L’allenamento di Richard Carapaz prende quota

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Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) si sta allenando sulle strade di casa, in Ecuador, suscitando non poca invidia, per i panorami e luoghi attraversati, a noi poveri europei incastrati tra zone a colori cangianti e temperature invernali.

Oltre ai panorami, fanno impressione le altitudini a cui si allena il vincitore 27enne del Giro d’Italia 2019. In effetti già solo la capitale Quito si trova a 2763mt sul livello del mare, ma le più recenti sortite del campione Ecuadoriano hanno toccato i 4800mt sul livello del mare, sulle pendici del vulcano Cotopaxi (5897mt).

Exploit nell’exploit che interesserà i soliti noti è il fatto che Carapaz sia salito, e presumibilmente sceso, per una strada non asfaltata, con Lightweight e freni Rim!

E come ogni entusiasta di ciclismo il buon Richard sembra intenzionato a cercare nuove sfide: salire sulla più alta montagna (vulcano per la precisione) del suo paese, il Chimborazo (6263mt).

 

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Commenti

  1. luigi_g:

    Siamo decisamente OT, lo so, colpa mia. Ma ti sbagli, le vedo eccome, anche per vivere e aver vissuto in diversi Paesi da oltre 20 anni. Media italiani, inglesi, americani, tedeschi, olandesi, svizzeri etc. In lingua italiana, inglese, tedesca (e russa per il pochissimo che conosco la lingua). E non solo tv, ma giornali e periodici. In generale, i media anglo-americani sono pura propaganda al servizio dei propri governi o apparati dirigenti (e.g. CNN/BBC/NYT/DerSpiegel etc etc). D'altra parta, al netto di tutta la penosa propaganda russofoba "occidentale", trovo che i media russi (come RT/Tass/Sputnik) siano generalmente piu' obiettivi e affidabili delle controparti occidentali. Chiuso OT
    No, penso che abbiamo punti di vista molto diversi. Se ti in America ti abboni a NYT o Fox per dire, paghi per avere un servizio che e' anche un punto di vista. Non e' che NYT ti stia dicendo che e' un servizio pubblico di informazione, e' un servizio privato di proprieta' di una famiglia con un business abbastanza importante nei media, che propone un certo punto di vista e con contenuti comunque di altissima qualita' -ma non imparziali. L'informazione russa -quel che ne rimane- e' pubblica, di livello assolutamente indecente nei contenuti, e completamente scollegata dalla verita'.

    In America, ho vissuto un anno buono a Manhattan e conosco un po' Washington e Boston. Per strada ti danno opuscoli politici e di informazione, foglietti con pubblicita' di siti internet, c'e' una pluralita' di informazione molto ampia. Certo ognuno dice quel che vuole piu' o meno, non e' che puoi credere a tutto. Ma santa pace, il mio primo impatto con la TV russa e' stato un programma d'inchiesta che sosteneva che l'aereo della Malaysia Airlines scomparso (abbattuto) sopra i cieli dell'Ucraina in Luglio 2014 magari fosse lo stesso misteriosamente scomparso a marzo sul mar Cinese. Quasi tutti i giornalisti russi degni di questo nome sono stati scavalcati da altri piu' agganciati, o costretti a cambiar lavoro o paese -in altri casi pure peggio. Quelli rimasti non si occupano di niente e non sanno neache farlo un servizio -per quel poco che vedo. Roba che quel crocchio di raccomandati della RAI sembrano dei giganti a confronto.

    Poi si, in Europa c'e' un po' di russofobia da quasi due secoli, ma al momento non mi pare che la Russia sia al centro dei pensieri o della vita quotidiana di europei e americani. E "al momento" vuol dire dalla seconda meta' degli anni '80.
  2. martin_galante:

    No, penso che abbiamo punti di vista molto diversi. Se ti in America ti abboni a NYT o Fox per dire, paghi per avere un servizio che e' anche un punto di vista. Non e' che NYT ti stia dicendo che e' un servizio pubblico di informazione, e' un servizio privato di proprieta' di una famiglia con un business abbastanza importante nei media, che propone un certo punto di vista e con contenuti comunque di altissima qualita' -ma non imparziali. L'informazione russa -quel che ne rimane- e' pubblica, di livello assolutamente indecente nei contenuti, e completamente scollegata dalla verita'.

    In America, ho vissuto un anno buono a Manhattan e conosco un po' Washington e Boston. Per strada ti danno opuscoli politici e di informazione, foglietti con pubblicita' di siti internet, c'e' una pluralita' di informazione molto ampia. Certo ognuno dice quel che vuole piu' o meno, non e' che puoi credere a tutto. Ma santa pace, il mio primo impatto con la TV russa e' stato un programma d'inchiesta che sosteneva che l'aereo della Malaysia Airlines scomparso (abbattuto) sopra i cieli dell'Ucraina in Luglio 2014 magari fosse lo stesso misteriosamente scomparso a marzo sul mar Cinese. Quasi tutti i giornalisti russi degni di questo nome sono stati scavalcati da altri piu' agganciati, o costretti a cambiar lavoro o paese -in altri casi pure peggio. Quelli rimasti non si occupano di niente e non sanno neache farlo un servizio -per quel poco che vedo. Roba che quel crocchio di raccomandati della RAI sembrano dei giganti a confronto.

    Poi si, in Europa c'e' un po' di russofobia da quasi due secoli, ma al momento non mi pare che la Russia sia al centro dei pensieri o della vita quotidiana di europei e americani. E "al momento" vuol dire dalla seconda meta' degli anni '80.
    Si', abbiamo punti di vista completamente diversi. In USA non c'è alcuna pluralità di informazione. Zero. C'è il pensiero unico istituzionalizzato. E la qualità del giornaliso è infima. Pura propaganda. Non solo, intellettuali e giornalisti dotati e di qualità con visione non mainstream vengono completamente marginalizzati e ridicolizzati (A. Matè il primo che mi viene in mente). Ma non è che lo dica io. Basta che sfogli i testi di due tra i maggiori intellettuali americani del dopoguerra (N.Chomsky e S.Cohen), giusto per buttare li' 2 nomi, e descrivono il fenomeno della propaganda mainstream americana (CNN/NYT/WoPo etc etc etc) nei minimi dettagli, con origine, storia, sviluppo, background.

    E non serve esserci vissuti. Anzi finche ci vivi non te ne accorgi. Ho vissuto tra NY e Philadelphia e non te ne rendi conto, ti pare che quello che ti dicano sia la verità e non la porcheria che in realtà è.

    Dai chiudiamo qui l'OT
  3. tanta roba! bel corridore Carapaz, sicuramente non è un fuoriclasse, ma un professionista serio, costante ed affidabile.
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