L’avventura della squadra svizzera IAM, iniziata nel 2013, si concluderà a fine 2016.
Il fondatore, il banchiere svizzero Michel Thétaz, non usa mezzi termini nel definire il progetto “un fallimento di cui mi assumo piena responsabilità”.
Il fallimento in particolare si riconduce al non aver trovato un co-sponsor principale per la squadra, il che avrebbe garantito il proseguimento del progetto per un altro ciclo triennale. In queste condizioni invece la squadra non potrà più operare con la competitività necessaria, in particolare rispetto i top-teams.
Si era vociferato di una fusione con la squadra WorldTour BMC, ma presumibilmente questa dichiarazione di Thétaz lo esclude. A fine stagione quindi i 28 corridori facenti parte della IAM, staff e dirigenti saranno sul mercato.
La fine della IAM segue quella della Tinkoff, altra squadra di proprietà di banchiere e con una banca come sponsor principale, che chiuderà anch’essa a fine stagione, sottolineando le difficoltà dell’attuale modello del ciclismo professionistico.
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