Roman Kreuziger (Tinkoff) è stato prosciolto dalle accuse di doping secondo il programma del passaporto biologico dalla commissione arbitrale del comitato olimpico Ceco. Il passaporto di Kreuziger aveva mostrato anomalie in due periodi distinti: nell’agosto 2011 e nell’aprile 2012 alla fine del Giro d’Italia, quando correva ancora per l’Astana. Sospeso a titolo provvisorio a fine Giugno aveva saltato il Tour de France. Aveva fatto poi ricorso al TAS di Losanna per poter correre Vuelta e campionati del mondo, ma il ricorso era stato respinto.
Ora il contrordine del comitato olimpico del suo paese che lo proscioglie poiché “i valori anomali non sono più elevati di quelli basali“.
L’UCI ha ora 30gg per appellarsi contro questa decisione presso il TAS.
Anche in questo caso si vede come i tempi e le procedure dell’antidoping, nel caso del passaporto biologico, siano lunghi e tortuosi ed arrivino molto tempo dopo la positività (vera o presunta), senza contare le battaglie legali a colpi di perizie, spesso portate avanti dalle federazioni locali che vogliono preservare i propri “campioni” o semplicemente sfruttarli in vista di appuntamenti importanti alla faccia di ogni etica.
In questo senso è interessante dare una lettura degli ultimi avvenimenti riguardanti positività riscontrate tramite il passaporto biologico, come il caso di Tiernan-Locke della Sky. Interessante innanzitutto perché mette in luce un limite del programma del passaporto biologico, ovvero che è contemplato solo per i corridori WorldTour, quindi non per i corridori Continental o provenienti da quella serie, proprio come Tiernan-Locke, che si era messo in luce alla NetApp-Endura prima di entrare nel mirino delle squadre WT, come la Garmin-Sharp e la Sky da cui sarebbe stato messo sotto contratto.
Le squadre che assoldano questi corridori si tutelano con esami clinici? A quanto pare si, come dichiarato dal team-manager della Garmin, Jonathan Vaughters, secondo il quale, quando si interessa ad un corridore questo viene invitato a Girona, in Spagna, alla base europea della Garmin per essere sottoposto ad esami ematici e di urine, seguito da un’ora e mezza di test fisiologico e quindi un altro esame ematico. Questi inviti vengono fatti in tre periodi distinti della stagione, ma sempre in occasione dei picchi di forma. In questo modo secondo Vaughters riescono ad avere un quadro sia delle capacità fisiologiche sia della “credibilità”. Ebbene, nel caso di Tiernan-Locke qualche sospetto gli era venuto, prima perché si era lungamente negato ad alcuni inviti tra Febbraio e Marzo 2012, durante il suo picco di forma, per poi andare a Girona a fine Marzo e…mostrare valori di potenza assolutamente mediocri, nel senso di “nella media” dei professionisti. Valori in qualche modo non compatibili con le prestazioni del corridore inglese in occasione dei suoi exploit al Tour del Mediterraneo, dove aveva messo dietro gente come Dan Martin o Philippe Gilbert vincendo, o al Tour di Murcia, dove si era “piegato” solo a Nairo Quintana. Il corridore è stato quindi scartato.
Non dalla Sky però, che lo ha messo sotto contratto dopo due stages (e la vittoria al Tour di Gran Bretagna a Luglio 2012). Il 22 Settembre Tiernan-Locke è stato quindi sottoposto al suo primo prelievo per il programma del passaporto biologico. Nel 2013 le sue prestazioni sono scivolate quindi a livelli piuttosto mediocri, cosa che il corridore aveva imputato ai carichi di allenamento troppo pesanti della Sky.
Quindi la positività prima dei mondiali, sospensione e squalifica. Positività retrodatata al….22 Settembre 2012, ovvero al suo primo prelievo per il passaporto biologico: emoglobina al 17.9 g/dL (la norma da 14 a 15), reticolociti al 0.15% (0,5-1,5% la norma) ed ematocrito al 53.7%. Questi valori combinati hanno dato un valore di 155.8. Il software che analizza i dati dei passaporti biologici combina i vari valori per dare uno “score” come risultato, e se questo è fuori da un certo range segnala quel passaporto biologico (che in quel momento è ancora anonimo). Questo range è da 55.4 a 110.6. Il risultato di Tiernan-Locke è il più alto “off-score” mai registrato, con una probabilità di falso positivo da 1 su 100.000 ad 1 su 1 milione.
La cosa più interessante è che la Sky aveva fatto un test ematico “in casa” il 24 Settembre ed il valore risultato era di 127.8, che ha una probabilità di falso positivo da 1 su 1000 a 1 su 10.000. La Sky ha poi commentato la cosa dicendo che i loro test non avevano finalità antidoping e che le prestazioni seguenti del corridore (al ribasso) non avevano dato adito a dubbi e così i vari controlli antidoping.
Da tutto questo cosa si può desumere? Intanto che il programma del passaporto biologico funziona, seppur con tempistiche piuttosto lunghe e con modalità (statistiche) che possono essere oggetto di dispute medico-legali, ma soprattutto che le squadre dovrebbero essere pro-attive nelle valutazioni dei propri corridori, come da linee guida dell’UCI, mentre a ben guardare spesso si gira la testa da un’altra parte o si lavora molto “al limite” , con poche giustificazioni visto che i mezzi per valutazioni oggettive ormai sono alla portata di tutti, ed in particolare per squadre con budget di 20 milioni di dollari annui. Sorvolando su un fatto che spesso viene negato: che col doping “anche gli asini volano”, come nel caso di un professionista nella media che va a giocarsela con i più forti.
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