Il classico arrivo sugli Champs-Elyées ha visto la vittoria del belga Jordi Meeus (Bora-Hansgrohe), il quale ha preceduto un po’ a sopresa gli altri velocisti sul traguardo, succedendo al connazionale Jasper Philipsen. Jonas Vingegaard si è confermato campione in giallo, con la sua seconda vittoria al Tour de France, facendo doppietta dopo il 2022.
Lo sprint dell’anno ha visto quattro velocisti quasi alla stessa altezza sul traguardo, ed è stato necessario ricorrere a un fotofinish per dichiarare Meeus vincitore. In questo epilogo, la maglia verde Jasper Philipsen, nonostante fosse ben guidato da Mathieu Van der Poel, è stato chiuso da Dylan Groenewegen prima di vedere Meeus superarlo di mezza ruota sul traguardo. grazie al colpo di reni. Groenewegen e Mads Pedersen sono arrivati terzi e quarti a pari merito.
Alza il cielo le braccia Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che vince il proprio secondo Tour de France in carriera, dopo quello dell’anno passato (ed il 2° posto del 2021). Precede sul podio la coppia della UAE-Emirates Tadej Pogačar e Adam Yates.
Invitato anche il vincitore Jonas Vingegaard (giusto 5 minuti per lui, pero' seduto al tavolo con gli altri).
Poche domande da parte del presentatore Laurent Luyat (anchorman sportivo della tv francese, conduce lo stesso tipo programma al Roland Garros).
Presenti tutti i commendatori della tv al tour da Jalabert a Offredo a Pasteur, oltre che Preudhomme, il capo di ASO (che ha annunciato il prolungamento del contratto con France TV del Tour fino al 2030).
Domande poste in francese/tradotte per Jonas e risposte in inglese/tradotte in francese per il pubblico.
Rivolte anche 2 domande sul "dopage" (segno che in Francia se ne parla, normale direi, piu' che in Rai...); poste in modo garbato e carino, ma comunque poste.
Al che lo stesso Jonas (leggermente arrossito e intimidito, ma e' il suo stato naturale credo quando si trova di fronte al microfono aperto) ha risposto educatamente che e' normale che ci siano dei sospetti, che quando questi sospetti finiranno allora sara' peggio, etc, etc, ma (forse punto sul vivo) si e' sentito di affermare (nessuno glielo aveva chiesto direttamente...) che lui "non ha mai preso niente di illegale". Questo mi fa pensare che invece tutto quello che e' possibile fare viene fatto eccome....
Beneinteso, e' normale cosi', parliamo di uno sport durissimo di endurance, figuriamoci, nessuno pensa il contrario.
Pero' rispondendo cosi' lascia appunto pensare all' uomo della strada (io) che ogni cosa consentita viene fatta, costi quel che costi....e che quello che oggi e' illegale domani potrebbe non esserlo.