L’Unione ciclista internazionale (UCI), in seguito alle rivelazioni messe in evidenza dal Corriere della Sera riguardo i sospetti di combine tra Alexandre Vinokourov e Aleksandr Kolobnev durante la Liegi-Bastogne-Liegi 2010, secondo cui Vinokourov avrebbe pagato 150.000eu a Kolobnev per assicurarsi la vittoria, ha aperto ufficialmente un’inchiesta, convocando “nei tempi più rapidi possibili” i due corridori alla sede UCI in Svizzera, in modo che “possano spiegarsi riguardo i fatti che li coinvolgono“.
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L’UCI nel suo comunicato dice di “aver sempre seguito con molta attenzione cio’ che è seguito a questo corsa già dal Dicembre 2011″, quando la rivista svizzera L’Illustré ne aveva parlato per la prima volta, attivandosi per “ottenere solide prove su questo caso“. L’UCI precisa che all’epoca la federazione internazionale non aveva riscontrato nelle rivelazioni fatte dalla rivista Svizzera gli estremi per aprire una procedura ufficiale, “mentre oggi grazie alle informazioni supplementari trasmesse dalle autorità italiane che sono state raccolte nel quadro di un’inchiesta di più grande ampiezza l’UCI annuncia l’apertura di un’inchiesta ufficiale in merito a questa corsa” (l’inchiesta cui fanno riferimento è quella sul caso Schwazer ed il relativo traffico di sostanze dopanti -ndr-).
Prosegue l’UCI: “Se l’inchiesta dovesse dimostrare l’implicazione e le responsabilità eventuali da parte delle due squadre di Vinokourov e Kolobnev l’UCI è pronta ad intervenire presso la commissione licenze per chiedere di rivalutare la posizione delle squadre Astana e Katusha».