Oggi ci sono animate discussioni tra fautori della “vecchia scuola”, che vorrebbero che i nuovi talenti e corridori venissero trovati tramite i risultati nella trafila delle giovanili e poi facendoli crescere gradualmente partecipando a competizioni di crescente livello magari al servizio dei veterani (la classica gavetta); e chi invece punta sui metodi moderni, sui test fisiologici, sui “numeri”, compresi quelli delle piattaforme virtuali, per poi spedire ragazzini senza alcun complesso o timore reverenziale a battagliare in gare WT da subito. Isaac del Toro di cui abbiamo parlato ieri il miglior esempio.
La UAE, cosi come altre squadre di alto livello che vedremo, è sicuramente stata una delle prime squadre ad utilizzare l’ultimo approccio, gettando nella mischia da subito corridori che anni fa avrebbero ancora fatto gare U23. Il più giovane corridore che hanno in squadra quest’anno è però un mix dei due approcci, in quanto fin da ragazzino era evidente anche al proverbiale cieco che fosse un talento eccezionale. Stiamo parlando del 19enne svizzero Jan Christen.
Figlio di genitori entrambi ciclisti: Josef, ex pro e campione svizzero élite nel ’94; e Jolanda Schleuniger, professionista sia su strada che pista, dove ha raccolto vari podi in gare di omnium nazionali; a sua volta figlia di Hans, professionista pure lui, 80° al Tour de France 1963. Jan ha anche un fratello maggiore, Fabio, attualmente alla Q36.5, il quale ha vinto una tappa al Tour de l’Avenir quest’anno. Insomma, una famiglia in cui l’argomento ciclismo non deve essere mai mancato.
Già da piccolino Jan faceva incetta di vittorie, e appena entrato nella categoria agonistica U17 si è messo in mostra vincendo 5 gare nazionali e facendo svariati piazzamenti già al primo anno. Al secondo anno da U17 l’esplosione: campione svizzero su strada e su pista (omnium), più altre 7 vittorie nazionali e piazzamenti ai campionati nazionali sia Mtb che CX. In particolare ad una gara in Ticino su un percorso vallonato ha fatto un numero con cui ha attirato l’attenzione di molti: partito tra gli U17 qualche minuto dopo gli U19 è andato subito in fuga, ha recuperato il gruppo della categoria superiore ed ha vinto, dando 1′ al primo U19, 8′ al secondo e terzo della propria categoria, 10′ al 4° e doppiando da una a due volte tutti gli altri.
Nel 2021, primo anno da U19, ha conquistato il titolo nazionale su strada (a crono), in Mtb, Cx e pista (omnium). Vincendo svariate altre gare e piazzandosi 6° agli europei su strada. Nel 2022, giunto a maturità fisica (e correndo per il Pogi Team, squadra sviluppo finanziata dal suo futuro compagno di squadra Tadej Pogačar), ha vinto il titolo mondiale juniores di ciclocross, è arrivato 2° ai mondiali di Mtb, ha vinto l’europeo su strada, ed ha ovviamente completato di nuovo il poker di titoli nazionali su strada a crono, Mtb, Cx e pista. E’ anche arrivato 4° ai mondiali a crono in Australia.
A questo punto la UAE lo aveva già messo nel forziere, con un inusitato contratto di 6 anni di durata. Christen ha corso però la prima parte del 2023 nella Hagens-Berman Axeon, (assieme al suo attuale compagno di squadra Antonio Morgado) per poi, pochi giorni dopo aver compiuto i 19 anni, vincere il campionato europeo scalatori junior a luglio sul S. Gottardo, facendo anche segnare il secondo miglior tempo assoluto dietro il compagno di squadra Felix Großchartner che gareggiava tra gli élite (nei quali è arrivato 2° il noto Mattia Gaffuri di soli 2″ più lento di Christen).
Christen nella scorsa stagione si è anche preso la soddisfazione di aver vinto la tappa regina del Giro Next Gen, la Possagno-Pian del Cansiglio (4350mt D+), battendo Johannes Staune-Mittet, gioiello della Visma che poi avrebbe vinto la generale. Settimo al Tour de l’Avenir vinto dal compagno di squadra Del Toro, ha poi avuto un finale di stagione con svariati ritiri
183cm di altezza per 60kg di peso Christen ha Alberto Contador e Tadej Pogačar come suoi idoli. Ora il suo ruolo sarà quello di proteggere i propri capitani (Soler e McNulty) negli inizi di corsa, con un calendario che per ora lo porterà ad affrontare tutte le classiche corse spagnole di inizio stagione a Palma de Mallorca. Ma ovviamente se si presenterà l’occasione non ci sarà da stupirsi nel vederlo approfittarne.
Deve essere uno scheletro a vederlo dal vero.
Negli ultimi 10-15 anni la magrezza dei corridori da GT è impressionante, come nel salto con gli sci, dove peraltro mi sembra abbiano messo un limite di peso.