San Benedetto del Tronto, 14 Marzo 2017 – Nairo Quintana ha conquistato la sua seconda Tirreno-Adriatico NamedSport. Al termine dell’ultima tappa il colombiano della Movistar Team ha conservato un vantaggio di 25” sul vincitore di giornata e secondo sul podio finale, Rohan Dennis (BMC Racing Team). L’australiano ha percorso i 10,050 metri sul lungomare di San Benedetto del Tronto in 11’18”, impiegando tre secondi in meno di Jos van Emden (Team Lotto NL – Jumbo) e del connazionale Michael Hepburn (Orica – Scott).
CLASSIFICA GENERALE
1 – Nairo Quintana (Movistar Team)
2 – Rohan Dennis (BMC Racing Team) a 25”
3 – Thibaut Pinot (FDJ) a 36″
RISULTATO DI TAPPA
1 – Rohan Dennis (BMC Racing Team) 10,050m in 11’18, media 53.097km/h
2 – Jos Van Emden (Team Lotto NL – Jumbo) a 3”
3 – Michael Hepburn (Orica – Scott) a 3″
MAGLIE
CONFERENZA STAMPA
Il vincitore della 52^ Tirreno Adriatico NamedSport, Nairo Quintana (Movistar Team) ha dichiarato: “Quando ho vinto la mia prima Tirreno-Adriatico ero più giovane e ho dovuto affrontare rivali più esperti di me. Adesso sono più forte, più intelligente e ho una squadra migliore. Ho vinto più con la testa che con le gambe. Mi aspettavo di finire questa settimana con una forma migliore di quella che avevo all’inizio, così è stato e per questo sono felice, oltre che per aver vinto la mia seconda Tirreno-Adriatico. Adesso continuerò la mia preparazione in vista dei miei obiettivi di quest’anno – il Giro d’Italia e il Tour de France. La vittoria alla Tirreno-Adriatico mi da maggiore fiducia. Questa è una gara che mi piace molto. È impossibile stabilire adesso una gerarchia dei favoriti per il Giro. Alcuni corridori sono stati in ombra questa settimana, ma sicuramente saranno pronti a brillante a maggio. Il livello sarà molto alto quindi dovrò essere al 100% per vincere. “
Rohan Dennis (BMC Racing Team), vincitore dell’ultima tappa ha dichiarato: “Questa è una vittoria importante per me. Ero sul pullman quando Jos van Emden ha fatto registrare il miglior tempo. Sapevo sin dall’Eneco Tour dell’anno scorso che il suo sarebbe stato un tempo di riferimento. Lui è molto forte in questa specialità. È sempre una minaccia. Dalla mia prestazione sul Terminillo ho capito che devo perdere ancora due o tre chili per ridurre il ritardo che mi separa dagli scalatori. Probabilmente non lo farò entro il Giro d’Italia. Cerco di fare un passo alla volta, mi sono dato quattro anni per provare a vincere un grande giro.”
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