Il nuovo velodromo di St.Quentin-en-Yvelines è stato appena inaugurato con tanto di record dell’ora per centenari di Robert Marchand ed il direttore della Federazione Francese di Ciclismo (FFC) Olivier Quéguiner ha lanciato il suo progetto per fare di questa pista il centro delle future attività della federazione sull’esempio di quanto hanno fatto gli inglesi oltre Manica.
L’idea è di creare una squadra multidisciplinare supportata da un grosso sponsor sullo stile di quanto fatto dalla Sky a Manchester con il National Cycling Centre.
Secondo Quéguiner questa squadra necessita di un budget di circa 25 milioni di euro di cui 20 forniti da questo sponsor principale e 5 da altri tecnici.
Lo stesso velodromo è stato creato in base a questo progetto che “se non vedrà la luce proprio nel 2015 la vedrà nel 2016“.
Al contrario però del Team Sky il progetto francese non sarà focalizzato solo sulla strada e pista, ma sulla combinazione di tutte le discipline olimpiche comprese mountainbike e BMX.
E qui si pone il problema principale secondo Quéguiner: “Abbiamo atleti al più alto livello in queste discipline che fanno fatica dal punto di vista finanziario ad arrivare a fine mese. Bisogna essere realistici: dobbiamo alzare il nostro livello“.
Il problema per i francesi comincia a diventare pressante soprattutto alla luce del fatto che sono ormai 30 anni che non riescono a sfornare corridori vincenti o perlomeno competitivi nei grandi giri, praticamente da Hinault e Fignon (2° al Tour del 1989), se si fa eccezione di Richard Virenque 2° al Tour del 1997. Ma che viste le ultime rivelazioni in fatto di doping non è propriamente l’esempio che preferiscono indicare.
Ecco quindi il progetto di riportare il ciclismo francese ad alti livelli, chinando un po’ il capo e realizzando che il modello attuale, seppur molto produttivo dal punto di vista della qualità media nelle varie discipline, non è più competitivo. Un sistema basato completamente o quasi su strutture e finanziamenti statali, che non arriva però alla soglia di investimenti necessaria oggi per fornire una struttura adeguata per essere competitivi in un settore dove ormai le squadre competitive hanno budget stellari.
Quéguiner ha preso ad esempio gli inglesi, ma non solo il Team Sky, anche la recente vittoria di Andy Murray al torneo casalingo di Wimbledon, arrivato 77 anni dopo l’ultimo trionfo britannico con Fred Perry.
Ecco, i francesi non intendono aspettare altri 46 anni per riprendersi il Tour.
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