Jai Hindley in giallo sui Pirenei

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La prima tappa sui Pirenei è andata a Jai Hindley (Bora-Hansgrohe), il quale, dopo essere andato in fuga all’inizio della tappa ha gestito perfettamente la sua corsa per vincere la quinta tappa tra Pau e Laruns. Il leader della Bora Hansgrohe veste anche la maglia gialla e precede in classifica generale Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), il quale ha creato un primo distacco su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates).

Hindley vince davanti all’italiano Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e all’austriaco Felix Gall (AG2R-Citroën), che ha attaccato più volte durante la tappa e ora veste la maglia a pois. Il vincitore del Giro 2022 si è staccato da un gruppo di 36 corridori nei primi chilometri e ha aspettato il momento giusto per attaccare. L’occasione è arrivata grazie ad un attacco di Felix Gall sulla salita del Col de Marie Blanque (1a categoria) grazie al quale ha staccato i compagni di fuga per poi far cedere il corridore dell’AG2R-Citroën e concludere da solo. Per Jai Hindley si tratta della prima vittoria al Tour de France, dopo aver già vinto delle tappe al Giro.

Se Jai Hindley ha avuto un grande impatto conquistando la tappa e la maglia di leader, tanti occhi restano puntati su un Jonas Vingegaard che ha lasciato il segno. Impressionante sul Col de Marie Blanque, il danese ha attaccato a meno di un chilometro dalla vetta dopo che la sua squadra aveva fatto un ottimo lavoro di scrematura del gruppo da dietro.

In forma, il vincitore dell’ultimo Tour de France ha raggiunto diversi corridori in fuga per concludere la tappa nel gruppo dei primi inseguitori. Ha concluso la tappa al quinto posto ed è il nuovo secondo in classifica generale da 47″ da Hindley.

La restante parte di occhi hanno osservato il principale rivale di Vingegaard ovvero Tadej Pogacar, il quale non è riuscito a rispondere all’attacco del danese sulla salita finale. Lo sloveno è ora sesto in classifica generale, a 1’40” dal nuovo leader Jai Hindley. M soprattutto a 53″ di ritardo da Jonas Vingegaard, un distacco già considerevole dopo solo cinque tappe.

Commenti

  1. Doctor Speck:

    Proprio Taddeo ha detto il contrario, lui stava bene ma è Vingo ad essere andato troppo forte per lui, e i numeri della salita lo dimostrano.
    Io credo che nella terza settimana i valori saranno diversi, poi Pogi sicuramente tirerà fuori qualche coniglio dal cilindro (come ha sempre fatto) e la Jumbo sbaglierà qualcosa (come ha sempre fatto) quindi a meno che oggi non si ripeta la scena di ieri non lo vedo per nulla chiuso il Tour.
    Hindley secondo me alla prima tappa veramente tosta si prende una scoppola che se la ricorda.
    Chiuso sicuramente no ci mancherebbe può succedere di tutto , sul fatto che Pogacar dica che stava bene penso che i ciclisti siano una delle categorie di sportivi più bugiarda . Che Vinvegard sia andato forte non ci piove ma Pogacar si è staccato subito e questo se stava bene non sarebbe mai successo . Una giornata storta ci può stare l'importante è che non si ripeta e oggi avremo subito la risposta . Per il bene della corsa spero che oggi si riscatti . Su Hindley credo anch'io non possa reggere 3 settimane di Tour però se dovesse succedere che tiene sarebbe un bene per lo spettacolo.
  2. Bella tappa.
    Si è visto di tutto.
    La WVA che parte in caccia della tappa e poi aiuta (per poco) il capitano.
    Ciccone che tiene e alla fine arriva secondo arrabbiandosi (poi ha realizzato che c'era poco da arrabbiarsi).
    Winge che lascia Pocagar sul posto.
    Pogacar che tiene tutto sommato.
    Hindley tappa e maglia.
    E su tutto una fuga di oltre 35 ciclisti.
    E se Pogacar (non è così, lo so) avesse bluffato?!
    Nel senso che ha fatto fare a Vinge il Pogacar "spaccone" del 2022?!
    Altro spunto: che aria si respira in casa Jumbo-Visma? O meglio, WVA sta facendo gara a se oppure la la solita libertà che gli viene concessa ma poi quando deve lavorare c'è sempre (vedi la tirata sull Hautacam 2022 che vale un Tour per Vinge).
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