L’incidente di Edo Maas

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Lo scorso 6 ottobre il giovane (19 anni) Edo Maas (Sunweb) si è scontrato in discesa dalla Madonna del Ghisallo al Piccolo Lombardia (versione U23 del Lombardia) con un’auto che era entrata nel percorso. Lo scontro è avvenuto mentre Maas aveva raggiunto una velocità di circa 70km/h, come ha raccontato Édouard Bonnefoix, corridore del UCMonaco, che era con lui in quel momento:

Ero con lui e stavamo cercando di rientrare su una gruppetto in discesa. Un’auto è arrivata dal lato destro ed ha attraversato la strada. Non so come sia stato possibile, penso che il conducente uscisse dal vialetto di casa e non ci abbia visto. È stato un incidente terribile, a circa 70km/h“.

Bonnefoix per miracolo è riuscito a evitare l’auto, ma non Maas, il quale è stato trasportato all’ ospedale Niguarda di Milano dove ha subito numerose operazioni chirurgiche alla schiena ed al viso.

La Sunweb purtroppo ha rilasciato un comunicato in cui fanno saper che “la frattura alla schiena ha portato ad una paraplegia, una perdita di sensibilità alle gambe. Ad oggi è poco probabile che le sue gambe tornino funzionali in futuro, ma lo spirito combattivo e la speranza prevalgono“.

Una terribile notizia. Forza Edo.

Commenti

  1. Io, di fronte a queste cose ancora non capisco.... ma possibile che non sai che quel giorno c'è una gara ciclistica (e li in Brianza e soprattutto dalle parti del triangolo lariano di ciclisti ce n'è 365 giorni all' anno)? Se è vero che stava uscendo da un vialetto, o comunque si stava immettendo, proprio non vedi che stanno arrivando due ciclisti? non ha guardato bene? pensava di poter passare lo stesso? che tanto ma si, sono ancora lontani, ce la faccio... tanto un pò frenano anche loro...????
    Comunque è andata, un ragazzo di 19 si ritroverà (se va bene) su una sedia a rotelle...
    ... ed il guidatore la vita "rovinata", perchè per lui ci saranno sicuramente strascichi penali e civili ; ammessi e non concessi, rammarichi e sensi di colpa per quanto causato...

    Perchè poi alla fine si stabilirà che tutto è accaduto per una "banale", stupida disattenzione...
  2. Condivido quello che hai detto e purtroppo mi spiace dirti che quelle strade e quei posto non sono fatti per accogliere eventi ciclistici, ho partrcipato alla granfondo lombardia domenica 13 e sia sulla discesa di Sormano che su quella del Ghisallo c'erano auto che salivano e scendevano come se nulla fosse, nonostante ad ogni incrocio ci fossero volontari che bloccavano le auto.
    Purtroppo ho visto diverse ambulanze lungo il percorso che caricavano ciclisti in barella.
    Le varie associazioni di ciclismo devono riflettere per tutti questi incidenti tra i professionisti e devono creare delle Sanzioni salati, con ritiro patente, insieme alle autorità locali, che quando c'è un evento sportivo e ci sono cartelli ovunque che la strada è chiusa alla circolazione non ti devi neanche sognare di mettere fuori il naso.
    Comunque tornando alla gran fondo di Lombardia gli automobilisti come sempre erano pure arrabbiati... 60 euro di gran fondo con le strade come se fossero aperte...
  3. Sai quante volte ho visto automobilisti che di fronte ad un evento si lamentano della chiusura delle strade e loro di “incazzano” perché non possono raggiungere il loro bar a prendersi il caffè o a fare la solita colazione (esibizione).
    Poi con tutti questi telefonini che stanno sempre incollati alle loro mani o peggio messi sulle loro gambe per non farsi beccare dalle forze dell’ordine è diventato un classico non c’è automobilista che al primo semaforo o al primo rallentamento usano il telefono per messaggistica e pure mi chiedo quando finirà sta strage di persone?a volte mi auguro che questi stronzi possano subire le stesse cose (anche se è brutto e cattivo ma non vedo altra soluzione)mi metterei con una carrarmato congolato e lì spiaccicherei tutti compreso i loro maledetti telefonini
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