Il percorso del Tour de France 2022 | BDC Mag

Il percorso del Tour de France 2022

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Svelato ufficialmente il percorso del 109° Tour de France. il quale sarà in doppia edizione, femminile e maschile. Quello femminile partirà il 24 luglio dalla iconica Tour Eiffel a Parigi e si svolgerà in 8 tappe.

Percorso tutto nel Nord-est dell’esagono, con finale in montagna alla Planches de Belles Filles, in versione “super”, ovvero con 1km ulteriore rispetto la classica ascesa. Nessuna cronometro.

Partenza da Copenhagen in Danimarca il 1° luglio per gli uomini, con una cronometro di 13km. Tre tappe in terra danese per poi passare in Francia. Seconda settimana sulle Alpi con il ritorno dell’Alpe d’Huez, terza sui Pirenei, con Hautacam nel menù. Penultima tappa a cronometro (40km) come negli ultimi anni e quindi passerella finale a Parigi.

Commenti

  1. Ser pecora:

    Indurain si è ritirato svariate volte, soprattutto alla Vuelta. Oltre ad essersi fatto ciurlare la vittoria da gente "improbabile" almeno un paio di volte. Armstrong a parte i 3 ritiri ad inizio carriera al tour (quando era uno sprinter/finisseur) poi è stato una macchina.
    Beh se la metti così ok.
    Io parlavo dei 5 Tour di fila.
  2. bradipus:

    anche ad Armstrong capitò di impigliarsi col manubrio in una tracolla di uno spettatore (TdF 2003), cadde ma per sua fortuna non si fece nulla, ed Ullrich fermò il gruppetto per farlo rientrare (era una tappa in salita, forse sui Pirenei).
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    Ma qui è uno di quei casi di fortuna. A Nibali è successa una cosa pressoché identica. LA non si è fatto nulla. Nibali ci ha lasciato una vertebra e mezza stagione...
  3. Ser pecora:

    Indurain si è ritirato svariate volte, soprattutto alla Vuelta. Oltre ad essersi fatto ciurlare la vittoria da gente "improbabile" almeno un paio di volte. Armstrong a parte i 3 ritiri ad inizio carriera al tour (quando era uno sprinter/finisseur) poi è stato una macchina.
    Però essersi fatto "ciulare" la vittoria non rientra in ciò di cui si parlava. Perdere è perdere. La crisi di fame è parte del correre. Un avversario in annata di grazia è parte del gioco. Io mi riferivo al fatto che, nei suoi 5 anni d'oro, non ha mai avuto una caduta e/o una bronchite. Però forse le ha avute alla Vuelta che in quegli anni, se non erro, si correva a inizio stagione ed era "secondaria" rispetto ad oggi.
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