si è concretizzata, con sospiri di sollievo persino per Christian Proudhomme, direttore del Tour de France, che si è detto contento che “4 campioni ora siano in 4 squadre differenti”, intendendo cosi che invece non siano ammassati in un’unica super-squadra che avrebbe rischiato di ammazzare la concorrenza ancora più di quanto fatto nel 2023 con la storica tripletta della Jumbo-Visma nei 3 grandi giri.
Iniziamo la nostra panoramica proprio dalla squadra olandese, che ora sarà Visma- Lease a Bike: la quale chiaramente perde Roglic, ma probabilmente in questo modo fa chiarezza al proprio interno, per cui ora il leader assoluto è Jonas Vingegaard, spalleggiato da Sepp Kuss. Perdono anche l’enigmatico Foss, il lunatico Rohan Dennis ed il povero van Hooydonk oltre a Sam Oomen. Ma acquisiscono corridori eccellenti sopratutto in prospettiva futura, con Matteo Jorgenson e Ben Tulett, che rappresentano due grossi rinforzi in salita per i GT (considerato l’inevitabile invecchiamento di Gesink e Kruijswijk). Più due talenti assoluti come i neo-pro norvegesi Per Strand Hagenes e Johannes Staune-Mittet. In più vedremo anche Bart Lemmen, uno degli ormai non più rari corridori già stagionati che vengono ripescati nel professionismo di alto livello grazie ai “numeri”, watt o millimoli di lattato che siano. Nel complesso la Visma sembra rimanere la squadra da battere e quella che si muove meglio anche nel mercato.
Per forza di cose entra nel gotha delle squadre anche la tedesca Bora-Hansgrohe, con l’acquisizione di Primoz Roglic. Lo sloveno chiaramente punterà al Tour e sarà un valido avversario, perché oltretutto ottimamente spalleggiato. La Bora infatti ha una formazione di qualità assoluta per i GT, ma gli mancava proprio la punta di diamante. Oltre a Vlasov, Hindley e Ujitdebroeks si è anche rafforzata con uno degli acquisti migliori di questo ciclomercato, ovvero Daniel Felipe Martinez, proveniente dalla Ineos. Un super-gregario che potrà essere fondamentale. Ottimi anche gli arrivi di Matteo Sobrero e del giovane (19 anni) Emil Herzog, già campione del mondo U23 nel 2022, talento cristallino e polivalente. Non male anche l’arrivo di Sam Welsford per gli sprint.
La squadra più attiva nel mercato, grazie all’iniezione di fiducia e denari del nuovo sponsor è la Lidl-Trek. In particolare con l’arrivo di Tao Geoghegan-Hart, che però purtroppo rientra da un brutto infortunio. Attorno al vincitore del Giro 2021 e di Mattias Skjelmose è arrivato un drappello di ottimi gregari da salita, come Patrick Konrad dalla Bora, Sam Oomen dalla Jumbo, Carlos Verona dalla Movistar e Andrea Bagioli dalla Soudal. Una squadra iper-competitiva ora per le corse a tappe. Senza dimenticare che per la caccia alle tappe ora possono contare sui watt di Jonathan Milan e Simone Consonni, che potranno stare ben riparati dietro “il trattore” Tim Declerq.
La Soudal-QuickStep ha forse pagato maggiormente pegno per la mancata fusione con la Jumbo, perdendo un bel po’ di pezzi pregiati, come Bagioli, Mauro Schmid, Ethan Vernon, Davide Ballerini, Florian Sénechal, Fabio Jakobsen e Remy Cavagna. Punta tutto sui giovani quindi, con l’arrivo di promesse talentuose come William junior Lecerf, Gil Gelders e Antoine Huby, tutti under 23 anni. Per gli sprint (oltre al sempre sottoutilizzato Tim Merlier) punteranno sul giovane (20 anni) americano Luke Lamperti, mentre per i corridori più stagionati Lefevere scommette su Mikel Landa come gregario di lusso per Remco Evenepoel e sul rilancio di Gianni Moscon.
Altra squadra abbastanza discreta è la Ineos-Grenadiers, tanto che molti la vogliono in fase discendente della propria parabola di squadra dominante. Praticamente la campagna acquisti dei britannici si limita al giovane talento USA August Andrew, a Tobias Foss ed a Oscar Rodriguez. In compenso devono salutare Luke Plapp, Ben Tulett, Daniel Martinez, Tao Geoghegan-Hart e Pavel Sivakov.
La squadra che più di tutte ha acquistato nuovi corridori, sperando in un deciso cambio di rotta, è la Astana-Qazaqstan. Ben 14 i nuovi arrivi, tra cui Davide Ballerini, Lorenzo Fortunato, Michael Mørkøv (il quale dovrà guidare Cavendish al record di tappe al Tour)e Rudiger Selig. Molti le promozioni dalla squadra devo, tra cui il figlio del patron Vinokourov, Nicolas, Michele Gazzoli, Anton Kuzmin, Harold Lopez e Danil Marukhin. Ottimi acquisti i solidi Ide Schelling dalla Bora e Anton Charmig dalla Uno-X. Dei 15 che se ne vanno 3 si ritirano (Boaro, Martinelli e Luis Leon Sanchez), gli altri avranno qualche difficoltà a piazzarsi visto il nulla prodotto dalla squadra kazaka nelle ultime stagioni (Dombrovsky, Basso, Zeits, Riabushenko, Antonio Nibali, et.).
Frizzante la Movistar per una volta, che deve cambiare pelle dopo i ritiri dei senatori Valverde (l’anno scorso), Rojas e Erviti (ora DS alla Ineos). Via anche gli amori mai sbocciati Verona e Jorgenson, Unzué punta sulla giovane promessa Manlio Moro, sui giovani scalatori Pelayo Sanchez, Jon Barrenetxea e Carlos Canal, i quali saranno affiancati dai veterani Davide Formolo, Davide Cimolai (forse per dare finalmente un punto di riferimento negli sprint a Garcia Cortina) e Rémy Cavagna. E poi il ritorno del figliuol prodigo Nairo Quintana.
Punta tutto sui giovani talenti la UAE-Emirates, che infatti si è contesa i migliori del panorama con la Visma. Arrivano infatti Igor Arrieta, Isaac del Toro e Antonio Morgado. Oltre a Filippo Baroncini. Ottimi gli arrivi di Pavel Sivakov e Nils Politt. Prima stagione piena anche per il fenomeno Jan Christen.
Molto attiva anche la EF Education-EasyPost. Ben 10 i nuovi arrivi. Il veterano Rui Costa farà da chioccia ad un’infornata di giovani talenti, in particolare di area britannica: gli irlandesi Archie Ryan dalla Jumbo Devo e Darrien Rafferty dalla Hagens Bermans, gli inglesi Lukas Nerurkar dalla Trinity Racing e Jack Rootkin-Gray dal Saint Piran. Da tenere d’occhio anche un altro figlio d’arte: Markel Beloki, solo 18enne, ma già una promessa.
Attivo anche il Team DSM, il quale punta tutto sui corridori di casa, con l’acquisto di ben 7 olandesi: Fabio Jakobsen, Gijs Lemreeize, Enzo Leijnse, Timo Rosen, Julisu van der Berg, Frank van der Broek e Bram Welten. A cui si aggiungono Emil Liepinš dalla Trek e Warren Barguil dalla Arkea.
Più difficile da valutare la Jayco-Alula, in particolare in attesa dei rinnovi, o meno, di ben 14 corridori. Gli arrivi però sono molto interessanti: dal ritorno di Caleb Ewan, a Mauro Schmid e Luke Plapp, fino al giovane Davide De Pretto, su cui l’Italia ripone non poche speranze. Anche il danese Andreas Foldager fa parte dei nuovi ragazzini da tenere d’occhio.
Più o meno stessa situazione per la Bahrain-Victorious, che vede arrivare i due 20enni Alberto Bruttomesso dal Cycling Team Friuli e Finlay Pickering dalla Trinity Racing. Oltre a Torstein Træn dalla Uno X. Pesanti però le perdite di Milan, Landa ed il povero Mäder.
Giovani italiani alla riscossa nella Intermarché-Wanty: Francesco Busatto e Kevin Colleoni andranno a rinforzare la squadra belga assieme agli altri giovani van Sintmaartensdijk, Faure Prost e Braet.
Punta molto sui francesi come al solito la Groupama-FdJ, con Sarreau, Rochas, Russo e Barthe, oltre agli stranieri Bystrøm dalla Intermarché e Walls dalla Bora. Niente di particolarmente eccitante dopo il ritiro di Pinot e le partenze di Storer (Tudor), Jake Stewart (Israel) e Scotson (che torna a condurre Démare alla Arkea). A parte la nuova promessa francese, il 20enne Eddy La Huitouze, forse il nuovo Pinot (o anche meglio).
Rimane un po’ nello stesso equilibrio la Cofidis, che vede partire Victor Lafay, Max Walscheid, Cimolai, Consonni ed ha 4 corridori che appendono la bici al chiodo (Herrada, Wallays, Kreder e Périchon). E vede arrivare Kenny Ellissonde, Ben Hermans, Gorka Izagirre e Stefano Oldani come nomi che danno garanzie.
Pesca a piene mani dalla propria squadra sviluppo la Alpecin-Deceuninck di MvdP e Philipsen, con la promozione in prima squadra degli ottimi Timo Kielich, il campione del mondo U23 Axel Laurence ed “il bandito” Luca Vergallito, ormai star di Eurosport. In ottica classiche da tenere d’occhio anche Lars Boven e Stan van Tricht.
Buoni acquisti per la Arkéa-Samsic, con Florian Sénéchal, Vincenzo Albanese, Clément Venturini, Miles Scotson, Huys e l’interessante Garcia Pierna.
Infine la Decathlon-AG2R, rinnovata nei colori e sponsor per il 2024, con il rilancio di Sam Bennett e la speranza di un Victor Lafay protagonista. I veterani Bruno Armirail e Dries de Bondt ad equilibrare il talentuoso 21enne Gianluca Pollefliet per gli sprint.
Per chiudere, una lista dei principali corridori che appendono la bici al chiodo alla fine di questa stagione:
Thibaut Pinot (33 anni) ; Matthieu Ladagnous (38 anni) ; Mikaël Cherel (37 anni) ; Nacer Bouhanni (33 anni) ; Maxime Bouet (37 anni) ; Laurent Pichon(37 anni) ; François Bidard (31 anni) ; Pierre-Luc Périchon (36 anni) ; Tony Gallopin (35 anni) ; Rohan Dennis (AUS, 33 anni) ; José Herrada (ESP, 38 anni) ; José Joaquin Rojas (ESP, 38 anni) ; Imanol Erviti (ESP, 40 anni) ; Dries Devenyns (BEL, 40 anni) ; Greg Van Avermaet (BEL, 38 anni) ; Michael Schär (CH, 37 anni) ; Luis Leon Sanchez (ESP, 40 anni) ; Davide Martinelli(ITA, 30 anni) ; Nathan Van Hooydonck (BEL, 27 anni) ; Peter Sagan (SLQ, 33 anni).
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