Mancano ormai pochi giorni al Grand Départ del Tour de France 2023, la corsa più importante dell’anno. Archiviati i vari campionati nazionali su strada e cronometro quasi tutte le squadre partecipanti hanno rivelato le loro formazioni. Ripercorriamole velocemente per capire le possibilità di ognuna.
AG2R Citroën
Stan Dewulf (Belgio 25 anni), Clément Berthet (Francia, 25 anni), Felix Gall (Austria, 25 anni), Aurélien Paret-Peintre (Francia, 27 anni), Ben O’Connor (Australia, 27 anni), Benoît Cosnefroy (Francia, 27 anni), Oliver Naesen (Belgio, 32 anni), Nans Peters (Francia, 29 anni).
Il capitano è sempre Ben O’Connor, 4° al Tour 2021 con anche una vittoria di tappa. L’anno scorso l’australiano è stato abbastanza sfortunato, ma quest’anno può puntare anche al podio avendo mostrato buona forma fin qui in stagione. La squadra a supporto è di ottimo livello e può puntare anche a vittorie di tappa con Benoît Cosnefroy e Aurélien Paret-Peintre, anche se il primo sta vivendo una stagione sin qui opaca. Negata la passerella finale a van Avermaet, obiettivamente ormai scarico però.
Arkéa-Samsic
Luca Mozzato (Italia, 25 anni), Warren Barguil (Francia, 31 anni), Jenthe Biermans (Belgio, 27 anni), Simon Guglielmi (Francia, 25 anni), Anthony Delaplace (Francia, 33 anni), Clément Champoussin (Francia, 25 anni), Matis Louvel (Francia, 23 anni), Laurent Pichon (Franica, 36 anni).
Da quando la squadra bretone è orfana di Quintana le possibilità di vittorie di tappa si sono ridotte, cosi come quelle di fare classifica. Il compito risiede ora sulle spalle di Warren Barguil, il quale può puntare a qualche tappa e probabilmente attaccherà anche la maglia a pois, che vinse nel 2017 con anche due tappe, e che resta il suo anno magico. Anche Champoussin potrebbe infilarsi in qualche fuga buona.
Alpecin-Deceuninck
Silvan Dillier (Svizzera, 32 anni), Michael Gogl (Austria, 29 anni), Quinten Hermans (Belgio, 27 anni), Soren Kragh Andersen (Danimarca, 28 anni), Jasper Philipsen (Belgio, 25 anni), Jonas Rickaert (Belgio, 29 anni), Ramon Sinkeldam (Paesi bassi, 34 anni), Mathieu van der Poel (Paesi Bassi, 28 anni).
La squadra belga è solidissima e punta chiaramente a fare incetta di sprint con Philipsen, quest’anno accompagnato da un treno di grande livello. Svariate anche le possibilità di vittorie di tappa con fughe o sprint ristretti. MvdP la star su cui riposano sicuramente grandi speranze.
Astana Qazaqstan
Cees Bol (Paesi bassi, 27 anni), Mark Cavendish (UK, 38 anni), David De La Cruz (Spagna, 34 anni), Yevgeniy Federov (Kazakistan, 23 anni), Alexey Lutsenko (Kazakistan, 30 anni), Gianni Moscon (Italia, 29 anni), Luis Leon Sanchez (Spagna, 39 anni), Harold Tejada (Colombia, 26 anni)
La squadra kazaka è uscita bene dai campionati nazionali, ma ha vari corridori che devono ritrovarsi assolutamente. A parte il giro di Sicilia di Lutsenko ed una tappa al Giro di Cavendish i risultati latitano da tempo. La squadra è chiaramente divisa tra un mini-treno per Cavendsh per il suo attacco al record di tappe vinte al Tour, e Lutsenko, che potrà contare su un paio di gregari, ma una Top10 almeno è sicuramente nelle sue possibilità. Ci sono anche delle opzioni per vittoria di tappa se Federov finalmente si sbloccherà, idem Moscon se si ritrova.
Bahrain Victorious
Mikel Landa (Spagna, 33 anni), Pello Bilbao (Spagna, 33 anni), Phil Bauhaus (Germania, 28 anni), Nikias Arndt (Germania, 31 anni), Fred Wright (UK, 24 anni), Matej Mohoric (Slovenia, 28 anni), Jack Haig (Australia, 29 anni), Wout Poels (Paesi Bassi, 35 anni).
La Bahrain si presenta con una formazione solidissima, stretta attorno a Mikel Landa, che correrà le prime tre tappe in casa propria, quindi con extra motivazione a fare bene. Bilbao ed Haig sono tra i migliori gregari in salita che il basco può avere. Wright e Mohoric a caccia di tappe.
Bora-Hansgrohe
Patrick Konrad (Austria, 31 anni), Marco Haller (Austria, 32 anni), Jai Hindley (Austria, 27 anni), Emanuel Buchmann (Germania, 30 anni), Danny Van Poppel (Paesi Bassi, 29 anni), Jordi Meeus (Belgio, 25 anni), Bob Jungels (Lussemburgo, 30 anni), Nils Politt (Germania, 29 anni).
La squadra tedesca si presenta con la scommessa Hindley, al suo primo Tour. Vedremo se pagherà. La Bora comunque può contare su varie opzioni per vittorie di tappa, sia in pianura con Politt, che in montagna con Jungels e Buchmann che allo sprint con van Poppel.
Cofidis
Guillaume Martin (Francia, 30 anni), Ion Izagirre (Spagna, 34 anni), Alexis Renard (Francia, 24 anni), Bryan Coquard (Frncia, 31 anni), Axel Zingle (Francia, 24 anni), Anthony Perez (Francia, 32 anni), Victor Lafay (Francia, 27 anni), Simon Geschke (Germania, 37 anni).
Difficile prevedere grandi successi per la squadra francese, che punterà a fare classifica con Martin e sperare negli sprint di Coquard. Izagirre l’uomo che potrebbe puntare a qualche tappa, in assenza di Herrada, lasciato a casa.
DSM-Firmenich
Romain Bardet (Francia, 32 anni), Andreas Leknessund (Norvegia, 24 anni), Nils Eekhoff (Paesi Bassi, 25 anni), John Degenkolb (Germania, 34 anni), Alex Edmonson (Australia, 29 anni), Sam Welsford (Australia, 27 anni), Chris Hamilton (Australia, 28 anni), Kevin Vermaerke (USA, 22 anni).
Altra squadra divisa a metà quella olandese, con l’esperto Bardet supportato da giovani di talento ed un manipolo votato agli sprint molto competitivo, con Eekhoff e Welsford intercambiabili come sprinter.
EF Education-EasyPost
Andrey Amador (Costa Rica, 36 anni), Alberto Bettiol (Italia, 29 anni), Richard Carapaz (Equador, 30 anni), Esteban Chaves (Colombia, 33 anni), Magnus Cort (Danimarca, 30 anni), Neilson Powless (USA, 26 anni), James Shaw (UK, 27 anni), Rigoberto Uran (Colombia, 36 anni).
Squadra tutta esperienza in montagna, con Carapaz che comunque può far bene in classifica se si ritrova. Per il resto le possibilità di vittorie di tappa sono ottime con il solito Cort, ma anche Powless e Bettiol, in particolare nelle prime tappe per l’americano.
Groupama-FDJ
David Gaudu (Francia, 26 anni), Thibaut Pinot (Francia, 33 anni), Valentin Madouas (Francia 26 anni), Stefan Küng (Svizezra, 29 anni), Kevin Geniets (Francia, 26 anni), Olivier Le Gac (Francia, 29 anni), Quentin Pacher (Francia, 31 anni) e Lars Van den Berg (Paesi Bassi, 24 anni).
Nella squadra francese quest’anno nessun dubbio od incertezza: tutti per Gaudu, che punterà al podio. Pinot alla passerella finale di carriera che vorrà coronare con una tappa. Mal che vada potrebbero tentare qualcosa con Madouas in grande forma. L’unica cronometro sembra troppo dura per Küng.
Ineos Grenadiers
Egan Bernal (Colombia, 26 anni), Jonathan Castroviejo (Spagna, 36 anni), Omar Fraile (Spagna, 32 anni), Michal Kwiatkoswki (Polonia, 33 anni), Daniel Martinez (Colombia, 27 anni), Tom Pidcock (UK, 23 anni), Carlos Rodriguez (Spagna, 22 anni), Ben Turner (UK, 24 anni)
Per la prima volta in eoni la squadra britannica non si presenta con IL capitano ed il treno da salita. Hanno scelto un mix di esperienza e gioventù e di giocarsi la carta Bernal, che ormai dovrà provare, anche a se stesso, di aver recuperato totalmente o meno dal catastrofico infortunio. La strategia pare essere quella di orientare la squadra a suo supporto o meno in base a come andrà.
Intermarché-Circus-Wanty
Lilian Calmejane (Francia, 30 anni), Georg Zimmermann (Germania, 25 anni), Rui Costa (Portogallo, 36 anni, Dion Smith (Nuova Zelanda, 30 anni), Mike Teunissen (Paesi Bassi, 30 anni), Adrien Petit (Francia, 32 anni), Louis Meintjes (SudAfrica, 31 anni), Biniam Girmay (Eritrea, 23 anni).
La squadra belga possiamo immaginarci che sarà super-attiva nelle fughe, cercando il successo di tappa con Rui Costa e Girmay possibilmente in sprint ristretti. Meintjes si arrangerà a fare classifica da solo, ma ci è abituato.
Israël-Premier Tech
Simon Clarke (Australia, 36 anni), Hugo Houle (Canada, 32 anni), Guillaume Boivin (Canada, 34 anni), Krists Neilands (Lettonia, 28 anni), Corbin Strong (Nuova Zelanda, 23 anni), Dylan Teuns (Belgio, 31 anni), Nick Schultz (Australia, 28 anni), Michaël Woods (Canada, 36 anni).
La formazione israeliana ha chiuso il ciclo dei grandi senatori, lasciando a casa Froome e Fuglsang, e la cosa fin qui in stagione ha pagato, con bei risultati. Si affida a cacciatori di tappe come gli esperti Clarke, Teuns e Woods (in ottima forma in questa stagione), il trio canadese, ma anche con Schultz ed il giovane Strong.
Jayco AlUla
Simon Yates (UK, 30 anni), Dylan Groenewegen (Paesi Bassi, 30 anni), Luka Mezgec (Slovenia, 35 anni), Elmar Reinders (Paesi Bassi, 31 anni), Christopher Juul-Jensen (Danimarca, 33 anni), Chris Harper (Australia, 28 anni), Luc Durbridge (Australia, 32 anni), Lawson Craddock (USA, 31 anni).
Il copione pare scontato: grande supporto a Groenewegen per gli sprint e Yates all’arrembaggio quasi solitario di tappe e classifica.
Jumbo-Visma
Tiesj Benoot (Belgio, 29 anni), Wilco Kelderman (Paesi Bassi, 32 anni), Sepp Kuss (USA, 28 anni), Christophe Laporte (Francia, 30 anni), Wout Van Aert (Belgio, 28 anni), Dylan Van Baarle (Paesi Bassi, 31 anni), Nathan Van Hooydonck (Belgio, 27 anni), Jonas Vingegaard (Danimarca, 26 anni).
I campioni in carica devono solo confermarsi, cosa non facile, ma restano comunque i favoriti. Vingegaard ha fatto un avvio di stagione autorevole e sembra aver acquisito sicurezza. Il resto della squadra è di livello assoluto. Kuss e Keldermann dovrebbero bastare a proteggere il danese in salita, e comunque Benoot, van Baarle e van Aert sanno come tenere alto il ritmo anche in quel frangente, oltre che saper approfittare dell’occasione se dovesse capitare. Incognita van Aert per via della nascita del figlio prevista proprio durante il Tour.
Lidl-Trek
Giulio Ciccone (Italia, 28 anni), Tony Gallopin (Francia, 35 anni), Alex Kirsch (Lussemburgo, 31 anni), Juan Pedro Lopez (Spagna, 26 anni), Mads Pedersen (Danimarca, 27 anni), Quinn Simmons (USA, 22 anni), Mattias Skjelmose (DAN, 22 anni), Jasper Stuyven (BEL, 31 anni).
Per come sta andando quest’anno la squadra americana si presenta come probabile protagonista. Ha trovato in Skjelmose un capitano che può puntare alla classifica, supportato da gente in forma come il neo-maritato Ciccone, Lopez e Simmons. La premiata coppia Pedersen-Stuyvens può portare altre soddisfazioni.
Lotto Dstny
Caleb Ewan (Australia, 28 anni), Maxim Van Gils (Belgio, 23 anni), Florian Vermeersch (Belgio, 24 anni), Jacopo Guarnieri (Italia, 35 anni), Frédérik Frison (Belgio, 30 anni), Pascal Eenkhoorn (Paesi Bassi, 26 anni), Jasper De Buyst (Belgio, 29 anni), Victor Campenaerts (Belgio, 31 anni).
La squadra belga dovrebbe essere quella da battere negli sprint, non solo perché ha il proiettile Ewan, ma perché quest’anno a condurlo nel finale ha un eccellente treno, con anche la vecchia volpe Guanieri a farlo districare nel traffico e (si spera) evitargli le solite cadute che lo limitano. Occhi puntati anche su Van Gils, giovane di grande talento.
Movistar Team
Alex Aranburu (Spagna, 27 anni), Ruben Guerreiro (Portogallo, 28 anni), Gorka Izagirre (Spagna, 35 anni), Matteo Jorgenson (USA, 23 anni), Enric Mas (Spagna, 28 anni), Gregor Mühlberger (Austria, 29 anni), Nelson Oliveira (Portogallo, 34 anni), Antonio Pedrero (Spagna, 31 anni)
La squadra spagnola finalmente si presenta con una formazione equilibrata, senza strani tridenti e bi-zone, e sgravata dal peso dei senatori-DS, lasciando finalmente Mas tranquillo e ben supportato. Perché tutto il cast attorno a lui è veramente di ottimo livello.
Soudal Quick-Step
La formazione belga stranamente la tira per le lunghe ed al momento non ha ancora comunicato l’8 ufficiale. Non dovrebbero esserci grandi sorprese però, con tutta la squadra a tirare Jakobsen per gli sprint ed Alaphilippe a cercare gloria solitaria.
TotalEnergies
Edvald Boasson Hagen (Norvegia, 36 anni), Mathieu Burgaudeau (Francia, 24 anni), Steff Cras (Belgio, 27 anni), Valentin Ferron (Francia, 25 anni), Pierre Latour (Francia, 29 anni), Daniel Oss (Italia, 36 anni), Peter Sagan (Slovacchia, 33 anni), Anthony Turgis (Francia 29 anni).
Difficile prevedere grandi successi per la formazione francese da quando Sagan latita. Lo slovacco è al suo addio al Tour e vorrà fare bene, anche se il suo ruolino di marcia in stagione non fa pensare a grandi fuochi d’artificio. Latour, Turgis e Ferron uomini da fughe che potrebbero anche imbroccare quella giusta e dare ossigeno.
UAE Team Emirates
Mikkel Bjerg (Danimarca, 24 anni), Felix Grossschartner (Austria, 29 anni), Vegard Stake Laengen (Norvegia, 34 anni), Rafal Majka (Polonia, 33 anni), Tadej Pogacar (Slovenia, 24 anni), Marc Soler (Spagna, 29 anni), Matteo Trentin (Italia, 32 anni), Adam Yates (UK, 30 anni)
La squadra degli emiri vuole riprendersi il titolo e la lotta attesa è quella tra Pogačar e Vingegaard. Resta un piccolo dubbio sulle condizioni dello sloveno dopo l’infortunio al polso ed i pochi giorni di gara in preparazione, ma il fenomeno ci ride su come al solito. Nel complesso in salita quest’anno la UAE sembra anche avere una marcia in più della Jumbo, in particolare se Kuss dovesse risentire del doppio turno Giro-Tour.
Uno-X
Rasmus Tiller (Norvegia 26 anni), Tobias Halland Johannessen (Norvegia, 23 anni), Alexander Kristoff (Norvegia, 35 anni), Torstein Traeen (Norvegia, 27 anni), Soren Waerenskjold (Norvegia, 23 anni), Anthon Charmig (Danimarca, 25 anni), Jonas Gregaard Wilsly (Danimarca, 26 anni), Jonas Abrahamsen (Norvegia, 27 anni)
La piccola nazionale scandinava è imbottita di giovani talenti, guidati su strada dal veterano Kristoff. Devono però cominciare a portare qualche colpo grosso, e quale occasione migliore del Tour. Occhi puntati ovviamente su Traeen e Johannessen che potrebbero anche tirar fuori una Top10.
Il ciclismo si è globalizzato e non abbiamo squadre WT da anni e anni.
Questo non poteva che essere il naturale portato.