Da due mesi Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo) non correva, e la sua squadra aveva accettato di non iscriverlo in competizioni ufficiali fintanto che l’UCI non trovasse la ragione delle anomalie riscontrate nel suo passaporto biologico.
Appena saputo che il corridore ceco sarebbe stato iscritto al Tour di Polonia e poi alla Vuelta la Fedrazione internazionale lo ha sospeso ufficialmente per “la possibilità di una violazione di regole antidoping”.
Decisione criticata dalla Tinkoff-Saxo per via del tempismo, 24h prima della partenza del Giro di Polonia, e senza alcuna prova concreta, ma solo sulla base di pareri medici.
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