Il team Israel-Premier Tech ha deciso di rinunciare a partecipare al Giro delle Fiandre di questa domenica per motivi medici. Con numerosi corridori malati ed infortunati, e da un secondo caso di Covid registrato nello staff giovedì il team Israel-Premier Tech ha preso la decisione di non partecipare al Giro delle Fiandre che si svolgerà questa domenica.
Con un’altra squadra impegnata in Spagna questo fine settimana, i dirigenti della squadra di Chris Froome non sono riusciti a trovare sostituti per poter competere nella classica belga: “Questa è una situazione molto spiacevole e siamo estremamente delusi di doverci ritirare dal Giro delle Fiandre“, ha detto la squadra in una nota. “Questa decisione non è stata presa alla leggera, ma riteniamo che sia la nostra unica opzione in questa fase. Non è un segreto, ma abbiamo casi di Covid e altre malattie, nonché lesioni dovute a incidenti che hanno messo fuori gioco via la maggior parte dei nostri corridori nelle ultime settimane“.
La Israel salterà anche lo Scheldeprijs di mercoledì prossimo.
Le squadre non vedono più gli atleti come persone, ma come macchine da sfruttare al loro massimo per il tempo possibile per poi sostituirli con le nuove leve. Gli sponsor e di conseguenza gli stipendi (in alcuni casi milionari) vogliono e giustificano tutto questo.
Non è questione di "cadi o muori" perchè se fosse una totale scelta dell'atleta, in casi ove ci sia un reale danno, nessuno continuerebbe, lo fanno solo perchè sanno come funziona e talvolta perchè spinti da decisioni altrui.
E la condizione atletica è giust'appunto una conseguenza di questa logica, deve esser sempre presente.
E se il calciatore, cosi come il ciclista, continua a giocare/correre con una contusione, andrà incontro ad un peggioramento del danno, con conseguenze maggiori (distrazioni muscolari, fratture da stress, fratture, calcificazioni muscolo/tendinee) ma a chi di dovere non importa.
Difatti normalmente, vengono tutti trattati, inizialmente, con un leggero riposo (che non ha la benchè minima incidenza sul recupero fisiologico del danno) e farmacologicamente; l'atleta deve! essere disponibile quanto prima. Solo i pochi eletti (atleti di elitè) verranno preservati e talvolta manco loro, che però a differenza dei "normali" possono e fanno sentire la loro