E’ lo stesso Johan Bruyneel, ex direttore sportivo della USPS e Lance Armstrong, che ha comunicato la propria sospensione di 10 anni dopo un arbitrato con la American Arbitration Association (AAA).
Ed è lo stesso Lance Armstrong che ha affossato la posizione di Bruyneel, con la testimonianza resa nota meno di 2 settimane fa da USA Today, in cui Armstrong ha fatto i nomi di alcuni personaggi coinvolti nel proprio sistema doping, da Bruyneel per l’appunto, a Michele Ferrari.
Bruyneel ammette che il doping fosse “un fatto” durante un certo periodo del ciclismo, ma chiaramente non ci sta ad essere “uno dei sei capri espiatori che devono pagare per un’era intera”. Promettendo di raccontare, ovviamente, la propria verità.
In particolare Bruyneel punta il dito contro l’USADA e la giurisdizione di questa, che secondo Bruyneel è andata ben aldilà delle proprie possibilità, come nel caso che lo riguarda, essendo lui belga residente in Gran Bretagna e mai stato tesserato negli USA.
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