Lizzie Deignan (Trek-Segafredo) ha vinto la prima edizione femminile della storia della Paris-Roubaix entrando cosi nella storia.
La britannica ha attaccato dal primo settore dei 17 di pavé lungo i 116,km tra Denain ed il velodromo di Roubaix, prendendo rapidamente 2 minuti di vantaggio sui rivali. Gli ultimi 80km della gara hanno ripreso parimenti il percorso della prova maschile, evitando solo il settore in pavé della foresta di Arenberg.
Brava la Deignan a condurre la bici sul pavé fangoso e umido, sul quale numerose concorrenti sono cadute, tra cui Ellen van Dijk.
Inutile l’inseguimento dall’uscita dal settore del Carrefour del’Arbre della olandese Marianne Vos (Jumbo-Visma) che alla fine ha terminato 2^ a +1’17”. Terza la compagna di squadra della Deignan, Elisa Longo-Borghini, a +1’47”.
Le parole della Deignan dopo l’arrivo: “Sono molto fiera ed emozionata. Quello che è successo oggi resterà nella storia del ciclismo femminile. Partire sola non era per niente il programma, soprattutto così presto nella corsa. Volevo solo essere ben posizionata davanti nel primo settore di pavé per i miei capitani, ma vedendo che avevo creato un buco ho deciso di partire e non girarmi più“.
La Deignan ha chiuso la gara con la media di 39.656 km/h, fatti in gran parte da sola. Questo il suo nastro manubrio alla fine:
audience era per evidenziare la differenza, cmq si, influisce tutto, dal giorno in cui si corre, da chi corre, dal tamtam mediatico/social, se ci sono o meno gli italiani (anche se la Paris/Roubaix andava vista a prescindere), rimane il fatto che le donne siano ancora relegate in un angolo anche all'interno degli stessi appassionati, se per esempio domandi adesso all'interno del forum per quale squadra corre la Longo Borghini o la Balsamo non penso che ti rispondano tutti velocemente a differenza se fai la stessa domanda con quale squadra corre Colbrelli, VDP o Moscon