Ormai anche i più distratti si sono accorti della consistenza in termini di vittorie della Deceuninck-QuickStep da anni. Cosa che non si smentisce nemmeno in questo 2019 con già 20 vittorie all’attivo.
Se lo squadrone belga domina nelle classiche di un giorno è il team kazako Astana che per ora marcia a ritmo record nelle corse a tappe, con già 21 vittorie all’attivo nei primi 3 mesi di questo inizio stagione.
Parlare di ritmo record non è un abuso, in quanto il record di vittorie stagionali resta quello imbattuto dal 2009 della HTC-Columbia, con 81, di cui 24 messe a segno dal solo Mark Cavendish, allora imbattibile missile negli sprint. La HTC-Columbia al 1° di Aprile 2009 contava però “solo” 12 vittorie. Il ruolino di marcia di Decenunick e Astana è quindi impressionante nel 2019. Anche se considerando solo i primi tre mesi dell’anno il record resta quello della OmegaPharma-QuickStep, sempre lei, nel 2012, con 24 vittorie.L’anno scorso aveva chiuso con la bellezza di 73 vittorie, e 56 nel 2017, ma nei primi tre mesi delle rispettive stagioni avevano collezionato 7 e 2 vittorie solamente.
7 vittorie nel 2019 (35% del totale) alla Decenunick sono state fornite dal solo Julian Alaphilippe, che si sta meritando i galloni di leader della squadra senza dubbio. In casa Astana questo ruolo è coperto da Alexey Lutsenko, con 5 vittorie (4 tappe e la generale al Tour d’Oman).
Diventa abbastanza scontato rilevare che queste due squadre sono praticamente complementari nei loro successi, con 0 vittorie in corse a tappe per la Decenunick e l’inverso nelle gare di un giorno per la Astana.
La Astana ha già messo in cascina: Volta a la Comunidad Valenciana (Ion Izaguirre), Vuelta Ciclista a la Región de Murcia Costa Cálida (Luis Leon Sanchez), Tour de Provence (Gorka Izaguirre), Colombia 2.1 (Miguel Angel Lopez), Tour d’Oman (Alexey Lutsenko), Vuelta Andalucia (Jakob Fuglsang -2°Ion Izaguirre-), Tour of Rwanda (Kudus Merhawi) e la recente Vuelta Catalunya (Miguel Angel Lopez). A queste si aggiungono le vittorie di tappa a Paris-Nice (Magnus Cort Nielsen e Ion Izaguirre) e Tirreno-Adriatico (Jakob Fuglsang e Alexey Lutsenko).
Nelle classiche delle fiandre a venire le speranze di incrementare il numero di vittorie è affidato praticamente solo a Davide Ballerini e soprattutto a Magnus Cort, ma nelle Ardenne le cose potrebbero tornare favorevoli ai kazaki con la rodata formazione Fuglsang, Bilbao, Fraile, Lutsenko e fratelli Izaguirre. In particolare la stagione di Lutsenko è focalizzata su Amstel Gold Race e Liège-Bastogne-Liège.
Cosa c’è alla base di questo salto di qualità per la Astana? È il general manager Alexandre Vinokourov a rispondere, senza però trovare grandi spiegazioni, in quanto la squadra è di base la stessa della stagione passata, ma con “un’atmosfera rilassata e famigliare” ed un meccanismo ormai rodato dopo le difficoltà del 2017, coincise con il cambio di numerosi partner tecnici e la morte di Michele Scarponi.
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