Jonas Vingegaard vince ad Hautacam ed ipoteca il Tour

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Jonas Vingegaard  (Jumbo-Visma) si è imposto nell’arrivo di Hautacam, alla 18^ tappa del Tour de France, davanti Tadej Pogačar (UAE), il quale è passato sul traguardo con 1’06” di ritardo sul danese. Vingegaard ora ha 3’26” di vantaggio sullo sloveno, un vantaggio che gli consente di prendere il via alla cronometro di Rocamadur con serenità.

Vingegaard

L’attacco decisivo di “Vingo” è arrivato ai -4km quando il danese ha accelerato alla ruota del compagno di squadra Wout Van Aert che era in fuga dalla mattina. Un’accelerazione brutale che ha lasciato sul posto Pogačar. Poi Vingegaard ha proseguito in progressione aumentando il distacco. Vingegaard ha così anche conquistato la maglia a pois, strappata ad un Simon Geschke (Cofidis) in lacrime.

Pogačar, lasciato solo dai compagni oggi, ci ha provato attaccando a ripetizione sul col de Spandelles, ma non arrivando mai a staccare Vingegaard, sempre in controllo totale. Nella seguente discesa prima una quasi caduta del danese, ben recuperata, e poi la scivolata per Pogačar, senza conseguenze, a parte due abrasioni. Vingegaard lo ha intelligentemente aspettato, anche se Pogačar si è rimesso in sella al volo, regalando al pubblico un bel momento di sportività.

Vincendo ad Hautacam oggi Jonas Vingegaard diventa il primo corridore dal 2014 a vincere sia un arrivo in vetta ai Pirenei che uno in quota nelle Alpi nella stessa edizione della Grande Boucle. Otto anni fa infatti Vincenzo Nibali vinse quattro tappe, tra cui una nei Vosgi  (La Planche des Belles Filles, tappa 10), a Chamrousse (tappa 13) nelle Alpi e ad Hautacam (tappa 18), nei Pirenei. Un altro corridore aveva ottenuto questa doppietta Alpi-Pirenei nel 2014: Rafal Majka. Il polacco ha vinto a Risoul (Alpi) nella 14^ tappa ed a Saint-Lary-Soulan (Pirenei) nella 16^ tappa.

Per Vingegaard quest’anno la Francia è il paese delle soddisfazioni, infatti le sue 4 vittorie stagionali sono state tutte ottenute in Francia: Drôme Classic, 8^ tappa del Critérium du Dauphiné e due tappe al Tour de France (11^e 18^).

Ora manca il sigillo finale a Parigi.

 

Commenti

  1. kj822001:

    Premesso che con i se i con i ma non si fa strada... SE togliamo dal tour la giornata no di Poga, adesso Ving avrebbe meno di un minuto di vantaggio con una crono da 40 km da affrontare... Questo per dire che Ving è forte ma Poga è a mio avviso il ciclista più forte e completo che abbia mai visto correre.
    P.s. posso essere sincero? a me tutto questo fair play non piace. Se Doumolin se la fa addosso è giusto scattare per vincere
    Mah in questa situazione con quella gamba ha fatto un bel gesto ad aspettare, fosse stata una lotta più tirata non avrebbe di certo aspettato....
  2. pepe:

    non sono d'accordo. sul Granon Pogacar non teneva la ruota di nessuno... e quelli che quel giorno gli sono arrivati davanti , oggi navigano ad almeno da 5 minuti a salire da lui.

    Dopodichè, Vinge è stato più forte.
    Per l'appunto, è stato il piu' forte. Non a caso ho parlato di gestione della corsa e mille altre variabili che concorrono. Il risultato non cambia.
    In quel caso, quel giorno, Pogacar non è riuscito ad andare oltre e quello è stato il suo limite. Non ho scritto "quel giorno" a caso.
    Il problema è che leggo giudizi incredibilmente "tranchant". In un nanosecondo atleti che diventano schiappe o, al contrario, fenomeni.
    In realtà le variabili sono cosi' tante e, in quanto variabili, fortunatamente non sono tutte prevedibili.
    Quel giorno, per una serie di variabili che mai conosceremo, lo sloveno si è preso un paio di minuti. Giorni dopo, per una serie di variabili ancora indefinite, si è preso un altro minuto. Risultato: il danese vince meritatamente il tour perchè è stato il piu' forte.
    Sono le corse, è lo sport. Difficile che qualcuno vinca sempre e comunque.


    [MEDIA=youtube]laZELJvIV0Y[/MEDIA]
  3. pepe:

    Si, ma l'anomalia di quel giorno è che Pogacar prende ben 2 minuti da Quintana, e poco meno da Bardet, tale cosa non ha avuto un seguito nelle successive tappe.
    Sarebbe curioso vedere i Watt dello sloveno di "quel giorno".

    Dopodiche io sono contento per la vittoria (che è MERITATA) del norvegese.
    norvegese ;nonzo%
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