Greg Van Avermaet (CCC) ha vinto il giro delle Fiandre virtuale con un attacco ai -11km sul Paterberg (virtuale) lasciandosi alle spalle Oliver Naesen (AG2R) e Nicholas Roche (Sunweb).
L’evento è stato trasmesso tramite la piattaforma Bkool con un mix di immagini reali dei corridori sugli home-trainers nelle loro abitazioni o postazioni e quelle virtuali sulle strade fiamminghe.
Questo evento virtuale è stato organizzato da Flanders Classics, organizzazione del giro delle Fiandre reale, e dalla televisione sportiva belga Sporza.
Tomas Van den Speigel, direttore di Flanders Classics, si è detto soddisfatto della riuscita di questo evento sostitutivo in periodo di crisi pandemica: “Il successo di contatti nel mercato della televisione ed on-line in questi giorni è stato impressionante rispetto il nostro Fiandre normale. Ci sono state richieste dagli Stati-Uniti e ci attendiamo cifre importanti da altri continenti. Non tutto è stato perfetto, ad esempio la grafica delle immagini, dato che non abbiamo avuto tempo di creare la scenografia, le case….ci sarebbe piaciuto avere 50 corridoi almeno, ma non potevamo mettere 50 corridori negli studi televisivi davanti ai commentatori. In questi tempi difficili abbiamo trovato un modo per ridare attenzione al ciclismo. Quello che abbiamo prodotto è la cosa più vicina allo sport vero che potevamo fare“.
In effetti, seppur su un evento di soli 45 minuti alcuni momenti di “spettacolo” o quantomeno suspence ci sono stati. Tra cui anche il cambio bloccato sull’11 per Michael Matthews (Sunweb) che ha rappresentato una cerniera tra reale e virtuale. Inoltre per gli appassionati c’è stato l’interesse di vedere in tempo reale i dati di potenza dei professionisti (425 W medi a 1664 bpm medi in 43’37” per Naesen ad es.).
A questo si è aggiunta la curiosità di vedere i professionisti in contesti più o meno domestici: Van Avermaet nel suo granaio, Zdenek Stybar (Deceuninck) sul suo balcone, con un simpatico messaggio di incoraggiamento per il personale medico; il suo compagno di squadra Remco Evenepoel sulla terrazza dei genitori; Wout Van Aert (Jumbo-Visma) nel soggiorno di casa; Thomas De Gendt in una stanza con i suoi souvenir di gara in bella mostra; i domicili monegaschi di Nicolas Roche, Tim Wellens, Michael Matthews e Jasper Stuyven; ed infine un più modesto scantinato/bunker antiatomico per Oliver Naesen. Tra questi, chi più chi meno ha tentato di dare visibilità ai propri sponsor, che fossero barrette o birre analcoliche.
Insomma, un esperimento interessante per cercare una qualche via di uscita dalla situazione attuale, in cui corridori come Van Avermaet si sono visti ridurre lo stipendio dell’80%. In attesa di vedere cosa succederà col Tour de France, come chiosa Van den Spiegel: “Continuamo a sperare ad un Fiandre autunnale, ma è fondamentale il Tour de France. Il suo posizionamento può determinare il resto della stagione“.
Il problema dei pochi corridori lo potevano risolvere facilmente rinunciando alla diretta webcam durante la gara, magari bastava il giro di presentazione all'inizio.
Anche io ho notato facendo altre simulazioni di flanders classics che il paesaggio non era proprio corrispondente. Ad esempio il Muur di Geraardshbergen era una normale collinetta senza case e senza chiesa