Il fatturato di Shimano cala del 25%

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Shimano ha reso noto che le proprie vendite di prodotti legati alle biciclette sono diminuite del 24,8% nei primi tre trimestri dell’anno fiscale, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile operativo dell’azienda nel settore delle biciclette è diminuito del 48,8% nello stesso periodo.

Il motivo lo spiega la stessa azienda: “Nonostante il forte interesse per le biciclette si sia raffreddato, l’interesse per le biciclette ha continuato ad essere elevato come tendenza a lungo termine. Tuttavia le scorte di mercato sono rimaste generalmente elevate, nonostante i continui aggiustamenti della domanda e dell’offerta“.

Shimano ha dichiarato che i livelli di rimanenze sono rimasti elevati in Europa e in Nord America; l’interesse è rimasto forte soprattutto in Germania e nei Paesi del Benelux, ma le vendite al dettaglio di biciclette complete sono rimaste deboli in Nord America.

Nei mercati dell’Asia, dell’Oceania e dell’America centrale e meridionale le vendite al dettaglio di biciclette complete “sono rimaste un po’ fiacche a causa del raffreddamento della fiducia dei consumatori a causa dell’aumento dell’inflazione e dell’incertezza economica, e le scorte di mercato sono rimaste ad un livello elevato“.

Le vendite in Cina, invece, sono state forti, soprattutto per quanto riguarda le biciclette da strada. L’azienda ha dichiarato che le scorte del mercato cinese erano a un livello adeguato.

A livello aziendale, il fatturato netto di Shimano è diminuito del 19,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi a 375.264 milioni di yen (2,5 miliardi di dollari). L’utile operativo è diminuito del 43,0% a 72.086 milioni di yen, l’utile ordinario è diminuito del 35,8% a 96.221 milioni di yen e l’utile netto è diminuito del 47% a 60.169 milioni di yen.

Commenti

  1. Skardy:

    Mi sembra di aver letto proprio su questo mag un articolo che appunto riferiva che Shimano non stava andando troppo appresso alla domanda allestendo nuovi centri produttivi che al calare della domanda sarebbero state spese a fondo perduto.
    Nei settori "tradizionali", in quello delle ebike hanno investito l'impossibile, dato che scontavano anche un forte ritardo rispetto i concorrenti.
  2. Io tutta questa "crisi" non la vedo proprio. Dal grafico le vendite 2023 sono di poco superiori al 2015 (anno migliore di quelli recenti, escludendo ovviamente il biennio 2021/2022 "drogato" dalla pandemia). Stasera ho portato la mia bdc presso il centro assistenza più vicino (rientravo nel famoso richiamo delle pedivelle), speriamo bene.
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