A margine dell’ultimo Giro delle Fiandre e della vittoria di Niki Terpstra resta un piccolo giallo ed una polemica, quella tra i corridori della Groupama-FDJ e Tony Martin, cronoman della Katusha-alpecin.
L’episodio nasce quando mancano 100km all’arrivo, con la Veranda’s Willems-Crelan di Wout Van Aert in testa a forzare il ritmo in vista del Muur van Geraardsbergen. Sul lato destro del gruppo il corridore canadese della Groupama, Antoine Duchesne, va dritto dentro un fosso e la caduta comporta una reazione a catena di cui sono vittime, tra gli altri, Oliver Naesen (AG2R), Michael Valgren (Astana) e Ian Stannard (Sky).
A big crash in the peloton involving @OliverNaesen and @stijndevolder79 ! #RVV #RVV18 pic.twitter.com/Y3vIRPjGzP
— Ronde Van Vlaanderen (@RondeVlaanderen) 1 aprile 2018
A causare la caduta di Duchesne sarebbe stato Tony Martin, almeno da quello che asserisce lo stesso canadese, che in un twit lo accusa di averlo spinto nel fosso per aver tentato di passarlo.
A stretto giro di posta arriva la conferma di un altro corridore della Groupama, l’italiano Jacopo Guarnieri
A cui si aggiunge il commento dell’altro corridore italiano della Groupama, Davide Cimolai
Cimolai rincara dicendo che il 90% dei corridori non ama Martin, che dovrebbe correre solo le crono individuali.
Difficile sapere se quello che afferma Cimoali sia vero, compresa la percentuale, ma fa comunque sorridere che il suo twit abbia ricevuto un “like” da Rick Zabel, compagno di Martin alla Katusha…
Nel frattempo resta ancora aperto il caso che ha visti protagonisti Sebastian Reichenbach e Gianni Moscon.