In un’intervista ad un sito kazako, Alexandre Vinokourov, team manager di Astana, ha dichiarato che la squadra kazaka ha deciso di chiedere un risarcimento a Fabio Aru per il fatto che il corridore italiano ha firmato per tre anni con la UAE. In scadenza di contratto il sardo avrebbe ignorato una clausola dello stesso che lo avrebbe costretto a restare o, in caso contrario, a versare un’indennizzo. In particolare Vinokourov rimprovera ad Aru di averlo informato troppo tardi:
“Avrebbe dovuto dircelo subito dopo il Tour de France. Avremmo potuto utilizzare il nostro budget per mettere sotto contratto un altro corridore, come Uran…lo abbiamo saputo (della partenza di Aru -ndr-) solo due settimane fa, ed era troppo tardi per ingaggiare chiunque. Tutti i corridori sono legati alla loro squadra….”
A quanto pare il contratto di Aru prevedeva una clausola di prolungamento attivabile in funzione di alcune condizioni. In particolare il corridore avrebbe dovuto prolungare se Astana avesse fatto un’offerta pari a quella di un’altra squadra.
La cosa appare comunque poco chiara, perché lo stesso Vinokourov aveva annunciato dopo il Tour che per il prossimo anno i capitani della squadra nei grandi giri sarebbero stati Jakob Fuglsang e Miguel Angel Lopez, già in Astana.
In Vino Veritas?
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