Nairo Quintana, colombiano della Movistar ha vinto il Giro d’Italia 2014:
“Ora lo posso dire, ho vinto. Mi sono sentito realizzato quando ho tagliato il traguardo. Ho una grande squadra, una famiglia con me. Ringrazio Dio…è una gioia immensa quella che provo. Ho imparato molto in questo Giro. Quano sono passato professionista in Europa ho avuto la fortuna di andare nella squadra giusta, con un grande professore, Eusebio Unzue (Movistar) che mi ha insegnato il ciclismo. Mi ha insegnato a restare tranquillo, a restare sereno. E’ un Giro nel quale ho sofferto più di quanto immaginassi. Ho avuto problemi fisici e non ero al 100%. Forse al 60% del mio potenziale. Il momento più difficile? Nella discesa del Gavia ero congelato, stanco….Gorka Izaguirre mi ha fatto da manager e mi ha permesso di continuare. E vincere.”
2° classificato un altro colombiano, Rigoberto Uran Uran della OmegaPharma-QuickStep:
“Pensavo di poter vincere questo Giro. Ci ho creduto dopo la cronometro di Barolo, ma per ora non ci sono mai riuscito nei grandi giri. La mia squadra è stata impeccabile. Bravo Quintana ed anche Aru, con lui l’Italia ha trovato un nuovo corridore per i grandi giri. Non so se correrò il Giro l’anno prossimo, dipenderà dalla squadra. Amo molto il Giro, ma se la squadra vorrà che faccia il Tour…”
3° Classificato l’italiano Fabio Aru (Astana):
“Sono molto contento. E’ una grande soddisfazione salire sul podio di Trieste. Voglio dedicare questo risultato a tutta la mia squadra. Peccato che non abbiamo finito al completo, ma Scarponi e Brajkovic hanno dovuto rinunciare a causa dellec adute. Penso a loro e spero che si ristabiliscano presto. Questo Giro è arrivato ala fine di un lungo lavoro cominciato a Novembre, ma non pensavo di essere a questo livello. Ora penso a non cambiare e tenere i piedi per terra“.