In un Tour ormai agli sgoccioli, ma che sta riservando tappe molto belle (a discapito dei velocisti), si è consumato un piccolo intermezzo tutto sommato abbastanza divertente, con un botta e risposta tra i team manager di Jumbo-Visma e Groupama-FdJ: Richard Plugge e Marc Madiot.
Il tutto è nato da un’intervista su L’Équipe in cui si chiedeva conto a Plugge dei vari dubbi sorti riguardo le prestazioni di Jonas Vingegaard. Plugge ha risposto citando alcune analisi, ad esempio quelle dell’esperto di aerodinamica Bert Blocken che lavora per la Jumbo e che ha criticato la scelta di Pogačar di utilizzare la bici normale nell’ultima parte delle cronometro, oltre ad un’analisi della Tv australiana secondo la quale il cambio bici ha fatto perdere allo sloveno 40″ complessivi.
Ma Plugge ha anche menzionato il fatto che Vingegaard è assolutamente contrario a prendere persino i chetoni, supplemento (per alcuni controverso) utilizzati invece da altri corridori della Jumbo, ma anche solo il paracetamolo.
Poi però Plugge, forse sull’onda dell’entusiasmo, ha aggiunto un paragone un po’ azzardato:
“Guardiamo anche quello che fanno gli altri. Per esempio, eravamo con una squadra francese nel nostro hotel durante il giorno di riposo (lunedì, il giorno prima della cronometro-ndr-). Abbiamo visto corridori bere grandi birre. L’alcol è veleno, e soprattutto quando si è già stanchi lo è ancora di più. All’inizio dell’ultima settimana del Tour, che è la più importante, bisogna stare molto attenti a ciò che si mangia e si beve.
Nessuno di noi ha bevuto alcolici, perché ti distruggono e anche chi non corre non dovrebbe berne. Quindi è un pacchetto completo. Possiamo aprire le nostre porte e rispondere a qualsiasi domanda. Ma dobbiamo anche mostrare l’altro lato. Perché questo spiega anche alcune differenze, non solo a nostro favore, ma anche a scapito di altri.”
Non si sa come Plugge potesse pensare che qualcuno non avesse notato che l’unica squadra francese con cui condividevano l’hotel fosse la Groupama-FdJ…e poche ore dopo è arrivata l’esplosione nucleare di Marc Madiot, team manager della squadra francese, famoso per i pochi peli sulla lingua ed il carattere dalla miccia cortissima:
“È patetico, pietoso, meschino, vergognoso. Che chiuda la bocca! Ma che chiuda quella cazzo di bocca! Nel giorno di riposo abbiamo la tradizione di fare un aperitivo con tutta la dirigenza della squadra. Lo staff ha bevuto delle birre, ma i corridori hanno bevuto solo Perrier. Il giorno dopo nessuno di loro ha perso del tempo. Il giorno dopo avevo quattro ragazzi in fuga. Non ho nemmeno intenzione di perdere tempo a chiamarlo. Sono più che arrabbiato. Inoltre, sono sicuro che ce l’abbia con me perché non siamo d’accordo nell’AIGCP (Associazione internazionale dei gruppi ciclisti professionisti-ndr-). Squallido, squallido, squallido….”
Queste le parole (urlate) a Le Parisien da Madiot.
Vedremo oggi alla “curva Pinot” l’accoglienza che i tifosi francese riserveranno agli uomini di Plugge.
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