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L’acciaio torna al Tour

[Comunicato stampa]

Che cosa hanno in comune Eddy Merckx e Oliver Naesen? 

Entrambi avranno completato la ventunesima tappa del Tour de France in sella a una Eddy Merckx in acciaio. No, non è uno scherzo. Proprio come Eddy Merckx, anche Naesen prenderà parte alla gara con una Eddy Merckx in acciaio. 

Oliver correrà quindi con una classica bici in acciaio? No, niente affatto. L’acciaio di alta qualità ha fatto enormi progressi, e il materiale utilizzato da Naesen in questa tappa non ha quasi nulla a che fare con l’acciaio degli anni ’90. 

 La tappa coinciderà con il lancio ufficiale del progetto MyCorsa di Eddy Merckx: biciclette di alta gamma che faranno innamorare dell’acciaio tutti i ciclisti. L’unicità è alla base del progetto MyCorsa, ed è il motivo per cui viene utilizzato l’acciaio Columbus di alta qualità,che può essere personalizzato tanto nelle geometrie quanto nel colore. 

 Oliver Naesen, della AG2R LA Mondiale, ha corso durante l’intera stagione con la Stockeu69 Eddy Merckx, che però è un modello in fibra di carbonio. Per la tappa finale di questo Tour de France, lascerà la sua Stockeu69 in cambio di una Corsa Road Rim Eddy Merckx. 

MyCorsa, per i veri amanti dell’acciaio 

Con il progetto MyCorsa e le biciclette ReadyMade, Eddy Merckx aggiungerà alla sua collezione una gamma completa di esemplari in acciaio. 

L’acciaio moderno ha fatto molta strada dagli anni ’90. L’acciaio inox vanta una rigidità impressionante, mentre il peso dei tubi realizzati in Columbus Spirit HSS è estremamente competitivo.  

La bici con cui Oliver correrà è allestita con: 

Pedali Look Keo Blade Carbon 

Catena KMC 

Gruppo meccanico Shimano Dura Ace 

Manubrio e attacco DEDA SuperZero 

Reggisella DEDA Zero100 

Sellino Fizik Antares R1 

Ruote Mavic Cosmic Pro Carbon 

Gomme Vredestein Fortezza Senso T 

Guarnitura Rotor 2inPower 

 

Le Corsa Eddy Merckx sono realizzate con una combinazione di acciaio inox Columbus Xcr e acciaio leggero di alta qualità Spirit HSS. Il design presenta due evidenti omaggi alla bici con cui Eddy vinse il Tour nel 1969. 

Eddy si era recato alla scuola di Johan in cerca di saldatori. Entrò nella sua classe e domandò: “C’è qualcuno che vuole lavorare per me?” Johan non poté credere alle proprie orecchie. Alzò la mano e, prima di rendersene conto, si ritrovò da De Rosa, in Italia, poi da Litespeed, negli Stati Uniti, per apprendere e perfezionare l’arte di saldare biciclette top di gamma.  

Questo accadeva 39 anni fa. La storia è diventata leggenda, proprio come l’abilità artigiana di Johan.  

 

 

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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