Abbiamo avuto l’occasione di porre qualche domanda a Karl de Quick, responsabile del settore bicicletta di Michelin. Ecco a voi questa (mini) intervista.
Bdc-Mag (Bdc): Con la nuova gamma Power Michelin punta all’alta gamma, pensate che ci sia una tendenza del mercato a puntare sempre più su prodotti costosi per una clientela facoltosa? E’ vero che il ciclismo sta diventando il “nuovo golf”?
Karl de Quick (KQ): Stiamo vedendo un mercato dove sempre più gente prende la bici sia per il piacere che per lo sport da un lato, sia di persone che lo utilizzano semplicemente per spostarsi da casa al lavoro, in particolare nelle grandi città. Ci sono pero’ anche dei praticanti che dedicano molto tempo a questo sport e che sono costantemente alla ricerca di migliori prestazioni. Questa nuova gamma é chiaramente dedicata a loro.
Bdc: Questa migliore prestazione, in particolare la minor resistenza al rotolamento, com’é ottenuta?
KQ: Per i nuovi Power abbiamo lavorato sulla carcassa e soprattutto sulla mescola della gomma. Abbiamo fatto dei raffronti con i nostri colleghi degli altri settori, come l’automobile, in particolare i reparti competizione. L’obiettivo era di migliorare sia la resistenza al rotolamento sia la resistenza alle forature sia il grip. Siamo arrivati ad un risultato che ci permette di dire oggi che abbiamo il pneumatico più prestazionale sul mercato.
Bdc: La divisione bicicletta quanto rappresenta in percentuale in seno a Michelin?
KQ: Il nostro settore è come una piccola entità indipendente all’interno di Michelin. E’ una squadra molto dinamica, molto reattiva e molto focalizzata sull’innovazione. A me piace dire che potremmo stare tutti dentro un aereo: piccola squadra, ma potente! Se si considera la crescita nel nostro obiettivo premium oggi si tratta di una percentuale a 2 cifre. Ad ogni modo la divisione bici beneficia di tutto il supporto del gruppo Michelin.
Bdc: Credete nello sviluppo del settore Gravel nel futuro? O pensate piuttosto che sia un fenomeno legato agli USA?
KQ: E’ una nicchia particolarmente attiva negli USA. Si vede una crescita di utilizzatori in Europa, e di costruttori che presentano nelle loro gamme delle soluzioni “gravel”. Attualmente stiamo lavorando su una soluzione di questo tipo che uscirà nel 2017, anche tubeless.
Bdc: Quindi si vedranno nel futuro dei pneumatici Michelin tubeless?
KQ: Oggi abbiamo già dei prototipi di tubeless che stiamo testando, ma il mercato non è ancora maturo per adottare questo tipo di pneumatici. Oggi il freno tecnologico maggiore è l’accoppiamento tra cerchio e pneumatico.
Bdc: Cosa ne pensate del sistema Pro-Core di Schwalbe?
KQ: Preferisco esprimermi sulle nostre soluzioni, non su quelle dei nostri concorrenti.
Grazie a Karl de Quick e Erica Zane
Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e…
Romain Bardet (Team DSM-Firmenich) 34enne francese è ormai a fine carriera: la concluderà il prossimo…
A fronte di poche squadre World Tour con budget pressoché illimitati ci sono le altre…
Il ciclismo belga è di nuovo in lutto. Il giovane ciclista 18enne Miel Dekien è…
Ed alla fine è arrivato il momento del ritiro anche per Mark Cavendish. Lo sprinter…
Non è la prima volta che Strava sale alla ribalta per questioni di sicurezza: nel…