La Movistar su Netflix

50

Netflix ha messo in linea venerdì scorso la prima stagione (6 episodi) della serie documentario “The Least Expected Day. Inside the Movistar Team 2019“.

Il film, girato in 8 mesi, mostra dall’interno la vita e le tensioni della squadra spagnola, in particolare gli attriti tra Nairo Quintana e Mikel Landa dopo la 14^ tappa (Tarbes-Tourmalet) dello scorso Tour de France, vinta da Thibaut Pinot, nella quale Quintana si è staccato mentre la sua squadra imponeva un ritmo elevatissimo in testa al gruppo. Velenose le parole di José-Luis Arrieta, direttore sportivo della Movistar: “In ogni caso non era un grande Nairo”. E soprattutto quelle del Team Manager Eusebio Unzué: “Non era più un vincente”.

Tutti i vari componenti della squadra, da Alejandro Valverde al responsabile PR Jacobo Diaz-Jare, si esprimono sui fatti, raccontando dall’interno le divisioni e tensioni che si percepivano anche dall’esterno.

Ovviamente non si tratta solo di litigi e divisioni, ma anche di momenti più lieti, come la vittoria al Giro d’Italia di Richard Carapaz.

Uno spaccato di ciclismo inedito, realizzato secondo i canoni dei nuovi mezzi di intrattenimento. Da vedere sicuramente in tempi di confinamento forzato.

 

Commenti

  1. lelepuntel:

    Un tempo era così, poi si sono accorti che gli italiani creavano mail a caso per continuare a vederlo gratis, e l’hanno tolto....
    No. Già da tempo attivano e disattivano i periodi di prova ovunque e variano anche le durate per fare dei test.
  2. Il Trattore:

    Domanda forse un po' provocatoria: ma perché il fatto che se uno (anche fosse il leader della corsa) cade o fora bisogna per forza aspettarlo?

    La corsa è corsa, e la sfiga fa parte dello sport. Come se in Formula 1 Hamilton fora e Verstappen e Leclerc accostano una ventina di secondi a bordo pista aspettando che lui faccia il pit stop. O come se in un Barcellona-Real Madrid (per evitare esempi con il calcio nostrano che magari qualcuno si offende :mrgreen: ) Messi si infortuna e allora Zidane toglie dal campo Benzema per ridurre il gap tecnico in campo. Sempre di sfiga parliamo eh...

    Ricordo che ormai una decina d'anni fa Contador non aspettò Schleck quando a questo saltò la catena in salita...
    Una volta in un video di GCN parlarono di questa cosa come una "regola non scritta". Io pure non ne capisco il motivo a questo punto non dovrebbero fare nemmeno i ventagli visto che sono "causati" da un fattore esterno come il vento e non dalla forza di uno o più ciclisti
Articolo precedente

L’economia del ciclismo professionistico

Articolo successivo

25 persone in cassa-integrazione alla Lotto-Soudal

Gli ultimi articoli in News