Il Medioevo è ancora qui | BDC Mag

Il Medioevo è ancora qui

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Immaginate di essere una donna che si iscrive alla 7ª prova del Torneo Province, valida per il Campionato Regionale Veneto. Una gara di bici da corsa tenutasi ieri in quel di Sant’Eufemia di Borgoricco, in provincia di Padova. Andate sul sito dell’organizzatore, vi iscrivete e, per curiosità, andate a vedere il montepremi. Ecco cosa spetta agli uomini:

Ed ecco cosa spetta alle donne:

Pur non essendo donna, mi sento il sangue ribollire. Nel migliore dei casi non mi iscriverei ad una gara del genere, nel peggiore ci andrei, proverei ad arrivare sul podio e, se ci riuscissi, prenderei un asse da stiro e la tirerei in testa all’organizzatore. Una volta che questo è a terra, userei il mocio in un modo che non posso descrivere qui.

E invece no. Eccole, le vincitrici di ieri, con a sinistra l’Uomo in maglietta rigorosamente azzurra, per non essere erroneamente preso per donna, rigorosamente in maglia rosa:

Contente e sorridenti, probabilmente pensano sia normale che una donna vinca un’affare per pulire il pavimento. È questa la cosa che mi lascia più esterrefatto, ed è anche il motivo per cui ci si può permettere di essere così sessisti. In fondo, se le donne si iscrivono e sorridono alla premiazione, è solo una specie di goliardata, no?

O forse il percorso delle donne è una passeggiata che si fa con le bici olandesi, quelle con il cestello davanti e il carter sulla catena per non sporcarsi la gonna, le stesse che usano per andare al mercato il giovedì. Sant’Eufemia di Borgoricco è nella pianura che più pianura non si può, a cosa serve una bici da corsa? Solo se sei uomo puoi osare pedalare forte, fare fatica, stare in scia. Ma tu, donna, sei debole, predestinata ad essere una macchina da figli, prima, e una serva dopo. Noi uomini andremo al bar a parlar de figa ah (usare accento di Balasso), mentre tu cucini e stiri.

Quindi zitta e muta, sorridi in foto, prendi il tuo mocio e la tua asse da stiro, e sii contenta.

Commenti

  1. marco:

    avesse cambiato i premi. Così sono solo parole al vento.
    Ma le polemiche ed il comunicato, sono così antecedenti alla gara da cambiare i premi?
    Comunque dai, termini come "sessista" li lascerei per situazioni un pò più gravi (negare il lavoro, differenti opportunità sociali in genere ecc.).
    Per il premi della garetta della parrocchia, più di una gaffe non parlerei. o-o
  2. samuelgol:

    Ma si, dai. La risposta mi sembra abbastanza urbana, specie in rapporto a quelli che saranno stati tanti commenti a cui si riferisce. Ammette pure lui, col senno di poi che la cosa si presta a delle critiche o comunque a trasmettere un messaggio che afferma (a suo dire) non voleva essere quello dell'organizzazione. Resta la gaffe, non scomoderei termini peggiori.
    Anzi che lo sponsor non fosse un sexyshop. Non oso pensare a che differenziazione di premi poteva venir fuori. :clown:
    Onestamente non sono d'accordo. La risposta è quantomeno maldestra.
    Riporto di seguito un paio di passaggi (che io reputo imbarazzanti):

    "Il valore dei premi è del tutto equivalente, perchè non solo parliamo, ma crediamo nella paritá di genere."
    Dire che una coppia di ruote in carbonio è di pari valore di una coppia di ruote in alluminio non sta in piedi.

    "Quello che trasmette è una distinzione di ruoli, che per anni abbiamo accettato e contribuito a fissare, e che nel 2021 ci rendiamo conto essere sorpassata. Se è vero che generalmente gli uomini sono poco propensi ai lavori domestici, ci sono tuttavia le eccezioni."
    Qui ci sta dicendo in pratica l'abbiamo sempre fatto e abbiamo continuato. Un'arrampicata sugli specchi a mio modo di vedere
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