Grazie al nostro affezionato lettore Daniele Torresan vi possiamo mostrare alcune foto dalla recente fiera londinese della bici, con in particolare due marchi britannici che si stanno facendo conoscere per i loro prodotti: Boardman per le bici molto curate nell’aerodinamica e nelle finiture, e Factor, recentemente alla ribalta grazie alla sponsorizzazione del team World Tour AG2R-La Mondiale.
London Bike Show è il più importante appuntamento fieristico del ciclismo britannico. Vi partecipano oltre 300 aziende con affluenza stimata superiore ai 50000 visitatori. Ovviamente è una vetrina fondamentale per i marchi locali, ma non mancano i big del mercato americani e del Far East. Unici assenti Trek, e Specialized mentre per il made in Italy è presente solo Pinarello.
La salute del mercato britannico è presto spiegata dai 3.3 milioni di bici vendute nel 2015, quasi il doppio dell’Italia.
Prima di passare alle bici vediamo qualche dato sul mercato. Questo è tendenzialmente stabile a quota 3.3 milioni di unità vendute annualmente, ma ha superato anche i 3.6 milioni dopo le Olimpiadi di Londra 2012 grazie al fenomeno Wiggins e al super team della pista.
Tra i segmenti, crescono MTB e Classic-Hybrid, che rappresentano il 60% del mercato. Soffrono un po’ le BDC, stimate attorno alle 360000 unità, per le quali si è innescata una guerra dei prezzi tra i due big del retail inglese, Halford and Evans Cycle. Come andrà a finire? Ecco qualche esempio. La produzione nazionale, seppur di nicchia, cresce ed è quota 80000 unità annue. Il primo produttore britannico è Brompton, che realizza bici pieghevoli. Tutti gli altri marchi inglesi realizzano i loro telai nel far-east.
Andiamo a scoprire chi sono:
Il marchio nasce nel 2007 nel Norwalk in delle numerose factory engineering che da queste parti realizzano elementi per l’industria aereonautica e la F1. Il know-how su aereodinamica e nelle lavorazioni speciali si esprime in tutti i tre modelli della gamma Factor, azienda che oggi guidata dall’australiano Baden Cooke. L’ex pro, maglia verde al Tour 2003, è in società con Rob Gitelis, altro professionista trasferitosi nel 1996 in Taiwan e fondatore della Carbon Composite. Nello staff anche David Millar che, dopo 18 anni di World Tour, si occupa ora di sviluppo prodotto.
Questa è la bici che userà anche Domenico Pozzovivo. Si chiama Factor 02. Design minimalista specialmente nella forcella e nel carro, peso 6.5 kg se configurata con DA Di2 e con manubrio integrato Black Inc. Prezzo in UK 7750 £.
Notevolmente più originale è la Factor One, specialmente per l’originale obliquo sdoppiato “Twin Vane” sviluppato per eliminare la turbolenza creata dalla ruota anteriore.
Il vantaggio è quantificabile in un secondo al chilometro a 40 km/h o 4 watt di risparmio. Lascio a voi scegliere il dato di MKTG, di certo si tratta di una soluzione pregevole che incrementa del 40% il costo di produzione di questo telaio.
Un’altra caratteristica è l’integrazione tra forcella, attacco e manubrio OTIS (One Total Integration System).
Della One esiste anche una Ltd edition David Millar, con grafica matt e sella Brooks.
La Slick è la bici da crono sviluppata da Millar per il team AG2R.
L’azienda che porta il nome del primo inglese a conquistare un oro olimpico nel ciclismo (Barcellona 1992) nasce del 2005 e produce in serie i primi modelli nel 2007. Oggi è uno dei marchi più diffusi in UK e vende principalmente online. Il modello di maggior successo è la Air, aero-bike molto versatile con un buon rapporto qualità/prezzo. (si parte da 2000 £ montata Ultegra)
Boardman è il fornitore della nazionale inglese. Questa la replica del modello AIR. Notate i freni integrati nella forcella.
La gamma Boardman è in vendita online solo per il mercato interno. Si può scegliere tra due finiture, metallic o matt, e una vasta gamma di grafiche-colori.
La bicicletta di Chris Boardman costruita dalla Lotus nel 1992 per le Olimpiadi di Barcellona.
Altro marchio molto aggressivo sulla scena nazionale è Dolan. Forte di un’immagine legata alla pista, la gamma si articola su ogni tipologia di bici da strada, dall’alluminio al titanio passando ovviamente per il carbonio.
La Tuono qui montata con DA Di2 è invece il top della gamma road. Certamente competitivo il prezzo del frame-set: 800 £.
L’abbinamento tra titanio e freni a disco è un trend in crescita in UK. La resistenza agli agenti atmosferici del primo e la sicurezza del secondo si fanno apprezzare in un paese noto per il meteo inclemente.
Il nome non è invitante, almeno alle nostre orecchie. Ho fatto notare la cosa a Paul Batler, managing director di I-Ride.co.uk. Pare che l’idea gli sia nata fondendo la parola ORO con il logo del gruppo pop degli ABBA, per intenderci quello con la seconda B capovolta.
Non meno complessa è la gamma di modelli, che spazia dalla fixed, con telaio in tubi d’acciaio, alla gravel in alluminio fino alla GTC, realizzata con carbonio prodotto esclusivamente in UK, come mi ha fatto notare dalla trama dei fili e dal logo Union Jack.
Raffinato gadget il faretto posteriore, realizzato in alluminio e dotato di attacco clip on.
E’ il marchio bici del ricco catalogo ALPKIT, totalmente dedicato al mondo outdoor. Vende in tutto il mondo con il canale online, ed è forte nel marketing e storytelling.
Tra queste anche quelle a due ruote, che vedono protagonista il marchio Sonder. Il design è realizzato in Italia, dove tra l’altro hanno già conquistato 800 clienti con i prodotti ALPKIT. Non ho un dato di vendita sulle biciclette, ma di certo si fanno notare sia le MTB sia le Gravel in alluminio e per la possibilità di allestire le bici con una serie innumerevole di accessori, inclusa una tenda da campeggio che utilizza telaio e ruote come struttura portante.
Non inglesi ma per gli inglesi.
Pinarello Dogma F10 Bradley Wiggins. Il frameset è venduto al 4500 £ con una previsione di 35 unità per il mercato inglese.
Sempre Wiggo, ma nel modello Bolide con grafica Union Jack
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