La nuova Wilier-Triestina Verticale SLR

88
Wilier-Triestina presenta Verticale SLR, una nuova bici da salita, che fa della leggerezza il proprio punto forte, nuova evoluzione della 0 SLR.
[Comunicato stampa] La leggerezza va governata.
Fare un telaio leggero è relativamente semplice, ma farne uno leggero con performance e qualità di guida di altissimo livello richiede un’eredità forte. Verticale SLR è il miglior esempio di quello che siamo stati, e di quello che meglio sappiamo fare: una bici da corsa che ha migliorato di quasi il 10% il peso di Wilier 0 SLR. Minor peso, maggiore reattività, performance migliori.
Verticale SLR è oggi il miglior biglietto da visita per Wilier, la nuova generazione dei migliori costruttori italiani di biciclette.
Quando parliamo di un telaio da salita, il primo aspetto che dobbiamo tenere in considerazione è la materia prima usata. L’uso di materiali compositi di altissima qualità è la base di partenza per portare alla luce un progetto votato completamente alla per formance di altissimo livello.
Non è solo il materiale a fare la differenza, ma sicuramente è il primo e importantissimo tassello su cui basare il resto della progettazione. Sappiamo che quando parliamo di materiale composito non ci riferiamo solo a una determinata combinazione di resina e rinforzo, ma ad una varietà di materiali, costituiti da diverse tipologie di fibre di carbonio.
Per la Verticale SLR, nello specifico, abbiamo impiegato 3 tipologie di fibre prodotte dalla Toray, multinazionale giapponese leader nella produzione di fibra di carbonio, in particolare T800, T1100 e M46JB.
Le prime due caratterizzate dall’elevatissima resistenza a rottura, mentre l’ultima ad alto modulo, per il conferimento al telaio di una elevata rigidezza torsionale. Le fibre di carbonio scelte vengono impregnate da speciali resine epossidiche e rese utilizzabili in rotoli di pre-impregnato o pre-preg, che vengono successivamente tagliati in più di 400 sagome con diversa tipologia di forma e di orientamento del rinforzo.
Grazie all’impiego di nuove tecnologie produttive, che permettono l’inserimento dei materiali preformati all’interno dello stampo in modo molto preciso ed accurato, il telaio viene “curato”, termine tecnico per indicare il processo di trasformazione che porta al consolidamento della resina, in modo ottimale per l’ottenimento della massime performance possibili.
Nello specifico, la grande novità che contraddistingue l’innovativo processo tecnologico della Verticale SLR è il nuovo sistema “ACTIVE MOULDING”, caratterizzato dall’impiego di speciali controstampi in polimeri espansi, che durante il processo di cura, si adattano ai materiali che si consolidano durante tale processo.
Nuovo sistema di fissaggio reggisella:
Abbiamo estremizzato il dispositivo di chiusura che non chiude più dall’alto ma diagonalmente. Questo sistema di serraggio ha permesso un alleggerimento di peso in quel punto del telaio rispetto alla 0 SLR.
Nuovo attacco deragliatore:
Altra grande introduzione fondamentale è l’attacco del deragliatore anteriore, che per Verticale SLR non è più rivettato al telaio e diventa riposizionabile. In questo modo siamo riusciti a diminuire il peso dell’attacco e ad avere due possibili configurazioni che permettono di montare in un caso guarniture compact 50-34 o 53-39 e nell’altro, guarniture maggiorate fino a 55 / 56 denti, come richiesto dai nostri Team World Tour.
Forcellino sagomato:
Per quanto riguarda il carro, abbiamo un nuovo forcellino posteriore, progettato con una speciale forma sagomata che ne impedisce la rotazione, garantendo così una maggiore affidabilità. La parte intercambiale è “a sbalzo”, il che permette di distanziare notevolmente la catena dai foderi ed evita eventuali punti di contatto tra la catena stessa ed il fodero. Il tutto è compatibile con i gruppi wireless e semiwireless.
Reggisella con luce o numero integrato:
Abbiamo ridisegnato il reggisella con due possibili arretramenti: 0° e -15°, entrambi muniti di due speciali fori per l’installazione di una luce posteriore o per montare i numeri gara.
Nuova geometria da corsa:
La prima grande differenza rispetto alla Wilier 0 SLR è stata la modifica del Reach: ci siamo concentrati su quello che interessa principalmente al corridore/ciclista, ovvero il posizionamento delle mani rispetto alla scatola movimento del telaio.
Il risultato di questo è una modifica delle geometrie del telaio e della piega manubrio. Lo stack della bici è rimasto sostanzialmente invariato, il reach invece è stato leggermente accorciato per la taglia XS e S, mentre per le taglie XL ed XXL è stato al lungato rispetto alle nostre geometrie classiche.
Per la piega manubrio ci siamo concentrati sulla posizione C0 e C1, quelle più prestazionali dell’atleta. La modifica principale è nel drop, nel reach e negli angoli di inclinazione della piega, in particolare quella dell’attacco manubrio rispetto al canotto forcella, che vanno da 7.5° a 10.5°. Un focus particolare è dedicato alla distanza tra il centro del movimento centrale e il centro di appoggio delle mani al manubrio, che in Wilier abbiamo battezzato con il nome di ACCUFIT.

Commenti

  1. Le geometrie mi piacciono.
    in generale un bel telaio. peccato per quelle linee grafiche nere sul monocolore; non aggiungono niente, anzi.
    e peccato per il manubrio dello stesso colore del telaio. a mio parere una oscenità
  2. L'aspettavo parecchio questa nuova Wilier, ma mi ha anche deluso parecchio, mi spiego:
    mi aspettavo una bici non da salita dura e pura (anche se il nome mi toglieva gia qualche speranza) ma con qualche attenzione aero (penso che è la prima presentazione di una bici in cui non si fa menzione di miglioramenti aero), una bici piu tuttofare insomma.
    Capitolo estetica: mi piace molto di piu la vecchia 0 SLR, a partire dal nome. Come giâ detto l'attacco dello stesso colore del telaio non mi gusta proprio: reggi e manubrio devono essere neri!!! e anche le strisce nere la fanno sembrare una bici da supermercato. E anche con i colori non si sono sprecati.
    Potevano chiudere dal lato destro i perni passanti come fatto da Pinarello e BMC, una sciocchezzuola ma ti cambia l'estetica e non lasciare a vista qualche foro delle viti (zona manubrio).
    Capitolo prezzo: scandaloso come al solito, il kit telaio aumentato di 800 euri rispetto alla 0 SRL.
    Capitolo peso: per me unica nota positiva (mi riferisco al solo telaio), la bici completa a 6.7 kg senza pedali non fa gridare sicuramente al miracolo.
    Non capisco come mai tengano ancora a listino la 0 SRL a prezzi da top di gamma anche se non lo è più. Tendenza adottata anche da altri marchi.
    Bho, alla fine si sono concentrati solo sul peso e basta. Personalmente non mi piace, anche se l'avevo adocchiata come nuova bici.
    A sto punto attendo e spero una nuova BMC teammachine SLR01.
Articolo precedente

I campioni nazionali 2024

Articolo successivo

L’UCI rafforza le misure antidoping per il Tour de France

Gli ultimi articoli in News