Isaac del Toro, il Pogačar-tris della UAE?

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Dopo Antonio Morgado dalla UAE ci ricordano che nella squadra quest’anno hanno anche altri nuovi fenomeni, come Isaac del Toro, che questa notte ha vinto la seconda tappa del Tour Down Under in un modo pazzesco, recuperando il gruppo già in piena bagarre dopo una sosta fisiologica ai -18km e poi con un attacco atomico all’ultimo km a cui nemmeno i velocisti hanno saputo rispondere.

Del Toro, messicano di 20 anni, compiuti 2 mesi fa, ha un profilo che ricalca abbastanza quello di Tadej Pogačar: capace in salita, ma anche uno spunto che è li da vedere. 180cm per 64kg circa (un po’ più alto e pesante di Pogačar), ha un fisico simile a quello di Geoghegan-Hart.

Del Toro ha vinto lo scorso Tour de l’Avenir davanti agli italiani Pellizzari e Piganzoli, in particolare grazie alla vittoria alla 6^tappa, con finale in salita sul Col de la Loze dove ha battuto Matthew Riccitello, ora alla Israel, e proprio i due italiani.

Originario di Ensenada, nella bassa California, correva da U23 nella A.R. Monex Pro Cycling Team, team sviluppo messicano con cui ha vinto parecchie corse da junior, sia su strada che ciclocross. La vicinanza con il confine USA gli è stato utile per correre anche in quel paese, sviluppando una certa capacità anche in altre discipline.

Fenomeno evidente (parole di Alberto Contador), Del Toro ha avuto anche già un intoppo: nel 2022 è caduto in allenamento fratturandosi un femore e danneggiandosi l’arteria femorale. Rimasto in ospedale per una settimana per essere operato e usufruire di varie trasfusioni è poi ritornato rapidamente ad ottimi livelli nel 2023, arrivando 10° nella classifica generale del Sibiu Tour, poi 3° al giro della Valle d’Aosta-Mont Blanc e quindi vincendo l’Avenir.

Risultati che lo hanno portato ad entrare da questa stagione nella UAE-Emirates con un contratto di 3 anni.

Ed ora alla prima gara da pro la prima vittoria, ed in che modo.

Commenti

  1. dal di fuori sembra che la UAE abbia dei sistemi di allenamento ( forse certi tipi di ripetizioni) tali che alla fine sembrano pure uguali o simili a Pogacar ( senza andare nei soliti sospetti illeciti senza prove)
    è una impressione, suggestione solo mia?
  2. Ser pecora:

    Ma non solo la UAE. Alla fine il profilo di questi nuovi fenomeni è spesso simile, grandi motori di base, ma molto esplosivi. Credo che la vera differenza oggi la faccia l'abilità nel selezionare quelli che hanno anche l'endurance per fare queste prestazioni dopo ore di gara, cosa che magari prima si faceva "ad occhio" o testandoli pian piano gara dopo gara.
    Infatti ora la realtà è che c'è un'infornata di corridori di questo tipo, con queste caratteristiche. Tutti appena maggiorenni.
    Ci andrei piano a usare aggettivi come "fenomeno" a cuor leggero. Questo ragazzo ha fatto un bel numero alla seconda tappa della prima corsa dell'anno. Siamo al 16 gennaio. E' come quando un alunno prende un 9 il secondo giorno di scuola su cose che il prof ha spiegato il giorno prima. Aspettiamo che il 9 lo prenda su una interrogazione sul programma di tutto l'anno o di più anni perchè di fenomeni che devono spaccare il mondo se ne legge da un pò di anni a ogni vittoria di un giovane che sono sempre più numerose. Segno che non sono loro i fenomeni ma è la precocità il fenomeno mentre loro spesso si perdono presto. Alla fine i riferimenti sono quei 4/5/6 come è sempre stato ossia oggi Pogacar Vinge Remco Van Aert, Van der Poel. Magari più spettacolari di altri tempi.

    Doctor Speck:

    Se la vedi dal punto di vista scientifico, può essere che ci fossero anche una volta, ma non c'erano le conoscenze per capire cosa andare a cercare in un atleta, nè i mezzi per testare quelle capacità fisiche.
    Diciamo che al giorno d'oggi, con le equipe delle grandi squadre, la componente "culo" nel trovare il talento è sempre minore
    Non diciamo cazzate. Se ti leggono Magrini/Bettiol/Nibali sei fregato. Per trovare il talento ci vogliono le gimkane da piccoli divertirsi da giovani e le SFR da adulti. E in aggiunta un preparatore che abbia fatto il prò.
  3. È cambiato l'approccio all'alimentazione da quando si possono usare i misuratori di potenza. Praticamente ora i motori grossi puoi portarli al massimo senza farli ingrassare mentre prima l'approccio era completamente diverso.
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