La violenta grandinata al Dauphiné

44

Le immagini sono diventate subito virali: nella tappa di ieri del Criterium du Dauphiné si è abbattuta una violenta grandinata subito dopo che Primož Roglič (Jumbo-Visma) aveva tagliato il traguardo e molti corridori stavano ancora scalando il Col de Porte.

Un compagno di squadra di Roglič, Tony Martin, ha dovuto cercare riparo sotto un albero assieme ad alcuni spettatori

Altri corridori che hanno voluto proseguire sotto il diluvio ne hanno pagato le conseguenze, come mostrano qui Tim Declerq (Deceuninck-QuickStep) e Maxxime Chevalier (B&B Hotels – Vital Concept)

foto: twitter

Un evento piuttosto raro al Dauphiné, ma ovviamente non un caso isolato, basti ricordare il Dauphiné Libéré del 1953 (che si correva a giugno però)

Commenti

  1. Ipercool:

    Ancora peggio, io esco (uscivo...) anche con la neve, quando ho tempo mi cambio ed esco, prima non guardo neanche fuori.
    Infatti ne ho presa tanta, ma forte non sono diventato lo stesso, vabbè.

    Se sei una sega di base e se in più hai anche una camionata di anni puoi solo cercare di divertirti, ma che se grandina la becchi devi fartene una ragione. :mrgreen:
    Allora hai sbagliato sport. Potevi fare il calciatore. :))):
  2. Presente alla Sporful 2019.
    Si passò dai 36° gradi del Manghen ai 10° con diluvio e grandine del Rolle. Pioggia all'inizio del Rolle, poi man mano che si saliva aumentava la consistenza fino ad arrivare alla grandinata. Niente mantellina, solo estivo. Principio di ipotermia alle braccia, tremore allucinante, che nemmeno riuscivo a parlare e telefoni inutilizzabile dopo tutta quel acqua. Un ora per riprendersi e ritornare in sella.
    Però la soddisfazione di tagliare il traguardo dopo tutto ciò è stata inappagabile. Viva il ciclismo eroico, tanto di acqua ne prenderemo ancora tanta!
  3. Forza spal 73:

    Si può considerare Froome il Cr7 del ciclismo o viceversa. Quando conquistò la maglia rosa al giro di due anni fa, con una azione epica e strepitosa che non si vedeva da anni, paragonabile alla tripletta di Ronaldo che citavo, secondo Voi si poteva permettere di festeggiare in disco fino all'alba? Se non ricordo male il giorno dopo aveva una tappa alpina con qualche migliaio di mt di dislivello. Uno ha un ingaggio lordo di 60 milioni di euro, l'altro, credo 5 o giù di li'. Se queste non sono differenze criticabili e che non necessitino di essere discusse, vuol dire che sono fuori dal mondo.
    P. S. Il forza Spal e'volutamente provocatorio.
    Se ne fai una questione di soldi, ci sono sport massacranti pagati molto meno del ciclismo. Sport in cui chi vince l'oro alle olimpiadi ha bisogno di un altro lavoro per arrivare a fine mese.
    Se ragioniamo così, c'è sempre uno sport più duro e pagato meno

    Io non sono fan di CR7 e tantomeno della Juve, ma lui è sicuramente un esempio di professionismo applicato allo sport.
    Altro esempio Javier Zanetti, che si narra abbandonò il suo ricevimento nuziale per un paio d'ore per allenarsi.
    Per un Balotelli e un Cassano ci sono decine di atleti professionali nel calcio. Però chiaramente sono ignorati dai media (uno che passa il giorno libero giocando in giardino con i figli non ha di certo i paparazzi alle calcagna)
Articolo precedente

Annullati i mondiali di Aigle-Martigny

Articolo successivo

Jakob Fuglsang vince il 114^ Il Lombardia

Gli ultimi articoli in Magazine