Alla fine le lacrime sono arrivate.
Oprah Winfrey ha lanciato un tweet dopo aver registrato l’intervista tanto attesa in cui dice che è durata 2h30′ e che Lance è arrivato “PRONTO”.
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Cosa su cui nessuno poteva avere dei dubbi vista la meticolosità con cui LA ha preparato ogni evento importante della sua vita.
Prima di registrare l’intervista Lance è passato alla sede di Livestrong per scusarsi con lo staff della fondazione per lo stress che il suo scandalo ha portato nei confronti della stessa. Senza però fare ammissioni di doping o altro.
Durante l’intervista LA ha ammesso di aver fatto uso di doping, anche se ha negato veementemente di essere stato a capo di un sistema di doping organizzato, ma di aver fatto solo quello che facevano i suoi compagni.
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A questo punto resta il prossimo passo, ovvero LA starebbe pensando di testimoniare contro personaggi influenti del sistema ciclistico per farsi mitigare la pena, come da accordi (pare) presi con Travis Tygart dell’USADA. I bersagli sono facili da indovinare: Pat McQuaid ed Hein Verbruggen dell’UCI, ma anche Jacques Rogge del CIO e Thom Weisel, il potente banchiere proprietario di maggioranza dei vari team in cui ha militato Lance.
Questo nell’obiettivo di limitare i danni nella causa con lo US Postal Service.
I fronti in cui Lance è impegnato giuridicamente sono molti e non è facile capire quali saranno le sue mosse per uscirne in qualche modo.
Cosa confermata anche dalla dichiarazione di David Howman, direttore generale della WADA, che ha dichiarato: “Quest uomo è un enigma e nessuno sa veramente cosa farà e cosa dirà. Penso che abbia i propri demoni con cui fare i conti, ma niente puo’ essere fatto riguardo la sua squalifica a vita dato che niente ha fatto per aiutarci”.
La saga continua.