Il futuro è dello sport all'aria aperta | BDC Mag

Il futuro è dello sport all’aria aperta

92

Guardare in avanti è l’unico modo per non cadere in depressione da quarantena. Per noi ciclisti ancora di più, visto che in diversi Paesi, fra cui l’Italia, è vietato praticare sport all’aperto. Sbeffeggiati, additati a nemico pubblico numero uno, sgridati da concittadini frustrati, ora chiusi in casa insieme a runner e chiunque altro volesse ossigenare il cervello nel rispetto delle norme antivirus.

Gli untori che praticano sport hanno però davanti a sé una rivincita enorme: anche chi ci dà contro si troverà a fare i conti con un modo di vivere che non sarà più lo stesso di prima, perlomeno fin quando non verrà trovato un vaccino. Palestre, spogliatoi, eventi al chiuso con tanta gente, sono tutti destinati ad essere ignorati a lungo per paura del contagio.

Il modo più sicuro per muoversi sarà quello di stare all’aria aperta, lontano dagli altri. Proprio come fa chi va in bici da corsa. Magari noi dovremo stare attenti alle uscite di gruppo, ciò non toglie che non è un problema rispettare la distanza sociale mentre si pedala. E voi, sceriffi da balcone ed isterici al volante, vi dovrete adattare o rassegnarvi ai vostri travasi di bile mentre ingrassate e rinstupidite davanti al televisore.

 

Commenti

  1. Articolo con il giusto tono, o almeno di contrappeso rispetto alla criminalizzazione dello sportivo ciclista o runner, però ad onor del vero i soliti Italidioti si sono improvvisati sportivi per aggirare la regola della autocertificazione portando danno a tutti, e costringendo a restrizioni più severe. Ora che siamo stati adittati forse capiamo meglio cosa sia il razzismo e quanto sia ingiusto, ci sia da lezione. Per il resto un abraccio a tutti e che il vento torni presto a scompigliarci i capelli a no e vero il casco è obbligatorio, non per legge ma per responsabilità.
  2. Definiamo le cose (questo articolo) con il loro nome, e cioè "flame d'autore" :cool:

    Detto questo, da praticante di sport all'aria aperta 12 mesi l'anno sono d'accordo con il titolo, e ritengo anche io che questa modalità di "attività motoria" ;-) sarà "il futuro"... dall'altra parte non condivido il livore che trasuda dal testo, francamente non credo che ne abbiamo bisogno in questo periodo.

    PS In Canton Ticino mi risulta che una sorta di lockdown ci sia già...
  3. peppe59:

    (3) e da sempre per far stare bene i polmoni si raccomanda sole ed aria aperta.
    L'Italiano uscire per fare attività motoria, lo intende come autorizzazione a preparare la Maratona delle Dolomiti o altra corsa dei sacchi per amatori.

    Molta gente a casa che non lavora, tempo libero per fare attività sportiva.

    Un pò come quando sono in ferie e approfittano per fare attività fisica.
Articolo precedente

Appuntamento con Trek: “Restiamo a casa con i pro”

Articolo successivo

L’economia del ciclismo professionistico

Gli ultimi articoli in News