Da notare quella della WADA, l’agenzia mondiale antidoping, che si è detta sfavorevole. Il presidente della WADA Craig Reedie ha dichiarato che gli atleti devono essere sanzionati secondo le regole sviluppate in molti anni dalla WADA e non perseguiti secondo leggi penali. In particolare dal 1° Gennaio 2015 la WADA introdurrà il nuovo codice antidoping che prevede una squalifica di 4 anni per la prima positività in luogo degli attuali 2.
Reedie ha dichiarato che “venire messi in prigione per aver barato non è qualcosa che ci rassicura, e crediamo che non debba avvenire“.
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