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Intervista a Arnaud Démare (FDJ)

Diversi gli spunti interessanti per gli amatori in questa intervista realizzata da Guillaume Robert, il quale ci ha concesso di riprodurla qui, ad Arnaud Démare, 23enne sprinter della FdJ, attuale campione di Francia su strada.

 

1. Qual’è il tuo rapporto con la bici ?

Io e la mia bici dobbiamo essere una cosa sola. Devo avere totale fiducia nel mio equipaggiamento per poter dare il 100% negli sprint.

2. Ti tieni informato sulle novità tecniche? Con quali mezzi? Riviste, internet?

Mi piace guardare le rubriche accessori nelle riviste, le novità in campo abbigliamento, ciclocomputer e le geometrie dei telai.

3. Quando ti alleni utilizzi copertoni o tubolari o tubeless? Per quali motivi? Che pressioni utilizzi?

Utilizzo perlopiù copertoncini, visto che in caso di foratura bisogna essere rapidi. Se no preferisco correre coi tubolari per via del miglior rendimento. Per la pressione utilizzo tra i 7 e gli 8 bar a seconda delle condizioni (pesa 74kg -ndr-)

4. Ti ricordi della tua prima bici da amatore? E della tua prima bici da professionista?

Ho avuto una Giant da esordiente. Una bici comprata da un allievo. E’ stata la mia prima bici in carbonio. Da pro ho esordito su Lapierre e non avendo mai cambiato squadra ho sempre avuto questa marca.

5. Durante la stagione vari meccanici si occupano delle tue bici, ma chi si occupa della tua bici da allenamento? Fai tu la manutenzione o ti affidi a qualcuno?

In generale approfitto di corse che si tengono vicino, spesso in Belgio, per far fare la manutenzione ai meccanici della squadra. Le bici odierne non hanno quasi bisogno di manutenzione, quindi non è che ci metto mano spesso.

6. Sei sensibile alla questione peso o è un fattore secondario per te?

Ovviamente è importante non partire con l’equivalente di 2 borracce in più rispetto gli avversari, ma sono più sensibile alla rigidità e maneggevolezza della mia bici.

7. Essendo uno sprinter adotti componenti specifici più rigidi, tipo l’attacco manubrio o il manubrio?

Utilizzo un attacco manubrio PRO che è molto più rigido di certi modelli utilizzati dai miei avversari. Per il manubrio ho optato per un modello in alluminio con una forma tonda alla vecchia maniera. Mi da una presa migliore negli sprint. Sono le sole cose differenti rispetto ai miei colleghi della FDJ.

8. Si parla tanto dei freni a disco su strada.  Qual’è la tua opinione in merito? Sono utili o no?

Vedremo. Personalmente ho paura che siano un po’ pericolosi per via del fatto che frenano troppo forte e bisognerà adattare i nostri riflessi. Bisognerà provare!

9. Per quanto riguarda scarpe e pedali hai attenzioni particolari come sprinter?

Utilizzo scarpe Sidi, che sono rigide e molto belle. L’azienda italiana mi ha pure confezionato un modello con i colori da campione di Francia. Fa piacere. I pedali Shimano DuraAce che utilizza tutta la squadra mi vanno molto bene.

10. Abiti vicino a Beauvais (Nord di Parigi -ndr-) dove le temperature possono scendere parecchio, in Inverno come ti vesti per le giornate più fredde? A cipolla?

L’abbigliamento è progredito talmente tanto che anche con temperature molto basse è possibile uscire senza soffrire il freddo. Corro principalmente con sottomaglia tecnico con una membrana sul torso. BTwin, sponsor della squadra, ci fornisce una giacca termica con passamontagna integrato veramente calda. La consiglio agli amatori che escono in condizioni invernali.

11. Molti ciclisti non sanno che uno sprinter va in salita molto più veloce della maggior parte degli amatori. Che rapporti usi in generale, per esempio su salite come Izoard o Hautacam?

E’ vero che non saliamo veloce come gli scalatori che pesano 60kg, ma non ce la caviamo male tutto sommato. Su un Gran Tour si cerca tuttavia di economizzare piuttosto che cercare di stare agganciati ai migliori. Normalmente utilizzo un 39×28 in quelle tappe, ma capita di mettere anche un 36 o un 34 per risparmiarsi.

12. Quanti kilometri fai in media in un anno?

Un po’ più di 25.000

13. Utilizzi un misuratore di potenza in allenamento? Se si, da quando? Ha modificato il tuo modo di allenarti ed i tuoi risultati?

Si, utilizzo il misuratore di potenza da quando ero Juniores. All’epoca ero nel Team Wasquehal Junior, che me l’aveva regalato per festeggiare la mia medaglia d’argento ai campionati del mondo.

E’ uno strumento fondamentale se si vuole progredire. Peccato che questi strumenti siano ancora molto cari perché tutti gli amatori possano utilizzarli.

14. Se non è un segreto, qual’è la potenza massima che sviluppi in uno sprint?

I record di potenza massima si fanno generalmente in inverno, quando siamo ancora freschi. Il mio record personale è di circa 1800W. Ma in corsa, dopo 5/6h e se la giornata è stata “movimentata” è buono se si arriva a 1500W.

15. Una settimana di allenamento tipo per te com’é? Mattino o pomeriggio? Allenamento solo o con altri?

Preferisco verso la fine della mattina, con una partenza verso le 10-11. Vado a correre con i pro vicini o con gli amatori in inverno. Ma quando comincio a fare intensità preferisco correre solo. A volte vado con mio padre dietro scooter. Se faccio palestra vado il mattino e faccio scarico nel pomeriggio.

15. Tuo padre corre ancora non male (80 vittorie amatoriali in bdc, mtb e ciclox -ndr-). Ti capita di uscirci assieme o preferisce solo guidare lo scooter?

Tutte e due, dipende dal tempo a disposizione. Quando voglio uscire tranquillo mi fa venire sempre male alle gambe, è un passistone. Ma gestisce molto bene lo scooter ed è sempre disponibile quando devo fare dietro motore, anche se lavora ancora. Ad ogni modo preferisce venire a fare il tifo con mia madre piuttosto che mettersi un numero sulla schiena. Lo fa ogni tanto per il piacere.

16. Per chiudere. L’alimentazione. Cosa ti porti dietro durante gli allenamenti?

Per gli allenamenti utilizzo i prodotti della Eafit in barrette. A volte una banana per le uscite lunghe.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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