Anche questa volta la Katusha si salva. A rischio sospensione per i casi di doping di Luca Paolini e Eduard Vorganov la squadra russa è stata graziata dalla commissione disciplinare dell’UCI per l’incompatibilità tra la regola [7.12.1] che ha come scopo aiutare le squadre a prevenire il doping per il miglioramento delle prestazioni e l’uso “ricreativo” della cocaina da parte di Luca Paolini.
In questo caso “le conseguenze per l’intera squadra sarebbero state sproporzionate ed inappropriate”.
La Katusha è quindi salva per la seconda volta, a differenza della Androni-Sidermec, sospesa per 30 giorni per la doppia positività Apollonio-Taborre. La prima volta la Katusha fu salva dopo il rischio corso nella stagione 2014 per il rilascio della licenza, con ricorso vincente finale al TAS di Losanna.
Resta da vedere cosa succederà in seno al MPCC, di cui la Katusha fa parte, e che da regolamento porterebbe alla autosospensione della squadra per 8 giorni in caso di doppia positività in meno di 12 mesi.
Ma anche qui c’è un precedente, quello della Astana, che è stata poi espulsa dal movimento per un ciclismo credibile, con conseguenze nulle per i kazaki, ed un po’ meno nulle per la supposta credibilità.
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