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Il “dottore dell’ozono” rischia 18 mesi

In Belgio sta tenendo banco il caso di Chris Mertens, 53 anni, di Rotselaar, nelle Fiandre, soprannominato “Ozondokter”, il quale è stato accusato dal tribunale correzionale di Lovanio della violazione degli articoli del decreto antidoping del 25 Maggio 2012 sulla responsabilità medica ed etica nelle pratiche sportive. Mertens è accusato di aver somministrato sostanze e pratiche proibite dal  7 Gennaio 2009 al 2 Gennaio 2013.

http://www.nieuwsblad.be/cnt/dmf20171010_03123820

L’accusa è divisa in tre capitoli, il primo riguarda l’amministrazione di ozono, ovvero la manipolazione e ridistribuzione di sangue trattato con ozono su 13 atleti.

Il secondo riguarda l’iniezione ed amministrazione di preparazioni a base di ferro, Revitorgan e Vaminolact, un’infusione di amminoacidi. Anche queste su 13 atleti.

La terza accusa riguarda l’incoraggiamento e l’assistenza a 12 atleti nel contesto di violazione di regole antidoping. Quest’ultima parte è basata su centinaia di email tra Mertens e gli atleti, ma è un po’ più opaca in quanto i “consigli” riguardano l’assunzione o l’iniezione di sostanze come il cortisone con dosi e tempistiche, ma non  è chiaro se nell’economia di pratiche dopanti o di assistenza medica.

Il caso è simile a quello di un altro medico sportivo belga, legato a Mertens, che nel 2015 fu condannato a pagare 11.000eu (di cui 8250 per violazione di regole antidoping) di ammenda per la pratica dell’ozonoterapia su 3 ciclisti. Anche in quel caso la difesa fu che non si trattava di pratiche dopanti, ma di assistenza medica  per correggere problemi di salute. I 3 ciclisti però furono sospesi per 8 anni (Pieter Van Herck) e per 2 anni (Guy Smet e Stefan van Dijk) . Smet pero fu poi scagionato completamente. La sospensione fu decisa in quanto non c’erano registrazioni del numero di sessioni, durata e motivazioni dei trattamenti.

Nel caso di Mertens gli atleti coinvolti sono 8 ciclisti, 2 triathleti, 1 mountainbiker ed 1  pilota automobilistico.

I nomi più famosi coinvolti sono Greg Van Avermaet (BMC), Ben Hermans (BMC), Kevin Hulsmans (ritirato, ex-Vini Fantini), Tom Meeusen (ciclocrossista), Vincent Baestaens (ciclocrossista), il triathleta Bert Jammaer e Ron Goris (corridore della Accent.jobs–Willems Verandas, ora Wanty-Group), morto di arresto cardiaco nel 2012 durante una visita al Tour de France in una stanza d’albergo.

Van Avermaet per questi fatti è stato già assolto nel 2015 dalla federazione belga.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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