Per la quarta volta nella storia la Corsa Rosa prenderà il via dal Piemonte. Frazione inaugurale il 4 maggio con partenza da Venaria Reale e passaggio sul colle di Superga a 75 anni dalla tragedia del Grande Torino. Per l’occasione presentata una maglia celebrativa del Giro d’Italia dedicata agli “Invincibili” mentre all’interno del colletto della Maglia Rosa ci sarà scritto “Solo il fato li vinse” con dedica al Grande Torino. Seconda tappa con arrivo in salita a Oropa – che sarà anche la Montagna Pantani di questa edizione – 25 anni dopo la storica impresa del Pirata. Terza tappa per velocisti da Novara a Fossano. Il 7 maggio Acqui Terme ospiterà la partenza della quarta frazione.
Torino, 9 ottobre 2023 – E’ stata presentata a Torino presso il Grattacielo Piemonte la Grande Partenza del Giro d’Italia 2024 che prenderà il via sabato 4 maggio da Venaria Reale con arrivo nel capoluogo piemontese. La Regione Piemonte ospiterà le prime tre tappe – e la partenza della quarta frazione – della 107^ edizione che vedrà il gruppo affrontare diverse difficoltà altimetriche fin dalle prime battute.
Si parte con la Venaria Reale-Torino, riedizione light della “tappa di montagna in città” che nel 2022 vide trionfare Simon Yates. Lungo i 136 km del percorso ci saranno tre GPM con passaggio sul colle di Superga a 75 anni esatti dalla tragedia che vide l’aereo che trasportava il Grande Torino schiantarsi contro la collina che sovrasta il capoluogo piemontese. Il giorno successivo sarà già tempo di arrivo in salita con la San Francesco al Campo-Santuario di Oropa (Biella) che ricorderà l’impresa compiuta da Marco Pantani al Giro d’Italia 1999. Il finale, con l’ascesa di Nelva a precedere la scalata verso il Santuario, ricalca quello del GranPiemonte del 2019 vinto da Egan Bernal. La terza e ultima tappa piemontese sarà la Novara-Fossano, adatta ai velocisti ma con uno strappo finale che potrebbe tagliar fuori gli sprinter più puri. La carovana saluterà la Regione Piemonte il 7 maggio con la quarta frazione che partirà da Acqui Terme.
IL PERCORSO DELLE TAPPE PIEMONTESI
TAPPA 1: VENARIA REALE-TORINO, 136 KM
Tappa mossa con finale impegnativo che farà uscire allo scoperto fin dall’inizio i capitani. Avvicinamento contornando Torino da nord. Si entra quindi in un ampio circuito scalando la salita del Pilonetto sulla collina di Superga raggiungendo Moncalieri e il lungo Po dove è posto l’arrivo. Il Circuito di circa 28 km affronta la salita dell’Eremo che prosegue al Colle Maddalena dal versante di Corso Casale per scendere nuovamente su Moncalieri e raggiungere l’arrivo.
TAPPA 2: SAN FRANCESCO AL CAMPO-SANTUARIO DI OROPA (BIELLA), 150 KM
Tappa mossa con arrivo in salita. Si attraversa il Canavese e il Biellese fin a raggiungere Valdengo dove iniziano le ondulazioni più marcate con due salite da superare: l’Oasi Zegna e Nelva. Si scende quindi in Valle Cervo a Andorno Micca e attraversata Biella si affrontano i 13 km fino al Santuario teatro dell’impresa di Marco Pantani nel 1999.
TAPPA 3: NOVARA-FOSSANO, 165 KM
Tappa adatta ai velocisti che però dovranno conquistarsi la volata. Si attraversa la zona del riso di Novara e Vercelli per poi superare le ondulazioni del Monferrato dopo Casale. Pochissimi gli strappi come Lu e Cherasco, fino alla rampa finale che porta all’arrivo.
STATISTICHE
- La Regione Piemonte ospiterà la Grande Partenza del Giro d’Italia per la quarta volta. I precedenti sono: 1961, in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia il via fu a Torino con una tappa denominata “Trittico Tricolore” che comprendeva 3 circuiti (Bianco, Rosso e Verde). Il vincitore di tappa fu Miguel Poblet. 2011, si festeggiano i 150 anni dell’Unità d’Italia, la partenza è con la Venaria Reale-Torino, cronosquadre vinta dalla HTC-Highroad e maglia Rosa a Marco Pinotti. 2021, partenza con una cronometro individuale a Torino, vinta da Filippo Ganna.
- Sono 8 gli atleti nati in Piemonte ad aver vinto il Giro d’Italia:
Fausto Coppi (Castellania), 22 tappe, 5 Giri d’Italia (1940, 1947, 1949, 1952, 1953)
Costante Girardengo (Novi Ligure), 30 tappe ed i Giri 1919 e 1923;
Beppe Saronni (Novara), 24 tappe ed i Giri 1979 e 1983;
Giovanni Valetti (Vinovo), 7 tappe ed i Giri 1938 e 1939;
Giovanni Brunero (San Maurizio Canavese), 6 tappe ed i Giri 1921, 1922, 1926;
Francesco Camusso (Burdini di Cumiana), 2 tappe ed il Giro 1931;
Luigi Marchisio (Castelnuovo Don Bosco), 2 tappe ed il Giro 1930;
Franco Balmamion (Nole Canavese), vincitore dei Giri 1962 e 1963: non vinse nemmeno una tappa al Giro.
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